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Le Religioni in Italia

Massimo Introvigne - PierLuigi Zoccatelli (sotto la direzione di)

L’ORDO ADAMANTIS ATRI

Ordo Adamantis AtrumOrdo Adamantis Atri
E-mail: ordoadamantisatri@gmail.com
URL: www.ordoadamantisatri.com

L’Ordo Adamantis Atri, o Ordine del Diamante Nero, nasce nel 2011 come ordine iniziatico della “via della mano sinistra”, la cui ricerca spirituale è incentrata su uno studio attento delle tradizioni grimoriali e cabalistiche, sull’analisi della storia e della filosofia e su una ricerca interiore dal carattere estatico-contemplativo. Nato a Roma dall’incontro di due fondatori, già da anni inseriti nel sostrato culturale esoterico e satanista di stampo teista, è l’ingresso di altri tre ulteriori membri a segnare la volontà di trasformare quella che era una semplice congrega, in un ordine iniziatico, con un percorso spirituale ben delineato.

Inizialmente, l’Ordo Adamantis Atri contava membri solamente a Roma e Milano. Dopo quasi dieci anni di lavori iniziatici preparatori, è nell’estate del 2020 che l’ordine decide di rendere parzialmente pubblica la sua visione del dottrinale, in particolare della definizione che fornisce di questo percorso, con la conseguente e innovativa denominazione di “Samaelismo”, identificabile come il “culto di Sama’El”. Forte degli studi compiuti in campo cabalistico e teosofico, infatti, l’ordine ha deciso di distaccarsi anche su un piano linguistico da quelle forme di satanismo che, negli anni, hanno ripudiato l’apporto ebraico e il fondamento cabalistico di questo culto. Sotto questo termine, si è teso – all’interno della dottrina – a nominare Satana come Sama’El, con l’idea di non perpetrare quei sincretismi, che dal punto di vista dell’ordine sono stati frutto di errori esegetici e hanno portato alla trasformazione della figura dell’Ha-Satàn ebraico, giunto a noi come Satana. In questa particolare accezione, l’ordine intende riconoscere l’origine e la funzione sociale che una simile denominazione porta con sé, in particolare in relazione alle altre visioni contemporanee del satanismo, con cui esso non concorda.

Dal punto di vista dottrinale, l’ordine si fonda su concezioni cabalistiche, su tutte la distinzione tra Deus Conditus e Deus Absconditus. Nel particolare di quest’ultimo elemento, ovvero quell’aspetto del divino che è per sua propria definizione inconoscibile, l’ordine ha teorizzato il concetto di Farmacon, inteso come infinita potenzialità dell’esistenza, al cui interno esistono tanto le potenzialità creative – o, come definite dall’ordine, aggregative – quanto le potenzialità distruttive, o disgregative. I forti riferimenti alla tradizione gnostica e filosofica greca hanno dunque portato l’ordine a inserire, all’interno di questa sostanza primordiale e inconoscibile, alcuni concetti teoretici direttamente derivati da suddette tradizioni, tra i quali vanno certamente annoverati Polemos, inteso come movimento ilozoista all’interno del Farmacon e la coppia di opposti Neikos e Philia. Questi tre elementi, messi in relazione tra loro, permettono tutti i movimenti all’interno del Farmacon, ovvero tutti i processi di aggregazione e disgregazione, e dunque anche l’esistenza così come concepita dall’uomo. Il compito dell’uomo, quale manifestazione del Farmacon, è dunque conoscere questi movimenti e, di conseguenza, conoscere sé stesso. In questa visione apparentemente ateista, il Samaelismo inserisce anche la presenza di un Deus Conditus, chiamato, appunto, Sama’El. Questo nome, va sottolineato, non è affatto il nome di Dio, ma solo un flatus vocis utile all’essere umano per comprendere la reale natura del Farmacon. Attenzione particolare è data, in questo sistema speculativo, al concetto di autodatità – in fenomenologia, la rappresentazione in cui l’oggetto è dato in modo chiaro e visibile – di Sama’El come prodotto della personificazione di quell’elemento primordiale coincidente con lo stato di vuoto ante-creazione. Tutta la dottrina trae il suo fondamento gnoseologico dallo studio della tradizione filosofica occidentale ed ebraica, da un’analisi linguistica dei termini utilizzati congiuntamente alle esperienze spirituali compiute dai membri dell’ordine.

