Le Religioni in Italia
Massimo Introvigne - PierLuigi Zoccatelli (sotto la direzione di)
L’UNIONE SATANISTI ITALIANI
Unione Satanisti Italiani (USI)
E-mail: j_crepuscolo_usi@yahoo.it
URL: www.unionesatanistiitaliani.it
L’Unione Satanisti Italiani si presenta ai suoi esordi come un “nuovo movimento culturale, che si propone di far conoscere alle persone la vera essenza del Satanismo”. Nel tempo il progetto si evolve: pur mantenendo l’intento, cui il nome allude, di raccogliere al suo interno esponenti delle diverse correnti, si muove in direzione di una visione prevalentemente devozionale e incentrata sul legame con gli Dei. La visione dei membri su Satana e il satanismo vuole però contraddistinguersi da quella comune: nell’ottica dell’USI, il satanismo “non vede in Satana il dio del male, bensì una divinità precristiana molto potente e giusta, in seguito poi demonizzata dalle religioni monoteiste”. In questo senso, l’USI – che s’inserisce quindi nella corrente cosiddetta “teista” o “spirituale” del satanismo – si vuole distinguere dal satanismo “acido”, che definisce “una devianza frutto di una cattiva informazione teologica, una deformazione della realtà che porta molti giovani arrabbiati col sistema a venerare ciò che per il sistema stesso è definito come male: in sintesi, dunque, non veri satanisti, ma solo cattivi cristiani”.
L’USI precisa inoltre di non essere tecnicamente “una setta” né un ordine fondato su gradi e ruoli. Il profilo organizzativo è in tal senso minimale, e si propone un individuale “risveglio dell’anima” di quanti si avvicinano; i veri satanisti, nell’ottica del movimento, non possono definirsi semplicemente pagani, poiché pur dichiarando di avere le stesse radici propongono un diverso accostamento al divino.
L’Unione Satanisti Italiani è stata fondata l’11 agosto 2010 da Jennifer Crepuscolo, all’anagrafe Jennifer Mezzetta, nata il 10 gennaio 1989 a Chiavari (Genova). Il progetto nasce inizialmente con la creazione di un forum; nell’autunno 2011, l’USI crea un canale YouTube, con un video di presentazione in cui la fondatrice racconta in nove minuti i principali propositi dell’Unione. Il video, che nel primo mese viene visualizzato da circa diecimila utenti, desta subito un certo scalpore e viene ripreso dai media. S’incrementa anche il numero degli utenti del forum, che peraltro è improvvisamente cancellato dall’amministrazione del server a causa delle numerose segnalazioni di utenti ostili al satanismo in genere; in seguito a questi fatti, la comunità virtuale dell’USI crea la propria pagina Facebook.
Secondo quanto lei stessa racconta, intorno ai diciassette anni Jennifer Crepuscolo era stata avvicinata da un gruppo satanista emiliano non meglio specificato, nel quale però aveva preferito non lasciarsi coinvolgere a cause delle tendenze “acide”. In seguito, Jennifer apre su Internet un blog personale, “La Mia Bolla”, e si trasferisce in Sicilia, dove tuttora risiede.
Il passaggio al satanismo così come ora da lei concepito è attribuito dalla Crepuscolo ad alcune esperienze di carattere preternaturale, che a suo dire iniziano a verificarsi all’età di sedici anni e si fanno più intense pochi mesi prima della scelta definitiva per Satana: visioni di fenomeni particolari e realtà ultraterrene, scrittura automatica. Sino a che, come racconta, “ebbi un’esperienza profonda con un’entità che si presentò alla mia coscienza con il nome di Asmodeus. Era forse poco prima dell’alba, fuori era ancora buio ma si sentivano gli uccelli; questo Dio apparve e mi sentii sollevare verso l’alto. Poi fu molto più buio e mi sentii piacevolmente invasa da un vento potente. La sensazione di abbandono ed estasi che provai è molto difficile da spiegare ma ciò che umanamente potrebbe più avvicinarsi a quel momento è un rapporto carnale nello spirito”. Da quel momento “fu come se la mia consapevolezza e una certa Memoria si fossero risvegliate”.
Dopo un articolo pubblicato sul Corriere della Sera l’11 febbraio 2012, che porta l’USI e la figura della Crepuscolo all’attenzione dell’opinione pubblica, il blog “La Mia Bolla” cresce fino a 750 iscritti e 2.000 visite mensili, mentre la pagina Facebook supera il migliaio di like, e il canale YouTube raggiunge circa 400 abbonati e quasi 90.000 visualizzazioni. Il 27 gennaio 2013 nasce il sito Internet dell’Unione Satanisti Italiani, con numerosi articoli informativi e un nuovo forum. Nel 2020 il gruppo arriva a 4.000 iscritti al forum, oltre 6.000 iscritti sul canale YouTube, 11.000 like sulla pagina Facebook, e – secondo quanto riferisce – visite mensili al sito web che oscillano fra le 7.000 e le 9.000.
