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Le Religioni in Italia

Massimo Introvigne - PierLuigi Zoccatelli (sotto la direzione di)

VENIERO GALVAGNI E L’ASSOCIAZIONE ITALIANA DI EVOLUZIONE TRANSPERSONALE

giainismoAssociazione Italiana di Evoluzione Transpersonale (AIET)
Via Cotonificio, 129/d
33100 Udine
Telefono: 0522-516940
E-mail: infoaiet@vivalinux.net
URL: www.aiet.it ; www.edizioniaiet.it

Veniero Galvagni, nato nel 1944 a Mel di Belluno, medico psichiatra e già primario presso i servizi psichiatrici di Genova e Reggio Emilia – dove risiede –, nel 1982 diventa discepolo di Osho Rajneesh – che lo chiama Prem Miten (“Amico d’amore”) – e, nel 1984, cambia radicalmente vita, andando a vivere per alcuni anni come discepolo a tempo pieno, fino a lasciare la professione per entrare nella comunità di sannyasin Vivek di Milano. Tornato, nel 1986, dopo la chiusura della comunità e varie vicissitudini, a occuparsi di psicoterapia, si muove nell’ambito della psicologia transpersonale, fino a dare al suo lavoro sempre più la connotazione di una ricerca spirituale. Si interessa nello stesso tempo a una grande varietà di altre vie spirituali – dal cristianesimo al buddhismo; nel 1995 ha ricevuto il nome Ciampa Leksce, “Spiegazione eccellente d’amore”, da Ghesce Ciampa Gyatso, lama residente dell’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia (Pisa) – e ha una particolare attenzione anche ai messaggi di “Emmanuel”, un’entità disincarnata che si manifesta nei fenomeni di channeling di Pat Rodegast.

Dal 1994 fa riferimento al suo ruolo di guida spirituale – che esercita con il nome di Amico fino al 1998, e di Miten in seguito – la Comunità dei Riconoscenti, una realtà del tutto autonoma e indipendente rispetto ai vari centri che seguono in Italia l’insegnamento di Osho, nata dopo che un gruppo di persone che ha seguito un training quadriennale di evoluzione transpersonale condotto da Veniero Galvagni riconosce in lui qualcosa di più di un semplice psicoterapeuta e gli chiede di “uscire allo scoperto”, ovvero di prendere atto che è percepito come un “maestro”. Nel marzo 2000 Miten rinuncia al neo-sannyasdi Osho, concentrando i propri sforzi sulla centralità della meditazione – intesa come pratica che facilita la consapevolezza sulla “natura della realtà” interiore ed esteriore: la testimonianza dei meccanismi della mente, l’accettazione e cura amorevole di ciò che accade in ogni attimo della vita –, della consapevolezza, non identificazione, celebrazione e condivisione, nonché sugli insegnamenti fondamentali sulla sofferenza e compassione, punto di partenza imprescindibile per un lavoro interiore “convinto”.

L’insegnamento di Veniero Galvagni, anche attraverso l’integrazione di temi provenienti da altre scuole e fonti, attenua quindi e in un certo senso “addolcisce” il carattere antinomico e paradossale della prospettiva di Osho, insistendo sulla gioia, l’amore e la condivisione, intesa come stato in cui il dare e il prendere non avvengono in successione, ma simultaneamente, e che si realizza particolarmente nella vita di comunità. Peraltro, alla scuola di Osho – e di Carl Gustav Jung (1875-1961) –, Miten insegna pure che l'”ombra” non è necessariamente una realtà nefasta e demoniaca ed è anch’essa necessaria – per quanto si manifesti in genere in modo inopportuno e fastidioso – a rendere umana la persona. Conoscere le ombre e dialogare consapevolmente con esse è quindi un aspetto essenziale della via dell’amore che apre alla possibilità della condivisione.

Oggi la realtà fondata da Galvagni si configura come associazione senza fini di lucro e si presenta al pubblico con il solo nome di Associazione Italiana di Evoluzione Transpersonale (AIET); pare quindi avere abbandonato l’idea e il progetto della Comunità dei Riconoscenti di cui Galvagni è stato la guida spirituale dal 1994 al 2005, avendo vissuto in tale veste – negli anni 1997-2001 – due esperienze di comunità residenziali ispirate al suo insegnamento. L’AIET, dichiara d’ispirarsi “ai princìpi della Psicologia Umanistica orientata in senso Transpersonale”, la quale “si indirizza verso quelle espressioni dell’essere umano, come la creatività, l’intuizione, l’amore cosmico, le spinte all’autorealizzazione e all’autotrascendenza, che consentono di oltrepassare, senza negarlo, il proprio Io ed accedere a quella dimensione del Tutto del quale ogni individuo è parte”, e così conclude la sua dichiarazione d’intenti: “Guardare all’evoluzione dell’uomo da una prospettiva transpersonale non significa negare l’importanza di un sano sviluppo della persona, ma da qui proseguire in direzione di ciò che va oltre ad essa e che permette di collegare la vita umana all’Universo e al suo Principio Trascendente”. L’AIET ha sede legale a Udine, nella cui provincia – a Cavalicco di Cavagnacco – è presente pure una sede per le attività di meditazione settimanale, oltre a un’ulteriore sede a Padova. Incontri sono poi organizzati in alte città italiane.

