Le Religioni in Italia
Massimo Introvigne - PierLuigi Zoccatelli (sotto la direzione di)
IL KRIYA YOGA: LE ORIGINI, YOGANANDA, KRIYANANDA, BABAJI
Il Kriya Yoga di Shibendu Lahiri
Kriya Yoga di Shibendu Lahiri
Contatti tramite il sito internazionale:
E-mail: kriyainfo@kriyayogalahiri.com
URL: www.kriyayogalahiri.com
Tra le varie forme di yoga, una delle più diffuse in Occidente è il kriya yoga (“yoga dell’azione”). Si tratta di un tipo di yoga con influenze tantriche, che cerca la liberazione e il passaggio dalla consapevolezza “separativa” – caratterizzata dai movimenti incessanti del pensiero – al risveglio o liberazione attraverso il controllo del respiro.
Il kriya yoga è stato diffuso in Occidente da Paramahansa Yogananda (Mukunda Lal Gosh, 1893-1952), il quale – peraltro – si è riferito a una genealogia di maestri che inizia con Lahiri Mahasaya (1828-1895). Indipendentemente da Yogananda, la famiglia di Lahiri Mahasaya ha mantenuto un santuario a Benares, di cui oggi è responsabile il pronipote di Mahasaya, Shibendu Lahiri, nato nel 1939. Shibendu insegna una forma di kriya yoga semplice e asciutta, caratterizzata dall’influenza dottrinale dell’Advaita Vedanta, di Ramana Maharshi e anche di Jiddu Krishnamurti (1895-1986). Preoccupato dalla divisione del movimento kriya yoga, dopo la morte di Yogananda, in numerose “sette” rivali, Shibendu Lahiri proclama che il kriya yoga non ha bisogno di organizzazioni e di centri. Mantiene però il contatto con i suoi seguaci con periodici viaggi, nel corso dei quali visita anche l’Italia una volta all’anno.
Dal 14 gennaio 1988 Shibendu si dedica alla diffusione del kriya yoga viaggiando in tutto il mondo, ovunque devoti e discepoli lo invitino. Finora ha visitato Stati Uniti, Canada, Australia, Spagna, Portogallo, Italia, Francia, Svizzera, Austria, Germania, Bulgaria, Russia, Sudafrica, Sudamerica, Nepal, Singapore, Malesia, Svezia, Olanda, Inghilterra e, naturalmente, molte località della sua nazione. Shibendu Lahiri non ha fondato organizzazioni, istituzioni, sette o culti, né desidera esercitare influenza su alcun movimento: invita i ricercatori a condividere la profonda comprensione che è fiorita, generazione dopo generazione, nella dinastia Lahiri attraverso il processo del kriya yoga. I fedeli italiani si avvalgono delle pubblicazioni della missione francese, che ha sede a Neuvy-en-Champagne.
B.: Satya Charan Lahiri – Asok Chatterji, Puran Purush, La Fleur d’Or, Neuvy-en-Champagne (Francia) 1996; Shibendu Lahiri, Krija Yoga: Des concepts du mental à la perception de la vie, Les Editions des 3 Monts, Auxerre 2007.
La Self-Realization Fellowship
Self-Realization Fellowship
Via Antonio Maffi, 7
20162 Milano
Tel e fax: 02-6471695
E-mail: centromeditazionemilano@yahoo.
URL (internazionale:) www.yogananda-srf.org
Mukunda Lal Gosh, che diventerà noto con il nome di Paramahansa Yogananda, nasce nel 1893 a Gorakhpur, nell’India del Nord. Diventa discepolo di Sri Yukteswar Giri (1855-1936), un maestro di kriya yoga che era stato discepolo di Lahiri Mahasaya e aveva fondato la Sabhu Sabha (“Società dei Santi”). Yukteswar era considerato un avatar non di Vishnu, ma di Shiva. Gli avatar di Shiva in possesso dei segreti del kriya yoga sono chiamati nel movimento kriya avatar: il primo sarebbe stato il misterioso Babaji, reputato immortale, ma che appare di tanto in tanto nella storia, il secondo Lahiri Mahasaya e il terzo lo stesso Yukteswar.
