Le Religioni in Italia
Massimo Introvigne - PierLuigi Zoccatelli (sotto la direzione di)
IL “SISTEMA” KAGYU
L’Associazione Italiana “Buddhismo della Via di Diamante”
(Il portale Internet rappresenta uno strumento di coordinamento fra i centri e gruppi italiani, di cui fornisce i singoli recapiti)
E-mail: tramite sito Internet
URL: www.buddhism.it
L’Associazione Italiana “Buddhismo della Via di Diamante” riunisce i centri buddhisti italiani fondati da Lama Ole Nydahl, il primo occidentale pienamente qualificato come lama e maestro di meditazione nella tradizione del buddhismo tibetano. Nato in Danimarca nel 1941, Ole Nydhal è diventato negli anni 1960, insieme alla moglie Hannah Nydhal (1946-2007), il primo allievo occidentale del XVI Karmapa, Rangjung Rigpe Dorje (1924-1981), guida del “sistema” kagyu. Il Karmapa ha esercitato una profonda influenza sulla vita dei coniugi Nydhal; dopo averli guidati per quattro intensi anni di studio e meditazione nella regione himalayana, ha chiesto loro di portare il suo insegnamento in Occidente. Di questa diffusione, Lama Ole Nydhal è stato un pioniere: fin dai primi anni 1970 viaggia senza interruzioni, insegnando e stabilendo centri di meditazione in tutto il mondo. I centri buddhisti da lui fondati e diretti ammontano a circa trecento.
I centri e gruppi italiani – attivi fin dalla prima metà degli anni 1990 – si sono costituiti in associazione nel settembre del 1999 e hanno scelto inizialmente come sede nazionale quella del centro di Bari, individuando in seguito uno strumento fuzionale di coordinamento in un portale Internet. I membri dell’associazione a livello nazionale sono circa trecento. I centri permanenti e i gruppi di pratica sono attivi – con diversi contatti in altre città – a Bari, Bergamo, Bologna, Brescia – dove opera il Karma Cio Ling, associato all’Unione Buddhista Italiana (U.B.I.) –, Crema (Cremona), Fabriano (Ancona), Firenze, Gallarate (Varese), Mantova, Milano, Napoli, Orvieto (Terni), Palo del Colle (Bari), Perugia, Pisa, Roma, Vasia frazione Torretta (Imperia). Alla realtà italiana fa riferimento anche il centro con sede a Locarno, nel Canton Ticino (Svizzera).
L’attività tipica dei centri consiste nell’offrire un programma continuativo di approfondimento sia teorico sia pratico del buddhismo della Via di Diamante. I Centri buddhisti italiani della Via di Diamante curano stabilmente il programma di conferenze pubbliche e insegnamenti in tutti i centri, oltre alla visita annuale di Lama Ole Nydahl in Italia, che solitamente comprende un corso di meditazione di una settimana e un ciclo di conferenze nelle principali città. Tutti i centri di meditazione fondati da Lama Ole Nydhal hanno una struttura democratica e sono mantenuti grazie al lavoro volontario dei partecipanti, sulla base degli ideali comuni e dell’amicizia; in essi sono trasmessi insegnamenti pratici, applicabili alla vita di tutti giorni, ed è proposto un buddhismo laico, con un’ampia varietà di metodi per sviluppare le qualità naturali della mente sia nella meditazione sia nelle normali attività quotidiane.
B.: Di Lama Ole Nydahl cfr., in trad. it., Iniziazione al buddhismo della via di diamante, Mediterranee, Roma 20002; e Della Mente e della sua ricchezza. Ispirazioni buddhiste, Marpa, Crema (Cremona) 2010. I Centri buddhisti italiani della Via di Diamante pubblicano il periodico Buddismo Oggi.
Il Centro Milarepa
Centro Milarepa
Via De Maistre, 42/C
10127 Torino
E-mail: info@centromilarepa.net
URL: www.centromilarepa.net
Il Centro Milarepa è un’associazione di culto, studio e meditazione buddhista vajrayana fondata nel 1980 a Pinerolo (Torino) dal monaco tibetano Lama Kalu Rinpoche (1905-1989), nell’ambito della tradizione karma kagyu del buddhismo tibetano, posta sotto l’autorità del XVII Karmapa, Gyalwa Karmapa Ogyen Trinley Dorje, nato nel 1985. Kalu Rimpoche sceglie personalmente il nome del centro e nel 1982 ne affida la direzione spirituale al Lama Chang Chub Sondrup, maestro residente dal 1982 al 2006, cui succede Lama Sciatrul Rimpoche, nato nel 1963 nel Tibet orientale e riconosciuto – da qui il suo nome – come la reincarnazione del Tulku del monastero Sciar-ri (in Kham), chiamato Sciar-ri Tulku.
