Le Religioni in Italia
Massimo Introvigne - PierLuigi Zoccatelli (sotto la direzione di)
L’UNIONE ISLAMICA IN OCCIDENTE (UIO) – WORLD ISLAMIC CALL SOCIETY (WICS)
Unione Islamica in Occidente (UIO) – World Islamic Call Society (WICS)
Via del Giorgione, 18
00147 Roma
Tel.: 06-59606683
Fax: 06-59601150
E-mail: wicsitalia@wics.it
URL: www.wics-it.org
L’Unione Islamica in Occidente è la prima organizzazione islamica a essersi costituita in Italia, nel 1947 (oltre a essere stata, fino al 1965, l’unica presente nel nostro paese). Il suo primo presidente – il dottor Mentor Cioku Gropa, cittadino italiano di origine albanese – è stato fra i primi musulmani a partecipare al coordinamento che ha condotto successivamente alla formazione dei soci fondatori del Centro Islamico Culturale d’Italia. Con la sigla di Accademia della Cultura Islamica, l’UIO ha pubblicato fino a qualche anno fa la rivista Islam, storia e civiltà, e gestisce a Roma, dal 1982, l’unica scuola di arabo e civiltà islamica finora riconosciuta dal Ministero della Pubblica Istruzione. L’attuale presidente dell’UIO è il cittadino italiano di origine libica Mansur Tantoush, e il segretario generale è Khaled Biagioni. Dal 1972 l’UIO ha inoltre svolto una funzione di rappresentanza della World Islamic Call Society (WICS) in Italia.
La World Islamic Call Society, costituita a Tripoli (Libia) nel 1972, ha come oggetto la testimonianza della religione islamica fondata sulla trasmissione e l’approfondimento dei suoi principi dottrinali, cui si tende favorendo la preparazione di esperti, la pubblicazione di testi, l’organizzazione di incontri internazionali a carattere scientifico e giovanile in tutto il mondo. Il suo XV incontro si è svolto, per la prima volta, in una città europea, a Roma, dove la società è stata ospitata nei locali del Centro Conferenze Internazionale “Trevi” dell’Istituto Superiore di Polizia l’8 e 9 maggio 2004, e il convegno si è aperto con un indirizzo di saluto del Ministro degli Interni italiano Giuseppe Pisanu, a testimonianza di un mutato clima internazionale nei rapporti dell’Occidente con la Libia, e di conseguenza con l’Islam libico.
Attualmente la World Islamic Call Society riunisce 250 organizzazioni islamiche che hanno sede in più di ottanta nazioni di tutti i continenti e svolge il ruolo di osservatore presso le Nazioni Unite. Il segretario generale della World Islamic Call Society è Muhammad Ahmad Sharif. L’azione di sostegno rivolta alle minoranze islamiche nei vari paesi, fra cui l’Italia, si fonda sui seguenti punti: ricerca di una compatibilità giuridica che garantisca l’equilibrio dell’espressione del culto islamico all’interno delle leggi dello Stato; sostegno alla funzione di rappresentanza e mediazione esercitata dai musulmani che siano cittadini di nascita del paese in questione e conoscano di conseguenza le norme e la cultura locale; non appartenenza a qualsiasi movimento ideologico che promuova la strumentalizzazione violenta della religione e l’egemonia politica.