Yogananda – che i discepoli proclamano quarto kriya avatar – acquista notorietà internazionale quando, nel 1920, partecipa negli Stati Uniti al “Congresso dei Religiosi Liberali” organizzato dalla Chiesa Unitariana a Boston. Rimane in America per oltre trent’anni. Dal 1936 riceve messaggi mentali dal suo defunto maestro Yukteswar, che dimora nel “mondo d’oro” Hiranyaloka. A Yogananda sono attribuiti numerosi miracoli; l’ultimo subito dopo la sua morte nel 1952, quando il suo corpo – come risulterebbe da numerose testimonianze – sarebbe rimasto incorrotto per venti giorni nel cimitero californiano di Forest Lawn.
Paramahansa Yogananda è principalmente noto in Occidente per i suoi scritti, tra cui l’Autobiografia di uno Yogi, forse il testo più noto dell’induismo riformista moderno. Nel 1920 Yogananda fonda la Self-Realization Fellowship (SRF), di cui la casa madre è stabilita nel 1925 a Los Angeles. Nel 1935, Yogananda visita l’Europa tenendo conferenze anche a Roma. Le prime attività organizzate in Italia risalgono al 1951, che è anche quello della pubblicazione della prima edizione italiana dell’Autobiografia di uno Yogi. Nel 1988 la Self-Realization Fellowship è stata riconosciuta quale ente di culto dallo Stato italiano.
L’ente italiano – con gruppi di meditazione a Milano, Livorno, Trapani, Ribera (Agrigento), Udine, Ostia (Roma), Bergamo, Firenze, Bolzano, Napoli, Ravenna, Salerno,Varese, Catania, Cagliari, Alessandria, Bologna, Genova, Padova, Palermo, Reggio Emilia, Roma e Torino –, come la Self-Realization Fellowship internazionale, è stato diretto fino al 2010 da Sri Daya Mata (Faye Wright, 1914-2010), erede spirituale di Yogananda. Il 7 gennaio 2011 è stata eletta presidente dell’organizzazione Sri Mrinalini Mata, nata nel 1931, vicepresidente, dal 1966. Gli iscritti in Italia, non tutti attivi, sfiorano le diecimila persone.
La Fellowship è un’organizzazione di laici, ma è diretta da membri dell'”Ordine Monastico della Self-Realization Fellowship”, un ordine sia maschile sia femminile, alcuni appartenenti al quale diventano ministri di culto e celebrano battesimi, matrimoni e funerali. Una volta o – più spesso – due alla settimana si tiene un servizio religioso con canti, una lettura tratta dagli scritti di Yogananda, dalla Bhagavad Gita o dalla Bibbia, cui seguono un periodo di meditazione silenziosa individuale e una preghiera per tutti coloro che soffrono e hanno bisogno di pace nel mondo. L’attività è completata da incontri di studio e altri a carattere sociale e culturale. Il dialogo interreligioso, in particolare con il cristianesimo, è considerato un aspetto fondamentale della missione di Yogananda. Il kriya yoga, nel contesto della Self-Realization Fellowship, è presentato come un metodo per distogliere l’attenzione dai processi mentali e rivolgerla verso la dimensione più profonda del proprio essere, dove si entra in sintonia con Dio e si conquista la liberazione.
B.: Di Paramahansa Yogananda, in trad. it., si vedano: Autobiografia di uno Yogi, Astrolabio, Roma 1951; L’eterna ricerca dell’uomo, Astrolabio-Ubaldini, Roma 1980; La scienza della religione, Astrolabio-Ubaldini, Roma 1992; Sussurri dall’Eternità, Astrolabio-Ubaldini, Roma 1998.
Il Centro Sadhana
Centro Sadhana
Via Vignitella, 18
80014 Giugliano (Napoli)
E-mail: guruji@guruji.it
URL: www.guruji.it
Guido Da Todi frequenta un gran numero di gruppi esoterici, rosacrociani, taoisti e massonici fino a che, nel 1973, incontra l’Autobiografia di uno Yogi di Paramahansa Yogananda. Aderisce quindi alla sezione messicana della Self-Realization Fellowship, dove consegue l’iniziazione ai quattro kriya. Tramite il Centro Sadhana, in passato noto come Centro Studi Esoterici Kriya, propone una sintesi delle varie scuole del kriya yoga, con contributi tratti dalla scuola di Yogananda. Il Centro si segnala per la presenza su Internet nell’importante sito italiano di kriya yoga www.guruji.it, intorno a cui è cresciuta anche una mailing list.