Le sedi dell’Associazione Italiana di Evoluzione sono concepite come “Templi”, ovvero luoghi simbolici che offrono la possibilità di mettere in pratica i valori e gli insegnamenti proposti da Miten, e la partecipazione è aperta anche a coloro che non riconoscono in Miten una guida spirituale. Si hanno quindi: il Tempio Socrates, dove si propongono incontri serali o di più giornate in cui, attraverso l’osservazione delle luci e delle ombre del vivere quotidiano, l’esperienza di ogni partecipante si integra con quella degli altri componenti del gruppo, verso una comune condivisione della ricerca di sé stessi; il Tempio Dhyana (“meditazione”), dov’è proposta, in occasione di incontri serali o di più giornate, la pratica di meditazioni che fanno riferimento principalmente alla tradizione buddhista e al mondo di Osho; il Tempio Karuna (“compassione”), che organizza attività di volontariato a Udine e a Reggio Emilia, basate sui valori della compassione, attenzione e aiuto amorevole agli altri – essendo questi valori centrali nell’insegnamento di Miten, il Tempio Karuna può essere inteso come trasversalmente presente in tutti gli altri Templi e nelle diverse attività dell’Associazione –; il Tempio Lila (“gioco”), ovvero Tempio della Celebrazione, nel quale si organizzano giornate di festa aperte a chiunque voglia avvicinarsi all’Associazione in un clima gioioso; il Tempio Ayus (“salute”), che ha il compito di diffondere una filosofia della guarigione con riferimento ai princìpi olistici e considera il prendersi cura della propria e dell’altrui salute come parti integranti del percorso di crescita spirituale – un’altra funzione importante del Tempio Ayus consiste nel raccordare e armonizzare l’attività dei terapeuti che operano all’interno della Associazione –; il Tempio Betania, nel quale sono impegnate le persone che si prendono cura di rendere confortevoli e idonei alle varie occasioni i luoghi fisici dove l’AIET svolge le sue attività, e quindi in primo luogo le sedi di Udine e Padova; il Tempio Merlino, formato da persone che si offrono di operare attivamente per la pubblicazione e diffusione degli insegnamenti di Miten, e che cura inoltre le pubbliche relazioni dell’Associazione; e il Tempio Seva (“servizio”), in cui si progettano e curano l’aspetto economico e organizzativo e i servizi necessari per il buon andamento della Associazione.

All’AIET si affiancano, fra altre realtà, Insight – Scuola di Breathwork e Counseling Evolutivo, con sede a Milano, e Oceano di Amicizia, associazione di promozione sociale sorta nel 2001 e ispirata da Miten Veniero Galvagni – che è inoltre terapeuta EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), nonché abilitato alla messa in scena delle “Costellazioni Familiari e dei Movimenti dell’Anima”, secondo l’insegnamento dello psicoterapeuta Bert Hellinger (1925-2019) –, organizzata sulle stesse sedi locali di Padova e Udine, la quale propone occasioni per una pratica di gruppo della meditazione, della condivisione, del volontariato, di terapia della persona e di “celebrazione della vita”.

B.: Fra le molte opere di Veniero Galvagni si vedano: Perché aiutare?, AIET, Udine 1995; Il Maestro, la montagna e zia Carolina, AIET, Reggio Emilia 1997; Come pesci nell’oceano, AIET, Reggio Emilia 1997; Gli scherzetti di Dio, AIET, Reggio Emilia 1997;Lo specchio del desiderio, Diabasis, Reggio Emilia 1998; Oltre i tulipani e i falò. Le infinite forme dell’amore, AIET, Reggio Emilia 1998; Le parole del cuore, AIET, Reggio Emilia 1998; La tigre di cartapesta, AIET, Reggio Emilia 1999; In ogni stanza c’è un dio che gioca, AIET, Reggio Emilia 1999; Al limitare del bosco, AIET, Reggio Emilia 1999;La pallina della gioia, AIET, Reggio Emilia 2000; Il prisma e l’arcobaleno, AIET, Reggio Emilia 2000; e Il triangolo dell’amore. Un talismano per la coppia, Aliberti, Reggio Emilia 2005.

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