In questo centro, ispirandosi alla figura e all’esempio di Milarepa, lo spazio principale delle attività è dedicato alla meditazione. Per disporre di un luogo più adatto alla pratica, nel 1988 è acquistata la sede di Val della Torre, che permette un’attività continuativa tutto l’anno; in seguito la sede si trasferisce ad Avigliana, sempre in provincia di Torino, e poi nell’attuale sede di Torino. I fine settimana sono dedicati alla meditazione, allo studio con insegnamenti regolari e graduali e allo svolgimento di altre iniziative: traduzioni e pubblicazione di testi di pratica, corsi di lingua tibetana, incontri con altri gruppi e così via. Nei mesi estivi e nei periodi di vacanza si tengono ritiri residenziali di pratica intensiva, ed è anche possibile svolgere ritiri individuali di meditazione sotto la guida del lama residente.
A completamento dei programmi del centro, sono invitati lama e maestri italiani e stranieri – anche di altre tradizioni – per tenere insegnamenti, conferenze e rituali. Considerando fondamentale il dialogo interbuddhista, il Centro Milarepa è socio cofondatore dell’Unione Buddhista Italiana (U.B.I.). Il Centro svolge attività editoriale mediante la traduzione e pubblicazione di opere, produzione audiovisiva di materiale riguardante la tradizione buddhista, la filosofia e la cultura indo-tibetana; promuove inoltre studi e iniziative varie allo scopo di conservare il patrimonio culturale indo-tibetano.
B.: Il Centro Milarepa ha pubblicato, fra l’altro: Khenpo Tsultrim Gyamtso,Meditazione sulla Vacuità, 1981; Jamgon Kongtrul Rinpoche, La Fiaccola della Certezza, 2 voll., 1984; Lama Chang Chub Sondup, Appunti di Scinè, 1984; Venerabile Kalu Rinpoche, I fondamenti della pratica spirituale, 1984; Lama Denys Tendrup, Scinè e Lhaktong (Pace della mente e Visione Profonda), 1986; Jamgon Kongtrul Rinpoche, La Via Maestra verso il Risveglio (Commentario al training Mentale in 7 punti di Chekaua Yesce Dorge), 1986; Bokar Rinpoche, La meditazione. Consigli ai principianti, 1991; Idem, L’altare e le offerte, 1991; Idem, La morte e l’arte di morire nel buddhismo tibetano, 1991.
Il Karma Dechen Yangtse Ling
Karma Dechen Yangtse Ling
Cooperativa di Bordo
28841 Viganella (Verbania)
Tel.: 0323-681041
E-mail: bordo@bordo.org
URL: www.bordo.org
Come il Centro Milarepa di Torino, il Karma Dechen Yangtse Ling fa riferimento alla tradizione karma kagyu, posta sotto l’autorità del XVII Karmapa, Gyalwa Karmapa Ogyen Trinley Dorje, il quale – nel corso di una sua visita in Europa –, dal 22 al 23 luglio 2004, ha visitato il centro di Bordo. Il Karma Dechen Yangtse Ling si consacra ad attività di dialogo interculturale e interreligioso, ritiri, corsi e seminari di meditazione, ed è un centro buddhista di ritiro presso un villaggio di montagna in Valle Antrona. Aderisce all’organizzazione internazionale Bodhi Path, che federa centri buddhisti del lignaggio karma kagyu, fondata da Lama Shamar Rinpoche (1952-). Fa parte dell’Unione Buddhista Italiana (U.B.I.).