B.: Le opere di Guido Da Todi sono pubblicate da Marco Valerio Editore, Torino; tra queste cfr. La Grande Sintesi della Tradizione Esoterica, 2 voll., 2007.
Il Center for Spiritual Awareness
Center for Spiritual Awareness
Associazione Centro Kriya Yoga Stella
Loc. Mezzano, 51
17044 Stella San Martino (Savona)
Tel.: 349-8335768
E-mail: fsyukteswarji@yahoo.com
URL: www.kriyayoga.it ; www.kriyayogastella.org
L’Associazione Centro Kriya Yoga Stella riunisce il gruppo di meditazione italiano affiliato al Center for Spiritual Awareness, organizzazione fondata da Roy Eugene Davis (1931-) negli Stati Uniti. Presidente dell’associazione è Furio Sclano, ordinato ministro da Davis il 13 settembre 2005.
Roy Eugene Davis legge l’Autobiografia di uno Yogi nel 1948, quando è ancora uno studente. Nel 1949 si trasferisce a Los Angeles per diventare discepolo di Paramahansa Yogananda e nel 1951 è autorizzato dal maestro a insegnare il kriya yoga. Nel 1952 si scatenano gravi controversie per la successione. Benché il nome e il marchio della Self-Realization Fellowship rimangano nelle mani di uno dei discepoli prediletti di Yogananda, James Lynn (“Rajarsi Janakananda”, 1893-1955), la disputa ferve ancora oggi su quale metodo Yogananda avesse desiderato per la sua successione, e per questo motivo le versioni dell’attuale Self-Realization Fellowship e di Ananda Associazione, per esempio, sono piuttosto diverse.
Davis, in ogni caso, considera più importante il “passaggio di energia spirituale” che ritiene di avere ricevuto da Yogananda di quanto non siano i marchi e le associazioni. Non è questa, evidentemente, la posizione della Self-Realization Fellowship, e nel 1953 Davis l’abbandona e diventa un “maestro indipendente” di kriya yoga. Frequenta anche ambienti del cristianesimo metafisico, come Unity School of Christianity, la Divine Science e infine la Church of the Christian Spiritual Alliance, di cui nel 1977 diventa presidente trasformandola in un’organizzazione orientata prevalentemente verso lo yoga e l’induismo. La sede di questa Chiesa, a Lakemont, in Georgia, coincide oggi con quella del Center for Spiritual Awareness, che si definisce un centro interreligioso, che apre le sue porte alle persone di ogni fede.
Un “Santuario di Tutte le Fedi – Tempio della Meditazione” si trova al centro del complesso in Georgia. L’insegnamento di Davis – che ha discepoli, isolati o che si radunano in piccoli gruppi di meditazione, in numerosi Paesi del mondo – rimane peraltro principalmente incentrato su una forma di kriya yoga influenzata dal New Thought. Furio Sclano, come rappresentante in Italia del Center for Spiritual Awareness, è autorizzato da Davis a dare le iniziazioni al kriya yoga e a incoraggiare le persone interessate a iniziare la pratica.
B.: Furio Sclano ha tradotto alcuni testi di Roy Eugene Davis, pubblicati da Marco Valerio Editore, Torino, fra i quali cfr. La Scienza della realizzazione del Sé (2007); Srimad Bhagavad Gita. La Via Eterna (2008); Insegnamenti sul percorso spirituale del Kriya Yoga (2009); Immortalità cosciente. La via dell’iniziato (2010). L’Associazione Centro Kriya Yoga Stella pubblica la rivista trimestrale Verità Spirituali.
Ananda Assisi
Ananda Associazione
Via Montecchio, 61
06025 Nocera Umbra (Perugia)
Tel.: 0742-813620
Fax: 0742-813536
E-mail: info@ananda.it
URL: www.ananda.it
J. Donald Walters (Swami Kriyananda, 1926-2013) nasce in Romania da genitori americani e compie i suoi studi in Europa e in America. All’età di ventidue anni diventa discepolo di Paramahansa Yogananda, diventa vice-presidente della Self-Realization Fellowship e se ne separa nel 1962, in un periodo caratterizzato da notevoli divisioni fra i discepoli del maestro indiano. Fonda separate comunità Ananda in California – la prima delle quali è Ananda World Brotherhood Village, nel 1968; le comunità Ananda nel mondo sono oggi otto –, in Europa e in India. Il successore spirituale designato da Swami Kriyananda è Nayaswami Jyotish, che è stato discepolo di Paramhansa Yoganandya e che, dal 1984, insieme alla moglie Devi, svolge la funzione di direttore spirituale di Ananda Sangha Worldwide. La coppia, da oltre 45 anni, appartiene all’ordine monastico dei Nayaswami, creato da Swami Kriyananda. Nayaswami Jyotish è stato, a partire dal 1967 e per 45 anni, amico e studente di Swami Kriyananda, e nel 1969 ha fondato con lui la prima comunità Ananda, l’Ananda World Brotherhood Village.
