Le Religioni in Italia
Massimo Introvigne - PierLuigi Zoccatelli (sotto la direzione di)
LA F.P.M.T
La F.P.M.T.
Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana (F.P.M.T. Italia)
c/o Istituto Lama Tsong Kapa
Via Poggiberna, 19
56040 Pomaia (Pisa)
Tel.: 050-685654
E-mail: vdolara@libero.it; dharmafriends@libero.it
URL: www.fpmt.it
La Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana è un movimento spirituale internazionale cui fanno capo in tutto il mondo persone che s’ispirano allo studio e alla pratica del buddhismo tibetano secondo gli insegnamenti impartiti dai maestri geluk Lama Thubten Yesce (1935-1984) e Lama Thubten Zopa Rimpoce (1946-2023) – nato a Thami, in Nepal, e considerato la reincarnazione di Kunsang Yesce, uno yogi sherpa della scuola nyingma – sotto la supervisione del XIV Dalai Lama. Dal 1974 si costituiscono nel mondo numerosi organismi, attualmente una novantina, formati da persone che condividono questi interessi, autonomi gli uni dagli altri dal punto di vista giuridico e gestionale. I centri che aderiscono alla Fondazione svolgono attività diverse, che vanno dalla cura dei lebbrosi in India all’educazione religiosa, dall’editoria all’assistenza ai malati di cancro e di AIDS.
La sede centrale è a Portland, nell’Oregon (Stati Uniti). La Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana Italia ne è l’espressione italiana. Quest’ultima ha ottenuto il riconoscimento giuridico come ente di culto italiano con D.P.R. 20 luglio 1999. Secondo l’articolo 3 dello statuto, del 1998: “La fondazione ha il fine di mantenere vivo e integro il patrimonio di saggezza millenaria del Buddhismo Mahayana in tutti i suoi aspetti religiosi, filosofici, psicologici e umanitari, così che tutti ne possono attingere liberamente. In particolare la Fondazione si pone come punto di riferimento e sostegno degli enti italiani membri della Foundation for the Preservation of the Mahayana Tradition”. Per realizzare il proprio scopo organizza corsi di meditazione e di preghiera, ritiri e cerimonie sacre, invitando maestri spirituali qualificati. Promuove attività devozionali, quali la costruzione e la conservazione di oggetti di culto, templi, sacrari e così via; promuove lo scambio di esperienze spirituali e la solidarietà tra i fedeli, nonché attività di volontariato.
La Fondazione, associata all’Unione Buddhista Italiana (U.B.I.), è costituita da privati e da undici enti che operano in campi diversi, fra cui in particolare una serie di centri – dei quali alcuni aderiscono anche individualmente all’U.B.I. – che organizzano corsi di meditazione tenuti da lama tibetani e insegnanti occidentali qualificati: Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia (Pisa), Centro Cenresig di Bologna, Centro Terra di Unificazione Ewam di Firenze, Centro Tara Cittamani di Padova, Centro Muni Gyana di Palermo, Centro Lama Tzong Khapa di Zero Branco (Treviso). La consistenza numerica degli aderenti ai centri costituenti la F.P.M.T. Italia è di circa 2.500 membri e 20.000 simpatizzanti.
La Fondazione insiste sul principio secondo cui ogni essere umano ha illimitate possibilità di evoluzione spirituale, che possono essere realizzate attraverso un comportamento etico e la conoscenza di sé stessi. La pratica spirituale è basata sulla ricerca personale guidata da un maestro che possa insegnare con l’esempio oltre che con le parole. Si sottolinea anche l’importanza del senso di responsabilità nei confronti degli altri. Le pratiche si basano sullo studio, la meditazione in forma privata o collettiva, la preghiera, pratiche che mirano a eliminare gradualmente le tendenze egocentriche, che generano condotte negative, e a sviluppare la compassione e la saggezza. Le cerimonie comprendono manifestazioni di rispetto per la saggezza dei maestri, offerte di fiori, incenso e candele sull’altare. La Fondazione si pone, come si è accennato, sotto l’autorità del Dalai Lama, non senza sottolineare come sia inesatto considerare questa figura analoga al Papa nella tradizione cattolica.
B.: Importante è il volume dell’attuale (XIV) Dalai Lama, Il Buddhismo del Tibet, trad. it., Ubaldini, Roma 19762. Del Dalai Lama sono state tradotte in italiano numerose opere, fra cui: (a cura di Daniel Goleman – Robert F. A. Thurman), La scienza della mente. Un dialogo Oriente-Occidente, Chiara Luce, Pomaia (Pisa) 1993; La comunità mondiale e la necessità di una responsabilità universale, Chiara Luce, Pomaia (Pisa) 1992; e Il sentiero per la liberazione, Chiara Luce, Pomaia (Pisa) 1997.
L’Istituto Lama Tzong Khapa
Istituto Buddhista Lama Tzong Khapa
Via Poggiberna, 19
56040 Pomaia (Pisa)
Tel.: 050-685654
Fax: 050-685695
E-mail: info@iltk.it
URL: www.iltk.org
L’Istituto Lama Tzong Khapa – Associazione per lo studio e la pratica della filosofia e psicologia buddhista – parte della Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana (F.P.M.T.) – è il più grande centro buddhista della corrente mahayana presente in Italia, e ha sede a Pomaia, mentre il centro per ritiri Pundarika sorge a Riparbella, un paese vicino a Pomaia, in una zona particolarmente silenziosa e per questa adatta al clima dei ritiri. La sede centrale dispone di una ricca biblioteca, un grande gompa – ossia una sala di meditazione arredata secondo la tradizione dei templi tibetani –, di vari stupa e altri spazi sacri adatti alla meditazione e alla preghiera. L’intera struttura ha subito un recente restauro a seguito dell’incendio che l’ha distrutta nel dicembre 2008. La costituzione dell’Istituto, avvenuta a Milano con atto pubblico del 17 novembre 1976, è stata ispirata da Lama Thubten Yesce e da Lama Thubten Zopa Rimpoce – direttore spirituale della F.P.T.M. fino alla sua morte, avvenuta il 13 aprile 2023 a Katmandu, in Nepal –, ed è stata concretizzata da tre italiani. Nel 1975, infatti, Massimo Corona, Piero Cerri e Claudio Cipullo si trovano insieme in Nepal, fra i numerosi occidentali che ascoltano gli insegnamenti di Lama Thubten Yesce e di Lama Thubten Zopa Rimpoce, e chiedono ai due maestri di venire a insegnare in Europa; qualche mese più tardi, al loro rientro in Italia, cominciano a lavorare per organizzare il primo corso di meditazione.
L’Istituto Lama Tzong Khapa, che ha la finalità di curare le condizioni per lo studio e la pratica del buddhismo mahayana, riconosce il Dalai Lama come guida spirituale e fa riferimento al maestro Lama Tzong Khapa – cui si deve una significativa riforma del buddhismo tibetano –, mentre annovera fra i suoi riferimenti una serie di maestri anche contempoaranei. Lama residente presso l’Istituto – che succede a Ghesce Ciampa Ghiatso (1931-2007), per ben ventisette anni maestro residente – è Ghesce Tenzin Tenphel. Nato nel 1956 in Tibet, a diciassette anni entra nell’università monastica di Sera-je, dove studia per due decenni e accede al titolo di Ghesce Lharampa, ricevendo nel 1994 l’ordinazione monastica completa; dopo una serie di viaggi nel mondo finalizzati a portare il suo insegnamento, giunge nel 1998 a Pomaia. Fino al dicembre 2011 – quando è rientrato in India – è stato maestro residente presso l’Istituto anche Kensur Rinpoce Ciampa Tegchok, il quale ha svolto un’intensa attività di insegnamento. Nato nel 1930, diventa monaco all’età di otto anni; per quattordici anni studia i grandi trattati buddhisti presso l’università monastica di Sera-je di cui diventa abate a seguito della nomina del Dalai Lama. Dopo otto anni, Kensur Rinpoce si ritira da questo incarico e da allora insegna in vari centri di Dharma degli Stati Uniti e altrove, finché nell’estate del 2008 diventa maestro residente del Centro di Meditazione Kushi Ling di Arco (Trento), giungendo l’anno successivo a Pomaia, che ha appunto lasciato a fine 2011.