Proprio per il suo carattere estatico e contemplativo, l’Ordo Adamantis Atri rigetta ogni idea di sacrificio umano o animale e di violenza su terzi, non compatibili secondo questa stessa dottrina con il carattere più profondo del Samaelismo. Allo stesso modo, esattamente come viene rifiutata ogni violenza fisica e materiale, viene rigettata anche ogni violenza o sottomissione psicologica. In questo senso, la gerarchia interna viene difesa non come strumento di sottomissione, bensì come mezzo dal carattere iniziatico, necessario sia all’equilibrio sociale interno che al soddisfacimento dei requisiti che un percorso iniziatico di questo tipo possiede. In particolare, i membri che hanno raggiunto un grado di conoscenza più elevato, forti dell’idea di fratellanza, aiutano e accompagnano i nuovi arrivati nei loro studi e nelle loro pratiche spirituali. Dopo un periodo di noviziato di undici mesi, durante il quale il novizio è guidato da un tutor nello studio del latino – fondamentale per la comprensione delle liturgie interne –, della dottrina e dell’ordinamento interno, il membro dell’ordine comincia un lungo percorso interno nell’Accademia dell’ordine, di cui i primi tre anni sono obbligatori, mentre i restanti tre anni sono facoltativi. L’Accademia consta di tre corsi annuali resi disponibili tramite piattaforma digitale e il cui superamento è necessario per proseguire nel percorso interno.

A livello etico e sociale, l’ordine fonda la sua dottrina sul concetto di Agàpe, derivato dall’idea che tutto ciò che esiste, esseri viventi compresi, sia parte del Farmacon. L’ordine ha intrapreso diversi progetti sociali, quali raccolte alimentari per canili e gattili o per sfollati e senzatetto. Questo impegno sociale si manifesta anche in una continua ricerca del dibattito e del confronto teoretico, portato avanti con altri ordini e gruppi in tutto il mondo. In questo contesto va certamente citata la Sitra Ahra Convention, nel giugno 2022 e organizzata in collaborazione Hekate Edizioni, durante la quale esponenti della via della mano sinistra mondiale, come Thomas Karlsson o Michael W. Ford, si sono susseguiti in conferenze, workshop e altre attività. Questo impegno al dialogo è sottolineato anche dalla rivista semestrale Endecagrammaton.

A livello editoriale l’ordine ha pubblicato diversi testi, di cui si annovera il progetto dell’Esalogia del Serpente, composto di sei volumi, e il Trattato di Dottrina Samaelita. Grazie a tutte queste attività, l’ordine è attualmente presente in Italia – in particolare in Lombardia, Lazio, Marche, Veneto, Piemonte e Friuli – e, grazie alla collaborazione con altri ordini, si accinge a espandersi anche in altre zone del mondo. Per quanto riguarda il numero di membri, l’Ordo Adamantis Atri fa riferimento al valore simbolico del numero 11 e – all’interno del suo stesso ordinamento – si dà la possibilità di avere al massimo 11 templi interni di 11 membri ciascuno. Attualmente, l’ordine conta del corpus principale di 11 membri e si appresta quindi a formare il secondo tempio interno.

B.: Cfr. Ordo Adamantis Atri, Esalogia del Serpente, 5 voll. sin qui pubblicati in proprio, 2021; e Ordo Adamantis Atri, Trattato di Dottrina Samaelita, Wroclaw (Polonia) 2021.

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