Fra le comunità spirituali fondate negli Stati Uniti, Ananda è la più grande, la più sviluppata e quella con la più lunga storia, con circa mille residenti e cento gruppi di riferimento nel mondo. Ananda ha inoltre sviluppato un sistema di educazione chiamato “Educare alla Vita”, con corsi dalla scuola materna al liceo (Living Wisdom Schools). Negli Stati Uniti Ananda è stata un obiettivo frequente di critiche da parte dei movimenti anti-sette; queste polemiche non hanno avuto ripercussioni rilevanti in Italia, per quanto nel 2004 vi siano stati alcuni episodi di cronaca legati alle dichiarazioni di un ex-residente di Ananda che ha rivolto gravi accuse al movimento: il 22 novembre 2008 si è svolto l’ultimo atto della causa legale intentata contro la comunità di Ananda, con sede nei pressi di Assisi; dopo 7 anni d’indagini e accuse da parte della Procura di Perugia, il giudice ha assolto tutti i componenti di Ananda, emettendo sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste.
Scrittore, compositore di fama e reputato fra i massimi esponenti nel campo dello yoga in Occidente, Kriyananda è stato un autore particolarmente prolifico: ha scritto ottantacinque libri, pubblicati in ventisette lingue in novanta Paesi, e ha composto oltre quattrocento brani musicali. Nel 2005 è stato insignito del Premio internazionale della Bontà dal Comitato Internazionale del Terzo Millennio su nomina di Tara Gandhi Bhattacharjee, nipote di Mohandas Karamchand Gandhi (1869-1948), detto il Mahatma.
Ananda insegna la scienza del raja yoga, il cui scopo principale è di spiritualizzare i vari aspetti della vita quotidiana. Le pratiche di meditazione insegnate, così come trasmesse da Paramahansa Yogananda, seguono il percorso verso il kriya yoga e includono gli “Esercizi di Ricarica” che rivitalizzano le cellule, i tessuti e gli organi del corpo con energia vitale. Tutto l’anno l’associazione offre corsi settimanali o weekend che includono sessioni quotidiane di ananda yoga, meditazione, esercizi di ricarica energetica e karma yoga. Gli ospiti sono alloggiati presso l’associazione Ananda dove vengono offerti pasti totalmente vegetariani. Gli studenti che desiderano continuare lo studio del kriya yoga accedono attraverso passi graduali e successivi al discepolato e all’iniziazione al kriya. Il Tempio di Luce di Ananda è il cuore dei programmi per gli ospiti, ma anche il centro delle attività interne della comunità. Più di 1.600 persone visitano ogni anno l’associazione Ananda e circa 100 si sono trasferite nelle immediate vicinanze per potere partecipare alle sue attività. Ananda svolge anche attività di commercio di prodotti per lo yoga, la meditazione e il benessere tramite la cooperativa Inner Life, una delle maggiori a livello nazionale in questo settore. All’interno della comunità esiste anche una casa editrice, Ananda Edizioni, nata con lo scopo di divulgare in Europa le opere di Swami Kriyananda.
