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Le Religioni in Italia

Massimo Introvigne - PierLuigi Zoccatelli (sotto la direzione di)

LA MEDITAZIONE TRASCENDENTALE

induismoAssociazione Meditazione Trascendentale Maharishi
Via dell’Annunziata, 5
05023 Baschi (Terni)
Tel.: 0744-956032
Fax: 0744-956191
E-mail: info@meditazionetrascendentale.it
URL: www.meditazionetrascendentale.it

La Meditazione Trascendentale, insegnata in Italia sotto l’auspicio dell’Associazione Meditazione Trascendentale Maharishi, nega risolutamente di essere un movimento religioso o una religione in genere. Benché – come sempre – tutto dipenda dalla definizione di movimento “religioso”, questo suo desiderio va certamente preso sul serio e rispettato. Non c’è dubbio che le sue radici si ritrovino nell’Advaita Vedanta induista. Mahesh Prasad Varma (1911 o 1918-2008) nasce a Uttar Kashi, in India. Nel 1940 si laurea in fisica all’Università di Allahabad. Anziché continuare la carriera scientifica, si trasferisce al monastero Jyotir Math di Badarinath per studiare con Brahmananda Saraswati (“Guru Dev”, 1870-1953), un maestro dell’Advaita Vedanta nato a Surhurpur, nel distretto di Faizabad (Uttar Pradesh). Alla morte del maestro, nel 1953, si ritira per due anni nelle montagne dell’Uttar Kashi.

Nel 1956 inizia l’insegnamento con il nome di Maharishi e fonda un “Movimento di Sviluppo Spirituale”, che nel 1958 si trasforma nel “Movimento di Rigenerazione Spirituale”. Nel 1958 diffonde la sua “meditazione trascendentale” in altri Paesi dell’Asia, e nel 1959 fonda negli Stati Uniti la Società Internazionale di Meditazione. Alla fine del 1959 lascia gli Stati Uniti per l’Europa, dove trascorre l’anno 1960. Nel 1961 ritorna in India, ma alla fine dell’anno – e di nuovo nel 1962 – percorre il mondo in una seconda e una terza tournée internazionale che costituiscono le basi della diffusione mondiale della meditazione trascendentale.

L’adesione di celebrità come i Beatles e Mia Farrow garantisce al Maharishi un’enorme celebrità. Negli anni 1970 la meditazione trascendentale diventa un fenomeno di massa: si calcola che nel decennio oltre un milione di persone nel mondo ne seguano almeno un corso. Nel 1972 Maharishi annuncia il “Piano Mondiale”, che consiste nello stabilire 3.600 centri nel mondo, ciascuno con mille insegnanti, in modo da avere un insegnante per ogni mille abitanti del pianeta. Questo permetterà – annuncia il maestro – una rigenerazione totale della Terra e un miglioramento delle condizioni psicologiche, sociali e politiche, con effetti concreti in settori come il disagio giovanile e la criminalità. Il movimento ha presentato diversi studi secondo cui, nelle aree in cui la meditazione trascendentale è più diffusa, la criminalità e altri problemi sociali sono in effetti diminuiti.

Nel 1975 l’Università Europea di Ricerca Maharishi (M.E.R.U.) è fondata in Svizzera. Nel 1977 l’Università annuncia un “programma siddhi”, volto a sviluppare le possibilità ottimali dell’uomo (particolarmente del suo cervello), fino a conseguire la capacità di levitare (“capacità di volare” o “volo yoga”) e di “conoscere il passato e il futuro”. Comprensibilmente, queste dichiarazioni attirano al movimento anche controversie e critiche. Negli Stati Uniti la meditazione trascendentale – presentata come una pratica non religiosa – è insegnata nelle scuole, nelle aziende e nell’esercito. Su protesta di gruppi protestanti evangelici, nel 1978 una Corte federale del New Jersey dichiara che la meditazione trascendentale è in realtà una pratica religiosa, che non può essere insegnata nelle scuole pubbliche. Più recentemente, altre controversie hanno riguardato le pretese di un dirigente del movimento negli Stati Uniti, l’indiano Deepak Chopra, in ordine alla capacità di guarire parecchie malattie tramite la meditazione trascendentale. Nel 1993 Chopra ha lasciato la meditazione trascendentale per perseguire una carriere indipendente, ed è emerso come uno dei principali maestri della fase individualistica del New Age chiamata in Italia Next Age. Nel gennaio 2008 il Maharishi, ormai ultranovantenne, annuncia di abbandonare la guida amministrativa del movimento – senza designare un successore, così che al vertice della Meditazione Trascendentale rimane un gruppo di discepoli –, intendendo dedicarsi esclusivamente alla meditazione nell’ex-convento francescano olandese di Vlodrop, dove vive dal 1990 e dove muore il 5 febbraio 2008. Secondo diversi osservatori, la Meditazione Trascendentale sarebbe meno diffusa rispetto al picco toccato negli anni 1970, almeno in Occidente. Ha però nuovi sviluppi in Africa, e in Italia la rete di centri, una trentina, diffusi in dodici regioni, con quarantadue insegnanti, rimane consistente e diffusa.