Il Karma Tegsum Tashi Ling
Karma Tegsum Tashi Ling
Contrada Morago, 6
37030 Cancello Montorio (Verona)
Tel: 045-988164
E-mail: cancello@karmatashi.it
URL: http://karmategsumtashiling.wordpress.com
Il centro Karma Tegsum Tashi Ling – associato all’Unione Buddhista Italiana (U.B.I.)– è nato nel 1981 per iniziativa del lama tibetano Tenga Rinpoche (1932-), residente in Nepal ma spesso presente in Europa, dove anima – oltre a quello di Verona – in Polonia l’associazione Karma Kamtsang e in Germania il Lotus Trust e i centri Lotus Trust e Lotus Direkthilfe. Per diversi anni il centro Karma Tegsum Tashi Ling non ha avuto residenti fissi, ma una volta alla settimana i suoi membri si riuniscono per una meditazione in comune. Altre attività si svolgono solo nei fine settimana. Dal 1985 il centro è aperto tutti i giorni e organizza corsi settimanali o week-end intensivi con maestri di diverse tradizioni buddhiste, fra cui, oltre a Lama Tenga Rinpoche: Ghesce Ciampa Ghiatso, lama residente per ventisette anni presso l’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia (Pisa); Ghesce Sonam Cian Ciub, dal 1985 al 2008 maestro residente presso l’Istituto Samantabhadra di Roma e all’origine di diversi altri centri in Italia e Chögyal Namkhai Norbu, fondatore dela Comunità Dzogchen di Arcidosso (Grosseto). Nel 1987 il centro Karma Tegsum Tashi Ling assume l’attuale struttura giuridica di associazione. Il presidente è Marco Manganotti (1954-) e i soci sono una cinquantina.
La True Buddha School
True Buddha School
(I membri della comunità di Roma si riuniscono in locali privati)
E-mail (internazionale): webmaster@tbsn.org
URL (internazionale): www.tbsn.org
La True Buddha School – uno dei maggiori nuovi movimenti religiosi di Taiwan, con circa cinque milioni di membri nel mondo e una piccola presenza a Roma, dov’è attivo un gruppo d’immigrati cinesi e malesi – può essere collegata al “sistema” kagyu perché il fondatore, formalmente iniziato dal XVI Karmapa Rangjung Rigpe Dorje poco prima della morte di quest’ultimo nel 1981, dà questa iniziazione tra le sue credenziali buddhiste. Tuttavia, come molti movimenti di origine taiwanese, la Scuola è un gruppo eclettico con elementi buddhisti di varie tradizioni – in particolare, molti temi sono tratti dal “sistema” geluk e dal buddhismo shingon giapponese –, taoisti, e tratti dalla religiosità popolare cinese.
Lu Sheng-Yen nasce a Jiaji (Chiai), nella regione centro-meridionale di Taiwan, nel 1945. Battezzato nella Chiesa presbiteriana, la maggiore denominazione cristiana di Taiwan, compie studi d’ingegneria ed entra quindi nell’esercito, sempre mantenendosi attivo nella sua Chiesa cristiana di origine. Nel 1969, tuttavia, durante una visita al tempio taoista detto Palazzo dell’Imperatore di Giada, incontra una medium, Qiandai, che fa parte di una delle nuove religioni di Taiwan, la Società della Compassione, la quale gli ordina d’inginocchiarsi e adorare gli dei del tempio. Lu Sheng-Yen rimane confuso, ma in quel momento gli si rivela una misteriosa “entità spirituale”, che per tre anni lo istruirà sul mondo degli spiriti. Nel frattempo continua la carriera militare, studia la religione taoista con un popolare maestro taiwanese, Qingzhen Daozhang, che lo inizia anche alle arti divinatorie, alla preparazione di amuleti e all’arte della guarigione.
Dopo avere lasciato il cristianesimo per aderire a un’ulteriore nuova religione taiwanese, la Tiande Jiao (Associazione della Virtù Celeste), nel 1969 Lu Sheng-Yen apre un tempio a casa propria e comincia a rendersi noto come guaritore e maestro delle arti divinatorie. La sua popolarità è tale che lascia la carriera militare e si occupa a tempo pieno della gestione del tempio, che nel 1973 diventa parte dell’Associazione Taoista Cinese.
Benché all’epoca si dichiari un taoista, Lu s’interessa anche al buddhismo e l’incontro nel 1976 con il XVI Karmapa lo spinge a introdurre nel suo tempio elementi del “sistema” kagyu, che acquisiranno sempre maggiore importanza, e ad approfondire lo studio e la pratica del buddhismo tantrico. Questi studi sono disturbati dall’eccessiva popolarità di Lu come guaritore e praticante delle arti divinatorie tradizionali: migliaia di persone cercano di farsi ricevere da lui. Nel 1982 decide pertanto di lasciare Taiwan e trasferirsi negli Stati Uniti. Nello stesso anno un’apparizione divina lo incarica di diffondere il buddhismo vajrayana nel mondo e lo incorona “Venerabile Maestro Vajra della Santa Corona Rossa”. Nel 1983 fonda a Redmond, presso Seattle, la True Buddha School, che diventa rapidamente il centro di un movimento che – a partire dagli emigrati taiwanesi negli Stati Uniti, in Malaysia e in altri Paesi – fiorisce in oltre trecento templi e centri nel mondo, con un numero di membri difficile da determinare esattamente, ma che alcuni studiosi stimano intorno ai cinque milioni. Taiwan, la Malaysia e gli Stati Uniti sono i principali centri del movimento, ma una buona presenza comincia a diffondersi anche in Europa, in Sudamerica, e dovunque vi siano comunità di origine cinese. Negli Stati Uniti un certo numero di convertiti non è di origine cinese, e il fenomeno si va diffondendo anche altrove.