B.: Fra i molti libri di Swami Kriyananda (J. Donald Walters), in lingua italiana si potranno consultare: Il Sentiero. Autobiografia di uno yogi occidentale discepolo di Paramahansa Yogananda, Mediterranee, Roma 19913; Lezioni di yoga pratico, Mediterranee, Roma 19932; Supercoscienza. Una guida per la Meditazione, Il Punto d’Incontro, Vicenza 1998; Ananda Yoga. I principi, le posizioni, la meditazione, TEA, Milano 1999; Come essere un vero canale d’ispirazione, Edizioni IDM, Torino 1999; Un luogo chiamato Ananda. Un uomo, un ideale e la nascita di una grande comunità spirituale, Ananda Edizioni, Gualdo Tadino (Perugia) 2002; Città di Luce. Ideali comunitari per il mondo di oggi, Ananda Edizioni, Gualdo Tadino (Perugia) 2003; Dio è per tutti, Ananda Edizioni, Gualdo Tadino (Perugia) 2004; Conversazioni con Yogananda, Ananda Edizioni, Gualdo Tadino (Perugia) 2005; e Le rivelazioni di Cristo, Ananda Edizioni, Gualdo Tadino (Perugia) 2008. Si veda inoltre la ricerca di Damiano Frascarelli, Le verdi colline dell’India. Etnografia di una comunità spirituale insediata nei dintorni di Assisi, tesi di laurea, 2 voll. (più un terzo in copia unica con illustrazioni), Università degli Studi di Perugia, Perugia 1999. Pubblicazioni più recenti a cura di Ananda sono: Nayaswami Devi, La fede è la mia armatura. La vita di Swami Kriyananda, un guerriero spirituale, Ananda Edizioni, Gualdo Tadino (Perugia) 2006; Idem – Devi Novak, L’Amore in 30 giorni. I segreti delle coppie felici. Con CD audio, Ananda Edizioni, Gualdo Tadino (Perugia) 2011; Iidem, Un tocco di luce. Vivere gli insegnamenti di Paramahansa Yogananda, Ananda Edizioni, Gualdo Tadino (Perugia) 2015.
Il movimento di Babaji
Haidakhandi Samaj Italiano – Fondazione Bhole Babe
– Herakhandi Samaj Cisternino
Contrada Portarino, 10
72017 Ostuni (Brindisi)
Tel.: 080-4448735
E-mail: info@bholebaba.org
URL: www.bholebaba.org
– Centro Spirituale di Pace Haidakhandi
Località Monte Gaudio, 1
14020 Villa San Secondo (Asti)
Tel.e fax: 0141-905437
E-mail: info@csph.net
URL: www.csph.net
– Hairakandi Samaj Love Center
Villarosa – Località Corniole
06026 Pietralunga (Perugia)
Tel. e fax: 075-933074
E-mail: babaji@babajicenter.net
URL: www.babajicenter.net
– Haidakhandj Samaj Croce Mandir
Villa Maria Grazia
Via Michele Di Florio, 46
84013 Località Croce – Cava de’ Tirreni (Salerno)
E-mail: info@crocemandir.net
URL: www. crocemandir.net
Leggende relative a Babaji, un avatar immortale nella tradizione shivaita e un maestro impareggiabile di kriya yoga,identificato con il kriya avatar, sono diffuse nel Nord dell’India da diversi secoli. Nel 1946 ne parla Paramahansa Yogananda, accreditando l’identificazione di Babaji con Hairakhan Baba, un personaggio misterioso che aveva insegnato in una foresta himalayana fra il 1890 e il 1922.
Nel giugno 1970 riappare ad Hairakhan – una località il cui nome è traslitterato in Occidente anche come Herakhan e Haidakhan – un giovane che afferma di essere Babaji, e comincia a insegnare in una grotta ai piedi del Monte Kailash, nella regione himalayana del Kumaon. Questo personaggio depone le sue spoglie mortali nel 1984, ma naturalmente i discepoli – guidati da Sri Maha Muniraji, che fonda dopo la scomparsa del maestro l’Associazione Mondiale Haidakandhi Samaji – ritengono che lo spirito di Babaji non sia morto e possa manifestarsi nuovamente in altre forme.
Babaji insegna che la mente può essere purificata solo attraverso la ripetizione del nome di Dio, in particolare nei canti sacri bhajan, e trasmette il mantra “Om Namah Shivaya” – “Prendo rifugio in Dio” – come potente strumento per i suoi discepoli. Accanto al kriya yoga, Babaji insegna la necessità del karma yoga, nel senso che il vero discepolo si mette disinteressatamente a servizio dell’umanità. Un network di centri autonomi ispirati all’insegnamento di Babaji abbraccia tutti i continenti.