L’Istituto è impegnato nel mantenimento e nello sviluppo di una biblioteca che conta oltre duemila volumi, spesso assai rari, in italiano, inglese e tibetano, in parte danneggiati nel corso dell’incendio del 2008; nella collaborazione con scuole, università nonché istituti di ricerca; nella messa in atto di un vasto programma di corsi – residenziali di varia durata, seminari di fine settimana, singoli o a modulo, sino ai pluriennali Masters Program e Basic Program –, non solo di buddhismo e ritiro spirituale, ma pure di altre discipline orientali, come lo yoga e lo shiatsu e una scuola dicounseling, che integra la psicologia occidentale e il pensiero buddhista nell’ambito della relazione di aiuto; istituzione di borse di studio; traduzione, stampa e diffusione di testi originali tibetani. L’Istituto Lama Tzong Khapa ospita maestri e traduttori tibetani, monaci e monache occidentali. Accanto alla comunità dei residenti – circa venticinque –, è cresciuto anche il numero di buddhisti che trovano lavoro e casa nei dintorni di Pomaia, al punto che si parla sempre più di “mandala di Lama Yesce” per intendere la zona dei paesi limitrofi dove abita la comunità dei praticanti laici, circa una settantina di nuclei familiari.
Dal 1983 l’Istituto si è dotato della rivista quadrimestrale specializzata Siddhi, dedicata al buddhismo tibetano, senza tralasciare peraltro l’interesse per le altre correnti buddhiste e il dialogo interreligioso. L’attività editoriale dell’Istituto Lama Tzong Khapa ha assunto nel tempo la struttura di una casa editrice – Je Tzong Khapa Edizioni – che ha già pubblicato vari libri. L’archivio dell’Istituto annovera fra l’altro oltre cento testi di sutra e tantra. Accanto alle attività di studio, l’Istituto Lama Tzong Khapa – che conta circa 1.600 soci ed è associato all’Unione Buddhista Italiana (U.B.I.), la cui presidenza, dal giugno 2010, è affidata monaco Raffaello Longo, che riveste anche la carica di presidente dell’Istituto Lama Tzong Khapa – è inoltre impegnato in iniziative a favore della pace nel mondo e in opere di beneficenza.
B.: La storia e le attività dell’Istituto Lama Tzong Khapa sono illustrate in “ILTK 20 anni”, Siddhi, 7 (1996), pp. 19-25; sull’iniziativa di formazione d’insegnanti di Dharma si veda l’articolo “Masters Program all’Istituto Lama Tzong Khapa”, Siddhi, 2 (1997), p. 39. Fra le pubblicazioni in trad. it. dell’editrice Chiara Luce (Pomaia, Pisa), si vedano: Kathleen Mc Donald, Come meditare. Una guida pratica (1986); Lama Yesce,Buddhismo in Occidente. Una via per una nuova ecologia della mente (1990). Delle Je Tzong Khapa Edizioni di Pomaia (Pisa) cfr.: Ghesce Ciampa Ghiatso, Una pioggia di nettare inesauribile. La pratica di purificazione dei 35 Buddha (1998).
Il Centro Cenresig
Centro Cenresig
Via Meucci, 4
40138 Bologna
Tel.: 347-2821208
E-mail: info@cenresig.org
URL: www.cenresig.org
Il Centro Cenresig è membro della Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana (F.P.M.T.) e dell’Unione Buddhista Italiana (U.B.I.). È stato fondato a Bologna, nel 1983, per opera di Lama Thubten Zopa Rimpoce, che ne è stato il direttore spirituale fino alla morte, ma vanta quali riferimenti una serie più ampia di maestri, fra cui Lama Tzong Khapa, il XIV Dalai Lama e alcuni degli stessi maestri del lignaggio dell’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia (Pisa) e della F.M.T.P., cui il Centro è legato anche dal punto di vista operativo. Gli obiettivi del Centro Cenresig – presso cui opera anche Laura Coccitto, la quale dopo aver incontrato nel 1980 Ghesce Ciampa Ghiatso, lama residente per ventisette anni presso l’Istituto Lama Tzong Khapa, riceve i voti monastici nel 2001 – sono di offrire gli elementi necessari per collegare la conoscenza degli insegnamenti del Buddha alle esigenze della vita contemporanea. Il Centro organizza una serie di corsi e attività, ovvero incontri, corsi, meditazione guidata e gruppi di studio.
L’Istituto Studi di Buddhismo Tibetano Ghe Pel Ling
Ghe Pel Ling – Istituto Studi di Buddhismo Tibetano
Via Euclide, 17
21128 Milano
Tel.: 02-2576015
Fax: 02-27003449
E-mail: gpling@gpling.org
URL: www.gpling.org
L’Istituto Studi di Buddhismo Tibetano Ghe Pel Ling, in precedenza noto come Centro Rabten Ghe Pel Ling – associato all’Unione Buddhista Italiana (U.B.I.), di cui è socio fondatore, e legalmente riconosciuto come ente morale con D.P.R. del 3 gennaio 1991 – è stato fondato nel 1978 da Ghesce Rabten Rimpoce (1920-1986). Nato in Tibet orientale, all’età di diciassette anni intraprende un lungo viaggio che lo conduce all’università monastica di Sera-je dove, dopo anni di studio, ottiene il titolo di Ghesce Lharampa. Diviene maestro di sutra e tantra ed è nominato assistente spirituale del Dalai Lama. Successivamente si reca in Svizzera, dove dirige il monastero Tharpa Choeling – poi rinominato Rabten Choeling, un centro di studi per occidentali e tibetani – ed è l’ispiratore e la prima guida spirituale del Centro Ghe Pel Ling di Milano. Dopo la sua morte, il 27 febbraio 1986, quella che è considerata la sua reincarnazione è affidata alle cure di Lama Gonsar Rinpoce, in Svizzera.
A Ghesce Rabten succede come guida spirituale del centro Ghesce Tenzin Gonpo (1928-1992). Nato anch’egli in Tibet orientale, completa gli studi di filosofia buddhista presso l’università monastica di Sera-je, in India. Nel 1974 ottiene il titolo di Ghesce Lharampa e fino alla morte dedica le sue energie alla meditazione e all’istruzione di altri monaci, fra cui anche giovani lama reincarnati. Nel 1982 è invitato nel nostro Paese a insegnare agli studenti italiani. L’attuale guida del Ghe Pel Ling – che si pone idealmente sotto la guida e l’autorità spirituale del XIV Dalai Lama, essendo questi il maestro dello stesso lama che guida spiritualmente il centro – è Lama Thamthog Tulku Rinpoce. Nato nel 1951 a Othog, nella provincia del Lithag (Tibet orientale), all’età di sei anni, grazie a una serie di doti particolari, di segni significativi che si manifestano sin dalla nascita e alla capacità intuitiva di riconoscere i fatti passati e prevedere gli avvenimenti futuri, diviene oggetto di osservazione di vari lama ed è riconosciuto da vari maestri ed eremiti quale XII Thamthog, detentore, abate e guida spirituale di tre monasteri – Yondru, Othog e Choyu –, nei quali studiano più di tremila monaci. In seguito, è riconosciuto e riconfermato dallo stesso XIV Dalai Lama. Dopo tre mesi di viaggio raggiunge il monastero di Sera Me. Sin da piccolo si applica con grande impegno allo studio dei testi filosofici e di psicologia buddhista.
