Le Religioni in Italia
Massimo Introvigne - PierLuigi Zoccatelli (sotto la direzione di)
LO SPIRITISMO “CLASSICO” ANGLOSASSONE IN ITALIA

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L’Associazione Spiritus Italia è nata come referente italiano della Spiritualists’ National Union, l’istituzione inglese fondata nel 1901 che costituisce per molti versi la “casa madre” dello spiritismo classico anglosassone, che preferisce chiamare “spiritualismo” – ma, tradotta in italiano, l’espressione diventa ambigua – per distinguersi dallo spiritismo di tradizione kardecista francese. L’Unione mantiene viva la memoria degli insegnamenti di sir Arthur Conan Doyle, che considera tuttora – in spirito – suo presidente onorario. Anche lo spiritismo inglese ha peraltro conosciuto una sua evoluzione, e oggi non rifiuta la qualifica di “religione”, pur sostenendo che si tratta pur sempre dell’unica esperienza “religiosa” sostenuta da prove scientifiche. Da anni, anzi, l’Unione si batte perché sia riconosciuta – insieme alla piena conformità alla legge britannica delle attività dei medium, terreno su cui ha ottenuto importanti vittorie legali – la qualifica di religione allo “spiritualismo” di tradizione anglosassone.
La dottrina dell’Unione si esprime in sette princìpi, che sono presentati però come una “cornice” all’interno della quale sono possibili credenze diverse e anche contraddittorie. Così, in particolare, il quarto principio afferma “l’esistenza continua di ogni anima umana”, prima e dopo questa vita terrena, e il settimo che “un eterno progresso è possibile per ogni anima umana”: ma questi princìpi lasciano aperta la questione della reincarnazione, su cui all’interno dell’Unione possono coesistere posizioni diverse. Importante è anche il terzo principio che afferma “la comunione degli spiriti e il ministero degli angeli”, cioè che è possibile comunicare da questa Terra sia con gli spiriti dei defunti sia con gli angeli. Gli altri princìpi affermano la paternità di Dio, la fraternità fra gli uomini, la responsabilità personale e il fatto che saremo premiati o puniti per le nostre buone e cattive azioni, non però con un “giudizio divino dopo la morte” ma con effetti che influiranno sul percorso di crescita della nostra anima, rallentandolo o accelerandolo. I sette princìpi furono originariamente formulati da Emma Hardinge Britten (1823-1899), che peraltro per una parte della sua vita fu pure attiva nella Società Teosofica, di cui era stata co-fondatrice.
L’Associazione Spiritus Italia intende raccogliere quanti in Italia s’ispirano allo “spiritualismo” classico di scuola anglo-americana definito dai sette princìpi, e fare conoscere questa scuola attraverso convegni e conferenze.
SPIRITISMO, PARAPSICOLOGIA, RICERCA PSICHICA
- Introduzione allo spiritismo
- Lo spiritismo “classico” anglosassone in Italia
- Lo spiritismo kardecista in Italia
- La Scuola Scientifica Basilio
- Il Vale do Amanhecer
- Il Cerchio Firenze 77
- Le Comunicazioni dell’Entità A
- Altri gruppi spiritisti e parapsicologici italiani
- Il Culto Antoinista
- L’Associazione Jakob Lorber
- Urantia
- L’opera di Pietro Ubaldi
- I Nuovi Apostoli
- Il Cenacolo
- Il Movimento della Speranza
- L’opera di Maguy Lebrun
- La Spiritologia
- L’insegnamento di Gustavo Adolfo Rol