In Italia le associazioni esistenti in passato – la Fondazione Bhole Baba con sede legale a Ostuni (Bari) e ashram a Cisternino (Brindisi), eretta in ente morale nel 1997 e accanto a cui funzionava come associazione dei devoti italiani l’Herakhandi Samaj Italiano, a sua volta eredità di un precedente Prachar Sangh Italiano; il Centro Spirituale di Pace Haidakhandi di Villa San Secondo (Asti), associazione fondata nel 1989 come luogo di ritiro e vita comunitaria; lo Hairakandi Love Center di Pietralunga (Perugia); e l’Haidakhandj Samaj Croce Mandir di Cava de’ Tirreni (Salerno), costituitosi in associazione nel 2009 –, si sono riunite nel 2008 in un’unica associazione, seguendo la volontà espressa da Sri Maha Muniraji nel 2005 di costituire in Italia un movimento nel quale tutti i devoti potessero lavorare in spirito di unità e servizio. Questa nuova realtà ha assunto il nome di Herakhandi Samaj Italiano, con sede sociale a Ostuni (Bari); a essa fanno parte tutti i membri delle associazioni affiliate, e l’attuale presidente è Tulsa Singh.
Lo psicologo Filippo Falzoni Gallerani – nato nel 1951 –, presidente dell’Associazione Rebirthing ad Approccio Transpersonale (A.R.A.T.), dopo avere soggiornato a lungo in India, ha dato un’interpretazione del messaggio di Babaji in termini di psicologia transpersonale. Primo a introdurre il rebirthing in Italia, Falzoni tiene corsi didattici di rebirthing transpersonale – della durata di tre anni, articolati in nove fine settimana residenziali intensivi annuali – presso il Centro Spirituale di Pace Haidakhandi e in altri centri distaccati dell’A.R.A.T., come quello diretto in provincia di Pisa da Felice Traglia.
B.: Tra le fonti primarie cfr. Radhe Shiam, La Via del Cuore. Un libro su Babaji Herakhan, Herakhandi Samaj, Cisternino (Brindisi) s.d.; e l’ampia serie di pubblicazioni della casa editrice, guidata da devoti di Babaji, J. Amba Edizioni, di Montiglio Monferrato (Asti): Babaji Only Love (testi e fotografie in italiano e inglese: 1993); Babaji, Messaggi al mondo. Discorsi dal 1977 al 1984 (trad. it., 1993); Maria Gabriele Wosien, Messaggio dall’Himalaya. Babaji Shiva Mahavatar, (trad. it., 19942; Alkaest, Genova 19812). Con videocassette allegate la J. Amba Edizioni ha pubblicato: Jai Datt, Gloria in Excelsis (1994); Adesh the Painter. Hairakhan Babaji Mahavatar (sull’esperienza del pittore Paolo Polli: 1997). Tra le testimonianze di devoti italiani, pubblicate sempre dalla J. Amba: Maria Letizia Bencini, Giocando con Dio. L’avventure (sic) di Titti Miti (1994); Giuseppe Libero Mangeri, Om aria calda. Babaji cosmico joker (1994); Gora Devi, Diario indiano. Babaji, il cielo in terra (1993). Infine, con CD allegati, la J. Amba ha pubblicato: Gorakhvani. I segreti di Guru Gorakhnath in versi recitati da Shri Hairakhan Babaji a Sri Sardar Kamalo (1999); Guru Gita. La canzone del guru (1999, un testo antico dagli Skanda Purana); e una serie di opuscoli Hairakhandi Shakti Mala con bhajan e relativi testi traslitterati, tradotti in inglese e in italiano, di cui sono usciti finora: 1. Shiva. The Lord (1996); 2. Shakti. The Mother (1996); 3. Maha Shakti. The Mother (1997); 4. Om Namaha Shivaya. Mahamantra (1997); 5. Aarati to Babaji Mahavatar. Flames of Divine Love (1998); 6. Sadguru. Bahjans (1999); 7. Ganesh. The Lord of Wisdom (2000); 8. Arti to Babaji Mahavatar (2003).