In esilio dal 1959 – anno in cui è costretto a riparare in India, a seguito dell’invasione cinese del Tibet – continua la sua formazione a Buxaduar, nel Bengala, e più tardi presso l’università di Sera-je. Nel 1982 ottiene – come i suoi predecessori alla guida del centro milanese – il titolo di Ghesce Lharampa. L’anno successivo entra nel collegio tantrico di Ghiume per completare gli studi e apprendere i vari aspetti dei riti tantrici e di consacrazione e costruzione di mandala. Lama Thamthog Tulku Rinpoce ha ricevuto l’intera trasmissione degli insegnamenti comuni e segreti del buddhismo dal XIV Dalai Lama, da Ghesce Rabten, da Ghesce Tenzin e da altri autorevoli maestri tibetani. Dal 1987 al 2009 risiede, insegna e guida il Ghe Pel Ling di Milano ed è la guida spirituale di altri due centri affiliati: il Centro Studi Kalachakra di Bordighera (Imperia) e il Centro Studi Tibetani Tenzin Ciö.Ling di Sondrio. A intervalli regolari cura inoltre i suoi discepoli sparsi in varie parti del mondo e si reca periodicamente in Tibet. Nell’agosto 2009, il Dalai Lama nomina Thamthog Rinpoche abate del Monastero di Namgyal; il lama risiede attualmente a Dharamsala, in India, pur rimanendo il riferimento e la guida spirituale dei centri italiani. Nel 2010 gli succede quale maestro residente presso il Ghe Pel Ling, dopo avere completato gli studi nel monastero di Sera-je, un suo discepolo diretto: il Lama Khenrab Rinpoche. I discepoli sostengono che vi è una particolare connessione fra questo giovane lama e Thamthog Tulku Rinpoce, di cui egli è il principale discepolo. Entrambi sono infatti considerati le reincarnazioni di due importanti maestri, che da tredici vite – di rinascita in rinascita – si manifestano di volta in volta l’uno come maestro dell’altro.
L’Istituto Studi di Buddhismo Tibetano Ghe Pel Ling si prefigge di fare conoscere e approfondire l’antica arte e la cultura del mondo tibetano. Le attività mirano soprattutto a promuovere lo studio della filosofia buddhista attraverso l’educazione e la trasformazione della mente; nei programmi del centro – che dispone di un tempio, di una segreteria e di una libreria – figurano corsi e sessioni di meditazione, incontri sulla cultura orientale, corsi di filosofia e psicologia buddhista, di yoga e di Tai Chi Chuan. Presso il Ghe Pel Ling ha anche sede una piccola comunità monastica composta da alcuni monaci, fra cui un monaco-medico tibetano, Lobsang Lungrik, che dal 1998 opera presso l’Istituto e presso altri centri italiani. Il Ghe Pel Ling gode di un notevole incremento di soci grazie al rilievo che i mass media hanno dato alle visite del XIV Dalai Lama a Milano, nel 1999 e nel 2007, quando l’evento organizzato dal Ghe Pel Ling ha visto la partecipazione per tre giorni consecutivi di circa ottomila persone provenienti da tutta Europa. L’istituto conta attualmente circa 2.500 soci e conduce inoltre iniziative di solidarietà a favore della cultura tibetana e degli abitanti del Tibet.
Il Ghe Pel Ling diffonde la dottrina del Buddha così com’è trasmessa nell’insegnamento del XIV Dalai Lama. Meditare significa sforzarsi di riuscire a trasformare la mente acquisendo le qualità positive; la meditazione deve integrarsi nella vita quotidiana, anche se per praticare il buddhismo in Italia non è necessario abbandonare le abitudini di comportamento tipiche della propria cultura e società per assumere le caratteristiche del mondo orientale, e neppure amalgamare pensieri diversi fra loro creando una nuova filosofia e una nuova pratica, ma occorre piuttosto attingere agli insegnamenti del Buddha con chiarezza e precisione, tenendo conto della cultura e della psicologia del proprio Paese, senza eccessivi tentativi di compromesso e adattamento all’uomo occidentale.
B.: Il Ghe Pel Ling trae le sue fonti dottrinali da tutti gli scritti del XIV Dalai Lama, ma dispone anche di una propria casa editrice, che ha all’attivo alcune pubblicazioni, fra cui: Ven. Lama Thamthog Rinpoce, La Corazza della Pazienza, Edizioni Ghe Pel Ling, Milano 1999. Del medesimo autore cfr., inoltre, La saggezza di Buddha, Mondadori, Milano 2004.
Il Centro Studi Kalachakra
Centro Studi Kalachakra
Via Verrando, 75
18012 Bordighera (Imperia)
Tel.: 0184-2525242; 339-3128436
E-mail: centrostudi@kalachakra.it
URL: www.kalachakra.it
Il Centro Studi Kalachakra, costituito legalmente il 24 maggio 1988, è associato all’Unione Buddhista Italiana (U.B.I.) e nasce dalla conoscenza e dalla successiva amicizia fra l’attuale presidente, Adriano Martini, e il suo predecessore, Sergio Orrao, i quali s’incontrano nel 1987 presso l’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia (Pisa). In Martini e Orrao sorge un forte desiderio di creare nella propria città un luogo d’incontro dove potere studiare e meditare; altri amici – in particolare, le loro compagne – dopo essere venuti a conoscenza del progetto, mettono a disposizione a turno la propria casa affinché si possano tenere i due incontri settimanali di studio e meditazione. L’interesse suscitato e il crescente afflusso di persone spingono i fondatori a costituire un’associazione per la ricerca e lo sviluppo spirituale, con particolare attenzione al buddhismo tibetano. Dopo avere incontrato un maestro della tradizione tibetana, Ghesce Ciampa Lodro (†1994), e seguendo i suoi consigli nasce l’attuale Centro Studi Kalachakra.
Il Centro – che conta circa centocinquanta associati, la cui assemblea procede alla nomina del comitato direttivo, in carica per un triennio – organizza corsi, conferenze, seminari di meditazione a più livelli, corsi teorici di medicina tibetana e altre iniziative a scopo di beneficenza. La guida spirituale è Lama Thamthog Tulku Rinpoce, che guida anche il Centro Rabten Ghe Pel Ling di Milano e il Tenzin Ciö.Ling di Sondrio, oggi abate del Monastero di Namgyal e residente a Dharamsala, in India. Il Centro prende quindi come ulteriore riferimento Lama Khenrab Rinpoche, che succede nel 2010 a Thamthog Tulku Rinpoce – di cui è discepolo diretto – quale maestro residente presso il Ghe Pel Ling di Milano. Con scadenze regolari è pure presente presso il Centro Lobsang Lungrik, conoscitore dell’antica medicina tibetana, che dal 1998 opera in qualità di medico presso il Centro Ghe Pel Ling di Milano. Il Centro Studi Kalachakra ha come obiettivi lo studio, la pratica e la preservazione della filosofia, della psicologia e della tradizione buddhista, con particolare riferimento al buddhismo mahayana e vajrayana.
B.: Il Centro Studi Kalachakra, oltre a diffondere alcuni volumi di Lama Thamthog Rinpoche – soprattutto quelli pubblicati dalla casa editrice di Ghe Pel Ling di Milano – ha una ricca sezione del proprio sito Internet dedicata agli insegnamenti della tradizione buddhista di riferimento.