A differenza di altri gruppi vajrayana, la True Buddha School sottolinea l’importanza del contatto – diretto o almeno spirituale, tanto più che negli ultimi anni Lu si è ritirato dalla maggioranza delle attività pubbliche – con il maestro, che è insieme un Buddha vivente e la voce di varie divinità che gli appaiono e gli parlano. La presenza di elementi taoisti e derivati dalla religiosità popolare cinese ha talora creato qualche problema nei rapporti fra la True Buddha School e altre scuole di buddhismo tibetano; molti però riconoscono il grande contributo che Lu ha dato alla diffusione della tradizione vajrayana nel mondo e più in generale al ritorno al buddhismo delle popolazioni di origine cinese, un progetto che stava molto a cuore allo stesso XVI Karmapa.
B.: Tra le numerose opere del Maestro Lu Sheng-Yen che sono ora gradualmente tradotte in inglese si potrà partire da A Complete and Detailed Exposition of the True Buddha Tantric Dharma, Purple Lotus Society, San Bruno (California) 1995. Il primo tentativo di studio accademico sul movimento è la relazione di J. Gordon Melton, “The True Buddha School: A Vajrayana Revitalization Movement?”, presentata al XIX congresso della IAHR (International Association for the History of Religions), Tokyo, 24-30 marzo 2005.
Il Kagyü Samye Dzong Venezia
Kagyü Samye Dzong Venezia
Fondamenta dei Tolentini, 180/A
30135 Venezia
Tel.: 346-0031102
E-mail: info@kagyu.it
URL: www.kagyu.it
Il Kagyü Samye Dzong Venezia è fondato nell’aprile 2002 da Lama Yeshe Losal Rinpoche, nato nel 1943, abate e maestro di ritiro del monastero scozzese Kagyü Samye Ling – riconosciuto come il primo centro di buddhismo vajrayana in Occidente –, a seguito di una conferenza da questi svolta a Venezia. Il centro si riconosce nel “sistema” kagyu del buddhismo vajrayana, che oggi si pone sotto l’autorità del XVII Karmapa, Gyalwa Karmapa Ogyen Trinley Dorje, nato nel 1985 e fuggito nel 2000 dal Tibet occupato verso l’India per sottrarsi al controllo cinese. Il Kagyü Samye Dzong Venezia ha come principali guide lo stesso Lama Yeshe Losal Rinpoche e Akong Tulku Rinpoche, nato nel 1939, fra l’altro esperto di medicina tibetana, cui si affiancano vari altri insegnanti e maestri.
Il monastero scozzese Kagyü Samye Ling, oltre che da Akong Tulku Rinpoche, è stato fondato in Scozia, nel 1967, da Chögyam Trungpa (1939-1987), lama reincarnato come XI Trungpa Tulku, fuggito dal Tibet e affermatosi con l’autobiografia Nato in Tibet (1961) come uno dei primi maestri tibetani che si rendono noti al grande pubblico in Occidente: nel 1970 fonda il centro Karmê Chöling nel Vermont (Stati Uniti), seguito dall’influente Naropa Institute a Boulder (Colorado). Affascinante e controverso – non essendosi, fra l’altro, mai preoccupato di nascondere il suo apprezzamento per le bevande alcoliche e le belle donne –, Trungpa rimane una delle figure più significative della prima generazione di maestri tibetani venuti in Occidente. Egli ha ispirato anche la nascita dei Gruppi di Meditazione Shambhala, presenti in varie città italiane – Milano, Lucca, Castiglione del Lago (Perugia) – e con sede principale a Roma, i quali hanno oggi come riferimento spirituale Sakyong Jamgön Mipham Rinpoche (1963-) e si propongono, in una logica d’integrazione della visione buddhista con la vita vissuta nel mondo occidentale, di conciliare “il più profondo apprezzamento per le nostre possibilità in quanto individui e praticanti spirituali, con i numerosi e spesso esigenti aspetti pratici della sopravvivenza, delle relazioni umane, dell’educazione, dell’essere in comunità, in breve, della vita in generale”.