Il Centro Kriya Yoga
Associazione Culturale I.Shva.Ra – Centro Kriya Yoga
Via Napoli, 43
20039 Varedo (Milano)
Tel.: 0362-42416
E-mail: ishvaracentroyoga@hotmail.com
URL: www.ishvaracentroyoga.com
L’Associazione Culturale I.Shva.Ra – Centro Kriya Yoga si propone di divulgare gli insegnamenti del kriya yoga – l’antica tecnica di autorealizzazione conosciuta in India e divenuta popolare in Occidente negli anni 1920 grazie a Paramahansa Yogananda – secondo quanto trasmesso da Swami Shankarananda Giri, nato il 5 agosto 1947 sulla riva del lago Chilika a Rambha, una piccola cittadina nello Stato di Orissa, in India, che trascorre la sua infanzia a Bhubaneswar. Nel 1959 riceve l’iniziazione al kriva yoga nell’ashram di Karar – una comunità spirituale presso Puri, originariamente fondata dal maestro di Yogananda, Sri Yukteswar Giri, che era stato a sua volta discepolo di Lahiri Mahasaya – e a circa vent’anni riceve l’ordine monastico. In seguito, grazie alla pratica spirituale (sadhana), Swami Shankarananda Giri attraversa tutti gli stadi del kriya yoga e ne diviene un maestro per ulteriori discepoli. Da allora si dedica a iniziare al kriya yoga qualsiasi serio ricercatore, indipendentemente da casta o religione.
Gli insegnamenti di Shankarananda sono intesi a fare comprendere la relazione che esiste tra la pratica del kriya yoga e le altre vie spirituali e le diverse tradizioni: la parola kriya è composta da due sillabe – kri e yâ –, laddove in sanscrito kri significa karma dhatu (“azione degli elementi”) e yâ significa Atma (“anima”); la parola kriya indica, dunque, l’azione dell’anima (prâna karma). In tale orizzonte dottrinale la prima e più importante azione dell’anima è il respiro. La parola yoga viene dal sanscrito yuj (“unione”) e indica l’unione dell’anima con lo spirito. In sintesi, il kriya yoga – “la conoscenza del Sé per mezzo del respiro e l’esperienza del divino” – è un metodo per ottenere l’unione del respiro e dell’anima in ogni inalazione ed esalazione: questo è il vero karma. La pratica del kriya è basata sul respiro, il cervello e la spina dorsale. La mente è in movimento costante, le nostre azioni interne ed esterne cambiano costantemente e tutto questo si manifesta nel respiro: quando il respiro è calmo, la mente è calma. Dunque, è solo attraverso il respiro che si è in grado di controllare il chitta (“la mente più alta”) e raggiungere lo stato chiamato nirodhah (“chiusura”), fermare tutte le azioni del chitta e avere accesso finalmente allo stato di meditazione dello yoga.
Sempre secondo gli insegnamenti di Shankarananda, il kriya yoga si può praticare nel corso della giornata e durante qualsiasi attività, e va affrontato con gradualità, essendo strutturato in sei stadi successivi. Fra gli obiettivi di tale pratica, vi è la conoscenza del corpo, dell’anima e dei chakras (“centri”). Non considerandosi i maestri del kriya yoga atti a descriverlo con le parole, suggeriscono che possa essere compreso solo attraverso la pratica che permette di creare il fuoco interno chiamato tapa agni. Come il fuoco esteriore (drabya agni) brucia qualsiasi cosa, il fuoco interno (tapa agni) permette al praticante di bruciare i suoi karmas, il risultato delle sue azioni passate e i suoi problemi psicologici. Questa pratica consente di rimanere nella “luce divina” e ottenere costantemente il nirvana, la “liberazione nel tempo della propria vita”.
Swami Shankarananda Giri ha ereditato dal suo guru Swami Narayana Giri (“Prabujee”) – uno dei discepoli del già menzionato Sri Yukteswar Giri – anche il sistema della cosiddetta “astrologia cosmica”, che intende stabilire precise relazioni esistenti tra gli effetti astrali e il corpo umano. Shankarananda ha iniziato a insegnare la tecnica del kriya yoga in India nel 1974 e a partire dal 1978 ha diffuso il suo insegnamento anche in Europa; ha fondato diversi ashram in India – dei quali il principale è il Kriya Yoga Ashram, presso Bhubaneswar –, centri e associazioni nei Paesi europei, e la scuola Prabujee English Medium School, che accoglie più di mille allievi e un ospedale di carità all’interno dell’ashram di Bhubaneswar. Presso l’Associazione Culturale I.Shva.Ra – Centro Kriya Yogasi possono frequentare corsi propedeutici all’apprendimento sia dell’hatha yoga sia del kriya yoga.