Il Centro Studi Tibetani Tenzin Ciö.Ling
Centro Studi Tibetani Tenzin Ciö.Ling
Via Pelosi, 5
23100 Sondrio
Tel.: 0342 200452
E-mail: vajra@centrotenzin.org
URL: www.centrotenzin.org
Il Centro Studi Tibetani Tenzin Ciö.Ling è stato fondato nel 1989 da Lama Ghesce Tenzin Gonpo, di cui si parla a proposito del Centro Rabten Ghe Pel Ling di Milano, con cui il Tenzin Ciö.Ling condivide l’attuale guida spirituale: Lama Thamthog Tulku Rinpoce, oggi abate del Monastero di Namgyal e residente a Dharamsala, in India. Il Centro prende quindi come ulteriore riferimento Lama Khenrab Rinpoche, che succede nel 2010 a Thamthog Tulku Rinpoce – di cui è discepolo diretto – quale maestro residente presso il Ghe Pel Ling di Milano, insieme a un altro discepolo di Lama Thamthog Tulku Rinpoce: Gaetano Lauria, esperto di arti marziali, in particolare kung-fu e karate nello stile Go Ju Ryu, aderendo e promuovendo il Centro stesso le attività dell’Associazione Italia Kung fu (AIK), con sede a Milano, oltre ad altre attività rispetto al solo dharma: corsi di yoga – Hatha Yoga e Dhya Yoga – e di Tai Chi Chuan.
In aggiunta rispetto agli insegnamenti periodici della sua guida spirituale, nel corso degli anni il Centro ospita – o considera quali riferimenti spirituali – diversi maestri della tradizione buddhista mahayana e, dal 1995 al 1999, per tre volte i danzatori delle università monastiche indiane di Gaden e Sera-je. Dal 1997, anno della sua formale costituzione, sono offerti due appuntamenti settimanali nel corso dei quali sono introdotti i principali argomenti della filosofia buddhista. Il centro è aperto da ottobre a giugno e svolge le sue attività principalmente a favore dei propri soci, che sono una ventina, ma un’altra ottantina di persone, pur non essendo associate, vi gravitano attorno. Sono previste anche lezioni settimanali in diretta video dal Ghe Pel Ling di Milano, tenute da Lama Khenrab Rinpoche. È inoltre offerto un servizio di visite effettuate da un medico tibetano – Lobsang Lungrik, che dal 1998 opera in qualità di medico presso il Centro Ghe Pel Ling di Milano – e promossa una campagna di adozione a distanza a favore dei bambini profughi tibetani. Presidente del Centro Studi Tibetani Tenzin Ciö.Ling è Walter Foppoli.
Gli scopi primari del centro sono così riassunti a livello statutario: “Il ‘Tenzin Ciö.Ling Centro Studi Tibetani’ ha lo scopo di creare le condizioni favorevoli per la diffusione dell’insegnamento di Buddha e della pratica religiosa buddhista riferita principalmente alla tradizione del buddhismo Mahayana. Si propone inoltre l’istituzione e la gestione di opere d’interesse religioso, sociale, culturale, sportivo e la realizzazione di qualsiasi altra iniziativa che concorra alla diffusione e all’affermazione del suo credo e alla formazione dei bambini, dei giovani, degli adulti, degli anziani e dei vecchi”. Il Centro aderisce all’Unione Buddhista Italiana (U.B.I.).
B.: Il sito Internet ospita una sezione dedicata alle trascrizioni di alcuni insegnamenti tenuti presso il Centro.
Il Centro Studi Maitri Buddha
Centro Studi Maitri Buddha
Via Amalia Guglielminetti, 9
10136 Torino
Tel.: 338-4773484
E-mail: centro@centromaitri.com
URL: www.centromaitri.it
All’iniziativa di Ghesce Rabten Rinpoce, fondatore del Centro Rabten Ghe Pel Ling di Milano, si deve anche la nascita – nel 1981, a Torino – del Centro Studi Maitri Buddha. Dopo alterne vicende, il Centro cessa le attività nel 1988, ma è rifondato nel giugno 1993. I soci sono una cinquantina. Affiliato è il Centro Studi Maitri Dharma di Domodossola (Verbania). Maestro residente, responsabile degli insegnamenti e guida spirituale è Lobsang Sanghye (Edmondo Turci) – di professione ingegnere, responsabile di progetti in ambito spaziale e docente al Politecnico di Milano e Torino – monaco buddhista ordinato nella tradizione del Dalai Lama. Discepolo di Ghesce Rabten Rinpoce con il nome di Thubten Rinchen, dal 1978 alla morte del maestro, riceve l’ordinazione a Nalanda, in Francia, il 4 aprile 1993. Nel 2006, assume come maestro Ghesce Sonam Cian Ciub (1928-2009) – dal 1985 al 2008 maestro residente presso l’Istituto Samantabhadra di Roma e all’origine di diversi altri centri in Italia – e nel novembre 2006 è accettato come monaco nel monastero geluk di Gaden Jangtse, in India, e cambia il suo nome nell’attuale Lobsang Sanghye. Presso il Centro è offerto un programma completo d’insegnamenti e di pratica.
B.: Della guida spirituale del Centro si veda, fra le altre opere: Thubten Rinchen (Edmondo Turci), La via di mezzo. Con le stanze di Nagarjuna Madhyamaka Karika, Psiche, Torino 2000; e Lobsang Sanghye (E. Turci), Il Pensiero Unico e la Vita Infinita. Tornare a Nagarjuna, Psiche, Torino 2009.
Il Centro Mandala
Mandala – Centro Studi Tibetani
Via Martinetti, 7
20147 Milano
Tel.: 340-0852285
E-mail: centromandala@gmail.com
URL: www.centromandala.org
Il Centro Mandala è fondato nel 1988, a Milano, da Arnaldo Graglia come punto di incontro fra persone che intendono dedicarsi alla ricerca spirituale. All’epoca, le sue principali attività consistono nello studio delle dinamiche mentali e nella meditazione; nel 1989 è inserito nei programmi anche il buddhismo, con interventi del lama tibetano Ghesce Tenzin Gonpo, guida spirituale del Ghje Pel Ling di Milano e fondatore del Centro Studi Tibetani Tenzin Ciö.Ling di Sondrio, appartenenti al sistema geluk. Da questo momento, gli insegnamenti e la pratica buddhista diventano preminenti, in quanto i soci individuano in questa tradizione i valori che possono soddisfare le proprie esigenze esistenziali. Nel 1994 il Centro assume anche statutariamente una precisa connotazione confessionale, come associazione che si propone lo studio e la diffusione del buddhismo tibetano e la promozione dei valori umani e spirituali per migliorare la qualità della vita. Il Centro è la sede italiana dell’Istituto per la preservazione e lo sviluppo dei monasteri di Lamayuru e Atitse, nel Ladakh (India), una regione ai piedi della catena himalayana che nei secoli scorsi è stata parte integrante del Tibet e la cui popolazione è ancora oggi culturalmente legata alla tradizione tibetana.
Il monastero kagyu di Lamayuru, sorto intorno al secolo XI, conta centosessanta monaci che hanno cura di numerosi templi disseminati fra i monti che circondano le valli dove scorre il fiume Indo. A sette chilometri da questo è situato il monastero di Atitse, considerato particolarmente sacro in quanto nel corso dei secoli ha ospitato, per lunghi periodi di meditazione e preghiera, importanti maestri della tradizione buddhista tibetana e racchiude al suo interno una grotta dove ha meditato Naropa (1016-1100), uno dei più famosi mahasiddha indiani, diffusore in Tibet delle dottrine del “grande sigillo” omahamudra. Le pratiche del mahamudra partono dalla conoscenza della vera essenza della mente fatta di unità, di vuoto e chiarezza e, tramite un’esperienza meditativa basata su vari tipi di esercizi preliminari e progrediti, conducono a una libertà spirituale che trascende ogni convenzione. Circa cinquecento anni fa, nei monasteri di Lamayuru e Atitse opera Lama Je Paljin (le cui date di nascita e morte non sono note), famoso in tutto il Ladakh per avere contribuito a divulgare il buddhismo e per le sue eccezionali doti di yogi, che gli valgono l’appellativo di Drubwang, il meditatore.