Assieme al successo e a una crescente attenzione dei media, giungono anche le polemiche, tant’è che Marco Dimitri (1963-2021) – il fondatore dei Bambini di Satana di Bologna –, in una lettera del 13 febbraio 2012 intitolata “Perché non faccio parte dell’USI” e pubblicata sul sito Internet ufficiale dei Bambini di Satana, sostenendo la sua versione di satanismo che definisce “razionale” afferma, alludendo all’interpretazione “spirituale” dell’USI: “Purtroppo il ‘satanismo spirituale’ è una forma di religione che agisce, spesso inconsapevolmente, a favore del cattolicesimo, ad esempio riconosce la dimensione spirituale, spesso come sostitutivo agli insuccessi personali, riconosce la figura di Satana come padre spirituale sostituendola a quella di Dio”; e conclude attribuendo l’ideologia dell’USI alla vita problematica vissuta dalla fondatrice. Ella, dal canto suo, sostiene – come ha sempre fatto dal momento della fondazione dell’USI – che la sua vita non ha determinato la scelta per il satanismo, che è un “ideale spirituale innato” – cosa diversa da “una fede religiosa indotta” – da condividere con “fratelli e sorelle”. Inoltre, la Crepuscolo sostiene che “il Satanismo Spirituale o Teista, è molto più antico sia del Satanismo Razionalista che del Cristianesimo” e descrive l’ideologia attuale dei Bambini di Satana come “una forma di ateismo trasgressivo anticristiano”.
Pur dichiarandosi non dottrinale, l’USI formula nove principi cardine definiti “Etica Satanica”, poiché non rappresentano dei dettami da seguire ma solo dei valori insiti in quella che chiama “Natura Satanica”: completezza, bellezza, onore, verità, giustizia, libertà, sapienza, pathos e identità. L’Unione Satanisti Italiani si dichiara aperta a chiunque cerchi la verità, da qualunque corrente provenga, con la sola eccezione degli appartenenti al satanismo “acido”. L’USI, infatti, nasce per diffondere quello che la fondatrice definisce il “vero satanismo”, che nulla avrebbe a che vedere con la criminalità, l’odio e l’adorazione del male. Nell’USI – dichiara la fondatrice – non si celebrano messe nere, non si sacrificano animali e non si compiono azioni contrarie alle leggi vigenti oppure offensive verso altre religioni. La comunità satanista ha infatti preso più volte le distanze dai gruppi “acidi”, in particolare dopo il caso relativo alle Bestie di Satana, ricevendo anche il sostegno di Michele Tollis, padre di Fabio Tollis (1982-1998), una delle vittime delle Bestie di Satana.
L’impegno dell’Unione – secondo l’autopresentazione che essa offre di sé – è “lottare contro un regime oscurantista schiavista”, attraverso il dialogo e la conoscenza, rifuggendo prevaricazione e violenza. Il primo obiettivo del gruppo sarebbe dunque quello di offrire una corretta informazione dando voce “a chi per millenni non ha potuto parlare senza rischiare di essere censurato o condannato al rogo”, ma senza alcun tentativo di “convertire” le persone al satanismo. Il secondo obiettivo dichiarato è quello di “riunire i satanisti d’Italia” in un gruppo aperto, senza maestri o rituali obbligatori cui sottostare.
L’Unione Satanisti Italiani si dichiara apolitica, sebbene dal pensiero del gruppo si evinca una tendenza all’identitarismo e una difesa delle radici precristiane d’Europa. Fra gli elementi principali del pensiero del gruppo vi è la teorizzazione di un ipotetico “Culto delle Origini” dal quale si sarebbero sviluppati in seguito tutte le altre tradizioni pagane. Lo stesso termine “satanismo originale”, coniato dal gruppo per descrivere la propria scuola di pensiero, deriverebbe da questo ipotetico culto originale in cui, secondo la Crepuscolo, “un pantheon di Dei Originali, di cui Satana è capostipite, ha civilizzato l’essere umano e dato origine alla nostra Tradizione. In tal senso l’USI propone una “ricerca in continuo divenire” di una “immutabile essenza” che sarebbe comune a tutte le varie tradizioni esoteriche, al fine di ricostruire la storia del “Culto delle Origini”, “di cui il Satanismo è attuale incarnazione”.
La fondatrice è coadiuvata per le varie attività su Internet da altri quattro “amministratori” conosciuti con i nomi di Mandy Lord, Paola Difilla, Kate Ecdysis e Khaibit, che insieme alla Crepuscolo sono i principali autori dei testi del movimento. L’USI non ha mai organizzato eventi pubblici, limitando la sua presenza, che afferma diffusa su tutto il territorio italiano e con aderenti anche in altre nazioni, ai siti Internet e a incontri privati non ufficiali.
B.: Il blog “La Mia Bolla” riporta molti testi e articoli, nonché un’estesa autobiografia umana e spirituale di Jennifer Crepuscolo. La Crepuscolo scrive anche per la rivista bimestrale Asylum, pubblicata da Asylum Press Editor. Cenni all’USI si trovano in Elena Testi, Il satanismo in Umbria, Intermedia, Orvieto 2012; e Chiara Camerani, Perla Lombardo e Fabio Sanvitale, Satanismo tra mito e realtà, Sovera, Roma 2017.