B.: Di Shankarananda Giri, cfr. in trad. it. Kriya Yoga Darshan. Teoria e pratica, Il Cerchio della Luna, Verona 2002. Di Sri Yukteswar Giri, cfr. in trad. it. La Scienza Sacra, Astrolabio – Ubaldini, Roma 1993.
Il Centro Shanti Marga
Centro Yoga Shanti Marga
Via Assarotti, 9
10121 Torino
Tel.: 011-534861
E-mail: info@shantimarga.it
URL: www.shantimarga.it
Ulrica Baldan, insegnante di yoga, fonda nel 1987 a Torino il gruppo Shanti Marga, che opera presso diverse palestre cittadine e successivamente si dota di un locale proprio. Formatasi sotto la guida dei suoi primi maestri negli anni 1980, in seguito pratica con diversi insegnanti, fra i quali Gerard Blitz (1912-1990), André Van Lysebeth (1919-2004), Willy Van Lysebeth e Swami Shankarananda. La sua formazione prosegue grazie a Eric Baret, che dopo avere incontrato Jean Klein (1916-1998) ed essere stato iniziato all’arte dello yoga da maestri del Kashmir e dell’Himalaya, si reca in India e da allora si consacra allo studio della tradizione non duale, come viene espressa nella linea dello yoga kashmiro.
Nel Centro Yoga Shanti Marga la pratica del kriya yoga – cui si aggiungono, peraltro, quella del reiki, della meditazione vipassana e di altre discipline – non è definita religiosa, ma parte di un cammino di ricerca e di studio spirituale. Il Centro offre corsi di hata yoga, seminari, incontri di meditazione e trattamenti shiatsu. Presso il Centro pratica la meditazione il gruppo Ananda Torino, fondato nel 1998 da alcuni discepoli di Paramahansa Yogananda. Il numero di partecipanti ai corsi varia: per ogni singolo corso il locale consente una partecipazione massima di quattordici persone. Il nucleo di riferimento è a composizione prevalentemente femminile.
B.: Veronica Roldán, “Centro Yoga Shanti Marga”, in Luigi Berzano (a cura di), Forme del pluralismo religioso. Rassegna di gruppi e movimenti a Torino, Il Segnalibro, Torino 1997, pp. 171-172.
Hamsa Yoga Sangh Italia
Hamsa Yoga Sangh Italia
Via Brione, 44
38066 Riva del Garda (Trento)
Tel.: 329-3715218
E-mail: davidg@hamsa-yoga.org
URL: www.hamsayoga.it
Alle origini del movimento Hamsa Yoga Sangh – con centri negli Stati Uniti d’America, in India, Svizzera, Germania, Inghilterra e Italia – è la figura di Gurunath Siddhanath (per i discepoli Yogiraj Gurunath Siddhanath), nato a Puna, in India, il 10 maggio 1944, il quale trascorre la giovinezza in Himalaya con alcuni yogi, alla cui presenza percepisce di avere realizzato l’armonia che unisce tutte le forme di yoga e di religione. Il vertice della sua trasformazione spirituale coincide con la profonda e personale esperienza di Shiva Goraksha Babaji – il misterioso avatar immortale di Shiva in possesso dei segreti del kriya yoga le cui leggende, diffuse nel Nord dell’India da diversi secoli, sono state rese note particolarmente da Paramahansa Yogananda –, che lo invita a diffondere il kriya yoga.
Attraverso l’organizzazione Hamsa Yoga Sangh da lui fondata, Gurunath Siddhanath intende diffondere un messaggio di pace e conferisce ai suoi devoti le trasmissioni Pranapat, Shivapat e Shaktipat. Oltre all’iniziazione al kriya yoga – inteso come “la via più semplice e rapida per giungere a Dio”, una “respirazione spirituale per l’Evoluzione della Coscienza Umana”, “alchimia Divina che trasforma la mente e la fonde nella luce pura della Coscienza, evolvendo l’anima individuale nel Sé supremo” – Gurunath Siddhanath insegna il Siddhanath Surya Yoga, una peculiare tecnica dell’Hamsa Yoga Sangh “di guarigione pranica con il potere solare, attraverso cui le tossine e le negatività vengono eliminate dal corpo e ogni cellula ringiovanisce, si rinnova e si colma di luce pranica”, che intende produrre cambiamenti elettromagnetici nel corpo, riequilibrandolo e migliorandone la salute.