Egli parte dal Kirong, una regione del Tibet occidentale ai confini con il Nepal – dove in precedenza edifica templi e stupa –, per raggiungere il monte Kailash e costruire alcuni monasteri. Quindi discende a Lamayuru, dov’è ricordato in alcune opere custodite nella biblioteca del tempio, e successivamente s’insedia ad Atitse. Il 14 luglio 1995, Arnaldo Graglia, un monaco italiano attualmente direttore spirituale del Centro Mandala di Milano – la cui guida spirituale di riferimento è Lama Thamthog Tulku Rinpoce (1951-), discepolo di Ghesce Tenzin Gonpo e oggi abate del Monastero di Namgyal, dopo essere stato, dal 1987 al 2009, lama residente presso il Ghe Pel Ling di Milano –, è stato riconosciuto da Lama Togdan Rinpoche – una delle figure più eminenti del lamaismo contemporaneo in Ladakh – alla presenza di centottanta monaci e di numerosi laici, come la reincarnazione di Je Paljin e accolto con il nome di Lama Drubwang Paljin Tulku Rinpoche fra i maestri che reggono il monastero di Lamayuru. Lama Paljin Tulku Rinpoche assume quindi la guida del monastero di Atitse, destinato a diventare un centro internazionale di meditazione, e per sua iniziativa, nel 1997, ad Atitse è allestito il tempio delle mille Tare, unico in Ladakh, dedicato alla divinità femminile più venerata dai tibetani. È inoltre fondato il Lamayuru Institute of Buddhist Studies, un’associazione internazionale che promuove corsi di approfondimento sui riti e la filosofia buddhista tibetana riservati ai giovani monaci, che organizza ogni anno a Leh (Ladakh) un congresso internazionale su temi di attualità riguardanti la diffusione del buddhismo in Oriente e Occidente.
Le attività interne ed esterne del Centro Mandala di Milano sono interamente finalizzate all’applicazione del buddhismo nella vita di ogni giorno e sono animate dall’idea di fornire agli individui la consapevolezza necessaria per un armonioso inserimento nella società, nella convinzione che una maggiore positività del singolo può portare a una migliore qualità della vita per tutti. Il Centro tende a privilegiare le attività volte all’assistenza delle persone che si trovano in difficoltà: adozioni a distanza, costruzione di scuole e ospedali nei Paesi in via di sviluppo, accompagnamento spirituale dei malati terminali. Organizza conferenze, seminari e corsi sia nella propria sede sia in altri luoghi, e si mostra disponibile alla collaborazione diretta con associazioni, scuole, università e studiosi; pone inoltre una particolare attenzione al dialogo interreligioso e allo scambio di esperienze con i buddhisti di altre tradizioni. Dispone di una biblioteca con testi sul buddhismo in diverse lingue; i praticanti per le preghiere accedono a un piccolo tempio permanente allestito nella sede. Inoltre, i soci del centro possono usufruire di trattamenti di benessere quali massaggio tibetano ed altri massaggi, linfodrenaggio e riflessologia plantare, eseguiti da una terapista.
Il Centro Mandala conta circa duecento soci che sono istruiti sulle tecniche meditative, sui riti e i fondamenti filosofici della scuola di appartenenza; è associato all’Unione Buddhista Italiana (U.B.I.) e all’Unione Buddhista Europea (U.B.E.) e fa parte del Lamayuru Institute of Buddhist Studies. Ha inoltre centri associati in Italia e all’estero: in Italia è collegato con il Monastero Samten Ling di Graglia Santuario (Biella) – pure associato all’Unione Buddhista Italiana – e con il Centro Studi Tibetani Mandala De Ua Ling di Merano (Bolzano), facenti entrambi riferimento a Lama Paljin Tulku Rinpoche; in Francia è collegato all’École de Yoga di Marsiglia, e in Nepal è gemellato con il monastero Samten Ling di Boudhanath (Katmandu).
Dal punto di vista dottrinale, il Centro Mandala si riconosce completamente nella tradizione del buddhismo tibetano, pur nella consapevolezza che la via occidentale al buddhismo è ancora in fase di adattamento, dal momento che nell’incontro fra Oriente e Occidente s’intrecciano diverse culture, mentalità, condizioni sociali ed economiche. Non si può escludere, afferma, che un lignaggio del buddhismo occidentale possa nascere in tempi lenti e progressivi, senza comunque discostarsi dall’essenza degli insegnamenti del Buddha.
Il Centro Studi Tibetani “Mandala De Ua Ling”
Centro Studi Tibetani “Mandala De Ua Ling”
Vicolo Steinach, 9
39012 Merano (Bolzano)
Tel.: 339-6510760
E-mail: mandeling@tiscali.it
URL: web.tiscali.it/deualing
Il Centro Studi Tibetani “Mandala De Ua Ling” è stato fondato, nel gennaio 1997, a Merano (Bolzano) da Massimo Burchiellaro (1960-) ed Ester Meloni (1965-), dopo alcuni anni di ricerca spirituale nell’ambito sia del buddhismo sia di altre dottrine orientali. Approdati al buddhismo grazie ad alcuni viaggi in Oriente e in special modo in India e in Nepal, i due fondatori hanno avuto l’occasione di ricevere gli insegnamenti del Dalai Lama e di conoscere quello che sarebbe diventato il loro maestro, il Lama Paljin Tulku Rinpoche, cui fanno riferimento sia il Centro Mandala di Milano sia il Centro Samten Ling di Graglia Santuario, sulle Alpi biellesi. Il Centro si presenta come “un’associazione senza fini di lucro che si propone lo sviluppo della spiritualità e la ricerca della pace interiore, con particolare riferimento allo studio e alla pratica del buddhismo tibetano nei suoi valori fondamentali di tolleranza, altruismo e compassione. Il Centro è comunque aperto a tutte le altre tradizioni buddhiste, promuove il dialogo interreligioso ed è attento a tutte le espressioni culturali che mirano ad una migliore qualità della vita”.
Il Centro Studi Tibetani Mandala De Ua Ling organizza seminari di studio dei testi canonici buddhisti tibetani e indiani con diversi maestri, sia monaci sia laici, corsi di meditazione concentrativa e di consapevolezza, adozione a distanza di monache tibetane profughe del monastero di Samteng Ling di Dheradun (Uttar Pradesh), in India, e manifestazioni culturali intente a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione tibetana. Il direttivo è composto da cinque persone – presidente, vice-presidente, segretario, due consiglieri – più tre revisori dei conti che rimangono in carica tre anni. Possono essere eletti nel direttivo solo coloro che hanno ricevuto da un maestro la “presa di rifugio”, che li qualifica come praticanti buddhisti. La tradizione spirituale di riferimento è quella del “sistema” geluk. Il Centro Studi Tibetani “Mandala De Ua Ling” conta centocinquanta soci e opera per il momento solo a Merano, Bolzano e dintorni. È affiliato al Centro Mandala di Milano, che è a sua volta associato all’Unione Buddhista Italiana (U.B.I.).
Il Centro Saraswati
Centro Saraswati
Casella Postale 1244
74100 Taranto
Tel.: 099-7721466; 320-0973407
E-mail: centro.saraswati@libero.it
Il Centro Saraswati nasce a Taranto, nel 1991, sotto la guida spirituale di Lama Ghesce Ciampa Ghiatso, lama residente per ventisette anni presso l’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia (Pisa). Fra gli obiettivi del Centro si sottolinea l’esigenza d’integrare il dharma del Buddha con la cultura moderna occidentale, secondo le indicazioni del maestro tibetano Lama Thubten Yesce. L’Associazione Saraswati si ispira ai principi del “sistema” geluk del buddhismo tibetano e si mantiene in contatto con il Dalai Lama.