Il Kagyü Samye Dzong Venezia si prefigge come scopo principale quello “di essere un luogo di pace, tranquillità e meditazione, dove possono essere studiati e praticati i preziosi mezzi abili della tradizione Karma Kagyü”. Il centro offre una serie di attività settimanali comprendenti, fra l’altro, corsi e sessioni di meditazione di quiete mentale (shinè), rilassamento secondo gli esercizi della Tara Rokpa Therapy e Guru Yoga. Nel corso dell’anno il Kagyü Samye Dzong Venezia organizza inoltre appuntamenti e iniziative quali ritiri di meditazione, giornate dedicate alla pratica o allo studio degl’insegnamenti, e inoltre invita e ospita vari insegnanti e maestri, in genere provenienti dal monastero scozzese di Samye Ling. In Italia il Kagyü Samye Dzong, oltre alla sede principale di Venezia, ha altri distaccamenti a Padova, Vicenza e Pieve di Caina (Perugia), ed è presente anche all’estero, in particolare a Londra (Gran Bretagna), Dublino (Irlanda), Barcellona (Spagna), Bruxelles (Belgio) e Kirchheim (Germania).
B.: Di Akong Tulku Rinpoche cfr. Domare la tigre, trad. it., Astrolabio-Ubaldini, Roma 1997. Sul XVII Karmapa cfr. Massimo Dusi – Renato Mazzonetto, La fuga del piccolo Buddha, Marsilio, Venezia 2000. Di Chögyam Trungpa cfr., fra i vari titoli in trad. it.: Nato in Tibet. La cultura e le tradizioni di un mondo perduto nel racconto di un autorevole testimone, Sperling & Kupfer, Milano 19994; Al di là del materialismo spirituale, Astrolabio-Ubaldini, Roma 1976; Il mito della libertà e la via della meditazione, Astrolabio-Ubaldini, Roma 1978; Lineamenti dell’Abhidharma, Astrolabio-Ubaldini, Roma 1980; La pazza saggezza, Astrolabio-Ubaldini, Roma 1993; La pratica della meditazione, Mediterranee, Roma 1994.
Il Centro Karma Tegsum Cio Ling Bodhi Path
Karma Tegsum Cio Ling Bodhi Path
Via Alessandro Manzoni, 16
25126 Brescia
Tel.: 030-280506
Fax: 178-6054191
E-mail: info@bodhipath.it
URL: www.bodhipath.it
Il Centro Karma Tegsum Cio Ling Bodhi Path – e la connessa Associazione Buddhista della tradizione Karma Kagyu in Brescia – è fondato nel 1998 dal lama attualmente residente, Luigi Constantino, per richiesta dei praticanti di Brescia. È inaugurato nel 1999 da Lama Jigmela Rinpoche e successivamente dal XVII Karmapa, Gyalwa Karmapa Ogyen Trinley Dorje, nel 2004. Il Centro, che appartiene alla scuola karma kagyu del buddismo tibetano e si pone sotto l’autorità spirituale del XVII Karmapa, è stato creato per offrire un punto di riferimento a quanti sono interessati al cammino spirituale, rendendo possibile incontrare – nel corso dei diversi incontri e meditazioni organizzati – vari lama del lignaggio che offrono insegnamenti e consigli attraverso pratiche guidate.
Il nome Karma Tegsum Cio Ling significa “il luogo del dharma dei kagyu dove si praticano i tre veicoli” – cioè i tre livelli d’insegnamento del Buddha – ed è stato dato da Lama Jigmela Rinpoche in occasione dell’inaugurazione. Dal 2006 il Centro ha aderito all’organizzazione internazionale Bodhi Path, che federa centri buddhisti del lignaggio karma kagyu, fondata da Lama Shamar Rinpoche e rappresentata in Italia anche dal Karma Dechen Yangtse Ling di Viganella (Verbania). Il Centro è associato all’Unione Buddhista Italiana (U.B.I.).
IL BUDDHISMO IN ITALIA
- Introduzione al buddhismo
- Organismi di cooperazione inter-buddhista
- Il buddhismo theravada
- Le scuole zen
- Introduzione al buddhismo tibetano
- Il “sistema” nyingma e lo Dzogchen
- Il “sistema” sakya
- Il “sistema” geluk
- La New Kadampa Tradition
- La scuola di Lama Gangchen
- Il “sistema” kagyu
- La scuola “non settaria” Rimé
- Il buddhismo shingon e Shinnyo-en
- Il buddhismo della “Terra Pura”
- Introduzione al buddhismo Nichiren
- La Soka Gakkai
- Altri gruppi Nichiren
- La Comunità Buddhista Triratna (Friends of the Western Buddhist Order)