La meditazione trascendentale si pratica per quindici o venti minuti al mattino e alla sera, seduti, con gli occhi chiusi, ripetendo un mantra, una parola che ciascuno riceve dopo un corso preparatorio da un insegnante in una cerimonia privata. Secondo il Maharishi, la meditazione trascendentale – che pure ci è arrivata attraverso la tradizione vedica – non è una tecnica specificamente induista, ma rappresenta un meccanismo naturale insito nel sistema nervoso di ogni persona umana. Coloro che sottolineano le radici religiose della pratica insistono sul contesto vedico della cerimonia in cui i mantra sono comunicati, e degli stessi mantra. Benché la tecnica della meditazione trascendentale, di per sé, sia estremamente semplice da imparare, e la pratica non richieda particolari sforzi né l’impegno a fare parte di un gruppo o di una struttura, il contatto con i centri di insegnamento (che fanno capo a un centro nazionale, il quale mantiene i contatti con il centro internazionale) permette di accedere ad applicazioni in una grande varietà di settori specifici.

Così, l’Ayur Veda Maharishi ripropone l’antico sistema di medicina naturale di origine indiana intervenendo sulla coscienza, sulla fisiologia, sul comportamento e sull’ambiente. Lo Shtaptya Veda Maharishi riscopre gli antichi trattati di architettura e urbanistica della letteratura vedica e li applica all’architettura moderna e all’arredamento. Il Jyotish Maharishi, o Astrologia Vedica Maharishi, si presenta come un approccio matematico che contiene la conoscenza dei cicli del tempo che determina ogni trasformazione. Su questa base, è possibile interpretare l’oroscopo di nascita non solo di una persona fisica, ma anche di società, città, Stati e nazioni. Le Yagyh Maharishi sono tecniche usate per riportare equilibrio nell’ambiente e per promuovere la salute individuale e collettiva. La musica Gandarva Ved si presenta come musica tradizionale dell’antica civiltà vedica, e insieme – come tutte le altre discipline presentate dal Maharishi – come tecnica ultimamente volta a creare equilibri nella natura, producendo un’influenza salutare sulle persone e la pace per l’intera famiglia mondiale.

B.: Sulla vita del Maharishi: Paul Mason, The Maharishi. The Biography of the Man who Gave Transcendental Meditation to the World, Element, Shaftesbury (Dorset)-Rockport (Massachussets) 1994. Sulla meditazione trascendentale fonti primarie in italiano sono: Maharishi Mahesh Yogi, La Scienza dell’Essere e l’Arte di Vivere, Astrolabio, Roma 1970; Russell P. Russel, Verso stati di coscienza più elevati, L’Inchiostroblu, Bologna 1989; Ernesto Iannaccone, Ayurveda Maharishi. Una visione scientifica del più antico sistema di medicina naturale, Tecniche Nuove, Milano 1997; AA.VV., L’effetto Maharishi. Creare coerenza nella coscienza mondiale. Sostenere le tendenze positive ed evolutive nel mondo, Centro Italiano Maharishi di Studi Vedici e Ricerche sulla Coscienza, Roma 1992.

Libera Scuola di Meditazione

Libera Scuola di Meditazione
Via Pisacane, 34/a
20129 Milano
Tel.: 347-8909786
E-mail: gianfranco.dimola@alice.it
URL: www.meditazione.com

Distinta rispetto alle attività ufficiali e organizzate che ereditano il lascito della Meditazione Trascendentale del Maharishi – Mahesh Prasad Varma (1911 o 1918-2008) –, la Libera Scuola di Meditazione di Milano ne ricalca tuttavia pressoché integralmente l’insegnamento, le pratiche e le tecniche di meditazione, ponendo la propria enfasi sul fatto che non si tratta di “una nuova organizzazione che si oppone o nasce in alternativa alle già presenti organizzazioni, sebbene prenda le distanze da strutture in cui la crescita dei partecipanti diventa secondaria rispetto a quella della stessa organizzazione”: non è difficile scorgere in questa dichiarazione un percorso di distaccamento dall’organizzazione ufficiale poc’anzi presentata, alla quale il fondatore della Libera Scuola di Meditazione ha a lungo appartenuto.

L’insegnante della Libera Scuola di Meditazione è Gianfranco Di Mola, il quale incontra per la prima volta la Meditazione Trascendentale nel 1973, e che in seguito – alla fine degli anni 1980 – segue i corsi di formazione per insegnanti di Meditazione Trascendentale organizzati dal Maharishi. La sua esperienza d’insegnamento nei centri di Meditazione Trascendentale, peraltro, inizia già nel 1981, e nel 1991 fonda a Milano il nuovo centro di Viale Giustiniano. In seguito alla chiusura di questo centro, nel 2001, Gianfranco Di Mola sente la necessità di una nuova iniziativa, costituitasi sotto forma di associazione culturale con il nome di Libera Scuola di Meditazione, che ha sin qui avviato all’esperienza della Meditazione Trascendentale circa 700 persone.

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