Il Centro Terra di Unificazione Ewam
Centro Terra di Unificazione Ewam
Via Reginaldo Giuliani, 505/A
50141 Firenze
Tel.: 055-454308
E-mail: info@ewam.it
URL: www.ewam.it
Il Centro Terra di Unificazione Ewam è fondato nel 1986 da Lama Thubten Zopa Rimpoce allo scopo di preservare e diffondere la tradizione tibetana del buddhismo mahayana; fa parte dell’Unione Buddhista Italiana (U.B.I.) e della F.P.M.T. Sotto la guida spirituale di Lama Ghesce Ciampa Ghiatso – lama residente per ventisette anni presso l’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia (Pisa) – e di Lama Thubten Zopa Rimpoce, il Centro ha ospitato maestri provenienti dall’India e dai Paesi occidentali, che si sono alternati nell’insegnamento del dharma, guidando seminari e ritiri di meditazione. Fra le attività settimanali i corsi che vengono svolti presso il Centro sono: gruppi di yoga, gruppi di studio sul lam rim (“sentiero graduale”), riunioni di addestramento alla meditazione, pratica di tonglèn (“dare e ricevere”), insegnamenti sull’addestramento mentale – “sette punti della trasformazione del pensiero” –, conferenze pubbliche e iniziative volte a fare conoscere la filosofia, psicologia e religione tibetane, incontri sulla guarigione e l’aiuto ai malati terminali, iniziative a sostegno del Tibet. Il Centro ha pure organizzato l’iniziazione del Kalachakra, conferita da Kirti Tsenshab Rinpoche (1926-2006). Infine ha promosso e partecipato all’organizzazione della visita a Firenze del Dalai Lama nel maggio 1999, collaborando con l’Abbazia di San Miniato al Monte, l’Associazione “Un tempio per la Pace” e il Centro di Meditazione Cristiana.
La guida spirituale del Centro è affidata inoltre a numerosi maestri e coordinatori, con cui sono mantenuti regolari contatti, con un particolare riferimento ai maestri e ai monaci residenti presso l’Istituto Lama Tzong Khapa o appartenenti e collegati – a vario titolo – ai loro lignaggi. V’insegnano inoltre, fra gli altri: Marcello Macini, direttore del Centro Ewam e discepolo di diversi lama tibetani, e la psicologa Laura Drighi, una delle fondatrici del Centro e a sua volta discepola di diversi lama. Il maestro residente è Tulku Gyatso Rinpoche; nato in Tibet nel 1932, considerato la reincarnazione di Dikalsang Namgyal, famoso lama del collegio monastico Dzadrel KanTsen, ha studiato in India presso Sera-je. Il centro ha un direttore responsabile e un comitato direttivo. I simpatizzanti sono oltre cinquecento nella zona di Firenze, i tesserati circa duecento.
B.: Sono pubblicate dispense sugli insegnamenti impartiti al centro dai vari maestri.
Il Centro Vajrapani
Centro Vajrapani
Piazza San Giuseppe, 5
38040 Bosentino (Trento)
Tel. e fax: 0461-848153
E-mail: info@vajrapani.itmailto:vajrapani@libero.it
URL: www.vajrapani.it
Il Centro Vajrapani, “associazione per la pratica e lo studio della filosofia e psicologia buddhista”, nasce nell’ottobre 1994 a Bosentino (Trento) per iniziativa di Raffaele Gerosa (1943-), della sua famiglia e di alcuni amici. Dal 1997 è associato all’Unione Buddhista Italiana (U.B.I.). All’inaugurazione partecipa il lama tibetano Ghesce Ciampa Ghiatso, per ventisette anni residente presso l’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia (Pisa). Il Centro Vajrapani si prefigge lo scopo statutario di organizzare attività atte a promuovere lo studio e la pratica degli insegnamenti buddhisti con particolare riferimento al “sistema” geluk, restando comunque aperto ad altre tradizioni. La sede del centro è a Bosentino, anche se la maggior parte delle attività si svolgono presso le sale comunali messe a disposizione dalle amministrazioni locali. Fra le attività, si organizzano incontri settimanali in cui sono approfonditi e discussi i concetti affrontati nei corsi e nelle conferenze introduttive. Inoltre, sono organizzati ritiri residenziali guidati anche da maestri di diverse tradizioni, fra cui Tae Hye, monaco di nazionalità finlandese e maestro della tradizione zen-son coreana. Gli organi principali dell’associazione sono il maestro spirituale, l’assemblea dei soci e il direttivo formato da un presidente, un vice-presidente, un tesoriere, un segretario.
La guida spirituale – dopo la morte di Ghesce Ciampa Ghiatso e in attesa che la sua nuova reincarnazione possa riprendere il proprio ruolo – è ora affidata a Lama Khube Rimpoce. Nato in Nepal nel 1968, a quattordici anni è riconosciuto essere la reincarnazione di un praticante della divinità di Heruka, famoso anche per la preparazione di medicine e la cura dedicata ai disabili, che aveva lasciato il corpo nelle prigioni cinesi, dov’era stato incarcerato per avere tentato la fuga dal Tibet occupato; studia quindi nel monastero indiano di Sera-je, nutrendo poi una profonda stima e devozione per Ghesce Ciampa Ghiatzo. Khube Rimpoce è inoltre il direttore spirituale del Centro Dharma Visuddha, fondato a Verona il 10 ottobre 1999 e inaugurato nel gennaio del 2000, con sede delle attività in via Merciari 5 a Verona (tel. 347-6614289, e-mail info@visuddha.it, URL www.visuddha.it), anch’esso associato all’Unione Buddhista Italiana (U.B.I.).
B.: L’area riservata del sito Internet del Centro Vajrapani contiene le registrazioni degli insegnamenti di alcuni maestri e – in particolare – di Lama Khube Rimpoce, mentre il sito del Centro Dharma Visuddha ha un’area riservata da cui sono scaricabili alcune dispense in formato elettronico.
Il Centro Tara Cittamani
Centro Tara Cittamani
Via Lussemburgo, 4
35127 Padova
Tel.: 049-8705657; 320-2166662
E-mail: info@taracittamani.it
URL: www.taracittamani.it
Nel 1993 alcune persone di Padova che avevano ascoltato lama tibetani presso altri centri italiani o all’estero fondano il Centro Tara Cittamani. Il Centro offre un nutrito programma di conferenze, corsi e seminari, invitando regolarmente a Padova maestri della tradizione tibetana, fra cui: Ghesce Ciampa Ghiatso, Carla Tzultrim Freccero e Ghesce Tenzin Temphel – monaci a Pomaia –, Tulku Gyatso Rinpoche, maestro residente presso il Centro Terra di Unificazione Ewam di Firenze. Sono proposti incontri settimanali di meditazione dove si sviluppa il tema del lam rim, sentiero graduale verso l’illuminazione, e incontri riservati a chi ha ricevuto un’iniziazione di Maha Hanuttara Yoga Tantra. Il Centro aderisce alla Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana (F.P.M.T.) e all’Unione Buddhista Italiana (U.B.I.).
Il Centro Muni Gyana
Centro Buddhista Muni Gyana
c/o Palestra Sport Club
Via Antonio De Gregorio, 9
90143 Palermo
Tel.: 327-0383805
E-mail: info@centromunigyana.it
URL: www.centromunigyana.it
L’idea di creare un centro di dharma di tradizione tibetana nel capoluogo siciliano nasce nel settembre del 1989. Sorge così il Centro Muni Gyana, allora il più giovane tra i centri della Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana (F.P.M.T.) in Italia. Con sforzi notevoli, ma anche con entusiasmo, s’invitano i primi maestri fino alla prima visita a Palermo, nel luglio 1990, del venerabile Thubten Zopa Rimpoce, fondatore spirituale della comunità e direttore spirituale della F.P.T.M. L’ascolto degli insegnamenti di queste guide spirituali coinvolge sempre più persone e dopo qualche tempo il Centro trova una sede fissa a pochi chilometri da Palermo, in una torre circondata dal verde, cui fa da sfondo il mare. Sul finire del 1992 è presa la decisione di trasferire il Centro nel cuore di Palermo. La formale costituzione dell’ente avviene con atto notarile del 16 marzo 1993, con lo scopo di creare le condizioni favorevoli allo studio e alla pratica della tradizione buddhista tibetana, sotto l’aspetto culturale e religioso ma anche di collaborare al mantenimento dell’igiene mentale e del benessere della collettività. Inoltre il Centro s’impegna a organizzare e a promuovere incontri e manifestazioni volti a diffondere la conoscenza della pratica spirituale buddhista; assicura il riordino e lo sviluppo di una biblioteca buddhista; e collabora con le scuole, con università e con ricercatori privati per lo sviluppo di un rapporto tra la filosofia e psicologia buddhista e quella occidentale, oltre a gestire un intenso programma d’incontri settimanali e mensili.
Per aderire alle finalità istituzionali il Centro – diretto da Rossana Giordano –, che riconosce il Dalai Lama come suprema autorità religiosa, esplica la sua attività a tre livelli: religioso, con lo studio e la pratica degli insegnamenti buddhisti, attraverso incontri con maestri di dharma che fungono da guida nelle cerimonie, nelle iniziazioni, nelle pratiche meditative, nella lettura e nel commento dei testi; culturale, con l’organizzazione di convegni e manifestazioni al fine di approfondire gli aspetti storici e filosofici della cultura tibetana; filantropico, con iniziative in favore della pace nel mondo e opere di beneficenza, talvolta in collaborazione con altre associazioni di volontariato, e difesa dei diritti umani. In particolare il Centro, che conta una trentina di iscritti e oltre un centinaio di simpatizzanti, è promotore – come altri centri ispirati al buddhismo tibetano italiani – delle adozioni a distanza di bambini tibetani profughi in India. Nel Sud è uno dei pochi centri aderenti all’Unione Buddhista Italiana (U.B.I.): nell’Italia Meridionale infatti vi sono singoli praticanti interessati, ma non presenze stabili a eccezione – oltre che, appunto, del Muni Gyana – del Centro Saraswati a Taranto. La netta diversità di distribuzione di praticanti U.B.I. fra il Nord e il Sud d’Italia è probabilmente segno del divario esistente nella percezione dell’Oriente quale fattore “nuovo”, che forse trova terreno meno fertile nella società meridionale. Il maestro residente presso il Centro Muni Gyana – condiviso, in due periodi annuali, con il Centro Tara Cittamani di Padova – è il Lama Ghesce Lobsang Tenkyong, nato nella regione tibetana del Kham nel 1958, che dopo avere compiuto gli studi presso l’università monastica indiana di Sera-je, è diventato un Geshe Lharampa, il più alto titolo di studi conseguibile all’interno del sistema geluk.
B: Fabio Gariffo “Muni Gyana – Il Sentiero nella terra del sole”, Occidente Buddhista, anno II, n. 15, maggio 1997, pp. 12-17.
Lo Scen Phen Giam Tse Ling di Parma
Scen Phen Giam Tse Ling
Borgo Pipa, 5
43121 Parma
Tel.: 377-4665784
E-mail: info@scenpen.it
URL: www.scenphen.it
Lo Scen Phen Giam Tse Ling (“Luogo dove si beneficiano gli altri tramite amore e compassione”) opera a Parma dal 1998. Segue il “sistema” geluk e in particolare le direttive dell’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia, riconoscendo la propria guida spirituale in Ghesce Ciampa Ghiatso. Recita infatti l’articolo 2 dello statuto:“L’Associazione ha lo scopo di promuovere lo studio e la pratica del patrimonio, etico – culturale del Buddismo Mahayana, così come formulato nella tradizione di Lama Tsongkhapa, trasmesso da Sua Santità il Dalai Lama, riconoscendo nella persona del Ven. Ghesce Giampa Ghiatso Rinpoce, ispiratore dell’Associazione, la propria guida spirituale”.
Fra le attività, lo Scen Phen Giam Tse Ling propone incontri di meditazione, ritiri spirituali, cerimonie religiose, incontri di psicologia, corsi di yoga e un corso di Tai Chi Chuan secondo la scuola Huang. Manifesta un particolare interesse per la tematica della morte e del morire, analizzata anche in chiave psicologica. I programmi del centro includono incontri con vari maestri, soprattutto provenienti dall’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomia (Pisa).
Il Centro Lama Tzong Khapa di Treviso
Centro Lama Tzong Khapa (Treviso)
c/o Associazione “Progetto Alice”
Via Peseggiana, 31
31059 Zero Branco (Treviso)
Tel.: 348-7011871; 347-3896002
E-mail: info@centrolamatk.com
URL: www.centrolamatzongkhapatv.it
Il Centro Lama Tzong Khapa collabora con l’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia e con le altre realtà che fanno riferimento sia alla Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana (F.P.M.T.) sia alla figura di Ghesce Ciampa Ghiatso. Il Centro è, in effetti, associato a entrambe le realtà. Yesce Losang (Francesco Callea), allievo del maestro di Pomaia, collabora all’organizzazione delle attività del Centro. Altri maestri vi tengono corsi e conferenze; in particolare un riferimento importante è Ghesce Tenzin Tenphel, lama residente presso Pomaia. Il Centro Lama Tzong Khapa si occupa inoltre di un progetto di adozioni a distanza di bambini tibetani in esilio.
L’Istituto Lam Rim
Istituto Lam Rim
c/o Fondazione Maitreya
Via della Balduina, 73
00136 Roma
Tel.: 339-1189480
URL (Fondazione Maitreya): www.maitreya.it
L’Istituto Lam Rim (“sentiero graduale”) è stato fondato nell’agosto del 2000 da Lama Geshe Ghedun Tharchin (1963-), che ha condotto i suoi studi all’università monastica di Gaden e alla Università Tantrica Gyumed in India, e ha ricevuto l’alto titolo di Geshe Lharampa. Ha studiato la filosofia e la cultura occidentale presso l’Angelicum di Roma. Monaco dell’ordine geluk, in Italia dal 1995, si occupa in modo particolare del dialogo interreligioso e ha partecipato a molte attività concernenti la pace nel mondo, impartendo insegnamenti in diversi Paesi: Svizzera, Germania, Francia e Inghilterra. Ha insegnato la lingua e la cultura tibetana presso l’Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente (Is.I.A.O.) di Roma. Ha ricevuto insegnamenti, trasmissioni e istruzioni dal Dalai Lama, ma anche da numerosi altri maestri. I membri fondatori dell’Istituto, che attualmente è ospitato dalla Fondazione Maitreya di Roma, sono sette. Sono previsti incontri di meditazione, conferenze e seminari sulla filosofia buddhista e il dialogo interreligioso.
B: Di Lama Ghesce Gedun Tharchin, cfr. La Via del Nirvana. Il Dharma del Buddha,Ellin Selae, Murazzano (Cuneo) 2003.
L’Istituto Samantabhadra
Istituto Samantabhadra
Via di Generosa, 24
00148 Roma
Tel.: 340-0759464
E-mail: samantabhadra@samantabhadra.org
URL: www.samantabhadra.org
L’Istituto Samantabhadra è fondato nel 1980 per volere del lama tibetano Ghesce Jampel Senghe. Nato nel Kompo (Tibet orientale), ottiene il titolo di Ghesce Lharampa nel monastero di Sera Me e di maestro tantrico nel Collegio del Gyu-to. Dopo l’invasione cinese del Tibet si trasferisce in Italia, su invito del professor Giuseppe Tucci, in veste di professore all’Istituto italiano per il Medio ed Estremo Oriente (Is.M.E.O.) – dal 1995 Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente (Is.I.A.O.) – dove cura la traduzione e la catalogazione di una vasta biblioteca di testi buddhisti, soprattutto tibetani. Dopo la sua scomparsa, nel 1981, accetta di diventare tutore spirituale del centro il venerabile Dagpo Rinpoche (1932-), maestro formatosi nell’università monastica di Drepung Gomang e considerato l’attuale incarnazione di un lignaggio di maestri che si fanno risalire allo stesso Marpa. Dagpo Rinpoche vive attualmente a Parigi, dov’è stato docente presso l’Università della Sorbona.
Nel 1985, invitato dai soci del centro che desiderano avere un maestro residente, giunge in Italia il già menzionato venerabile Ghesce Sonam Cian Ciub, su indicazione di Kyabje Ling Rinpoche (1903-1983), tutore maggiore del Dalai Lama. Ghesce Sonam Cian Ciub nasce in Tibet nella regione di Lurung, nel 1928; ottiene i suoi titoli di studio nell’università monastica di Gaden, da alcuni anni ricostruita in India nello Stato di Karnataka. Dal 1985 al 2008 risiede presso l’Istituto Samantabhadra, e dal 1986 impartisce i suoi insegnamenti anche in provincia di Bergamo, dove fonda il Centro Gajiang Giang Ciub di Paladina, e presso l’Istituto Chan Tze Tosam di Marina di Leporano (Taranto). Nel 2008 Ghesce Sonam Cian Ciub torna al monastero di Gaden, dove muore l’8 marzo 2009.
L’Istituto Samantabhadra di Roma, che dal 1997 ha come maestro residente Ghesce Dargye, nato nel 1949 a Tashigang (Bhutan), si avvale anche della collaborazione della tibetologa Heda Klein, la quale, traducendo Ghesce Sonam Cian Ciub direttamente dal tibetano all’italiano, permette una comprensione diretta e semplificata degli insegnamenti. Presso l’Istituto si organizzano corsi di spiritualità e di cultura buddhista e di lingua tibetana. L’Istituto è associato all’Unione Buddhista Italiana (U.B.I.).
B.: L’Istituto ha dato vita alle Edizioni Samantabhadra, che pubblicano le trascrizioni degli insegnamenti svolti nel corso negli anni dai vari maestri e ne diffondono le registrazioni tramite audiocassette. Dal sito Internet è inoltre possibile scaricare la versione elettronica del giornalino dell’Istituto.
L’Istituto Chan Tze Tosam
Jangtse Thoesam – Istituto Chan Tze Tosam
Viale Kennedy, 15
74020 Marina di Leporano (Taranto)
Tel. e fax: 099-5334040
E-mail: jangtsethoesam@libero.it
URL: www.jangtsethoesam.altervista.org
L’Istituto Chan Tze Tosam è fondato a Taranto, il 21 dicembre 1996, da cinque persone dello stesso nucleo familiare, sotto la guida di Ghesce Sonam Cian Ciub, dal 1985 al 2008 maestro residente presso l’Istituto Samantabhadra di Roma, e all’origine di diversi altri centri in Italia. Al centro è dato il nome Chan Tze Tosam, che deriva dall’omonimo monastero e università monastica di Gaden chiamato Jangtse Norling Thoesam e ora ricostruito in India. La prima sede è fissata in Via Orazio Flacco 63 – a Taranto –, dove quasi ogni mese il venerabile Ghesce Sonam Ciang Ciub è presente, impartendo insegnamenti e officiando iniziazioni con un notevole afflusso di persone. Desideroso di una guida stabile, con l’approvazione e l’aiuto del venerabile Ghesce Sonam Ciang Ciub, l’Istituto fa richiesta formale presso il monastero di Gaden per un Ghesce qualificato negli insegnamenti dei sutra e dei tantra.
Dopo le rituali documentazioni e permessi, nel mese di luglio 1998 giunge a Taranto, proveniente dal monastero di Gaden, il venerabile Ghesce Namgyal, nato il 15 gennaio 1937 nella regione del Kham e oggi residente presso l’Istituto. Nell’agosto del 1998 il centro cambia dislocazione, stabilendosi presso l’attuale sede di Marina di Leporano, il che consente di offrire una migliore sistemazione al maestro. Il centro ha attualmente venti soci. Il venerabile Ghesce Namgyal impartisce insegnamenti di dharma due volte la settimana e mediamente ogni mese si fanno ritiri di meditazione. Inoltre, su invito dei discepoli, mensilmente il maestro impartisce gli insegnamenti a Bari e in altre località della provincia di Taranto. L’Istituto Chan Tze Tosam – membro dell’Unione Buddhista Italiana (U.B.I.) – organizza inoltre seminari di meditazione e ritiri, invitando maestri qualificati, anche di altre tradizioni buddhiste, oltre a seminari di astrologia tibetana.
B.: Da giugno 2000 l’Istituto pubblica il mensile Viveka; ha pubblicato in proprio – sempre nel 2000 – La via della Liberazione, dove sono stati trascritti gli insegnamenti del Dalai Lama durante l’incontro dell’ottobre 1999 al Palalido di Milano.
Il Centro Gajiang Giang Ciub
Centro Gajiang Giang Ciub
via Fiume, 11
24030 Paladina (Bergamo)
Tel.: 035-637060
E-mail: info@jang-chub.it
URL: www.jang-chub.it
Il Centro Gajiang Giang Ciub è fondato in provincia di Bergamo nel 1986 – su indicazione del XIV Dalai Lama – da Ghesce Sonam Cian Ciub, dal 1985 al 2008 maestro residente presso l’Istituto Samantabhadra di Roma e all’origine di diversi altri centri in Italia, fra cui l’Istituto Chan Tze Tosam di Marina di Leporano (Taranto). Esso si configura come associazione culturale senza fini di lucro e si propone lo scopo di diffondere e favorire l’incontro con la millenaria tradizione buddhista tibetana. Dal 1998 Ghesce Lobsand Serap – nato a Giethang, sull’Himalaya orientale, il 17 marzo 1972 – è lama residente presso il Centro. Presso il medesimo si organizzano conferenze pubbliche sulla cultura buddhista e tibetana, nonchè incontri di meditazione ed eventi speciali con la partecipazione di maestri provenienti da altri centri. Il Centro Gajiang Giang Ciub è associato all’Unione Buddhista Italiana (U.B.I.).
IL BUDDHISMO IN ITALIA
- Introduzione al buddhismo
- Organismi di cooperazione inter-buddhista
- Il buddhismo theravada
- Le scuole zen
- Introduzione al buddhismo tibetano
- Il “sistema” nyingma e lo Dzogchen
- Il “sistema” sakya
- Il “sistema” geluk
- La New Kadampa Tradition
- La scuola di Lama Gangchen
- Il “sistema” kagyu
- La scuola “non settaria” Rimé
- Il buddhismo shingon e Shinnyo-en
- Il buddhismo della “Terra Pura”
- Introduzione al buddhismo Nichiren
- La Soka Gakkai
- Altri gruppi Nichiren
- La Comunità Buddhista Triratna (Friends of the Western Buddhist Order)