Le Religioni in Italia
Massimo Introvigne – PierLuigi Zoccatelli (sotto la direzione di)
L’EBRAISMO RIFORMATO IN ITALIA
Sinagoga Liberale Lev Chadash – Associazione italiana per l’ebraismo progressivo
Piazza Napoli, 35
20146 Milano
Email: info@levchadash.it
URL: www.levchadash.it
Simbolicamente, la World Union for Progressive Judaism (WUPJ) – l’organizzazione internazionale che raccoglie i movimenti riformati di vari Paesi ed è composta da circa 1.200 congregazioni, con oltre 1.800.000 membri nel mondo – ha stabilito la sua sede a Gerusalemme, anche se – come si è accennato – la presenza maggiore è negli Stati Uniti. Le idee riformate hanno certamente un’eco anche fra gli ebrei europei, ma le relative organizzazioni e sinagoghe si concentrano nel Regno Unito, dove la presenza è ampia e articolata, in Austria, Belgio, Francia, Olanda, Spagna, Germania e Svizzera, mentre nella Repubblica Ceca e in Ungheria un’antica presenza si sta riorganizzando con l’aiuto dell’Unione Mondiale.
In Italia i tentativi di una presenza riformata organizzata sono piuttosto recenti e risalgono in particolare al 1999, quando la Comunità Ebraica Liberale di Ginevra, Lione e Marsiglia, fondata da Rav François Garai, entra in contatto con gruppi di italiani interessati che si esprimono nella casa editrice L’Isola della Rugiada Divina, nel Gruppo Rimon attivo a Torino, nel sito Internet, oggi non più attivo, http://www.italya.net/italya.net, animato da Gabriele Levi (1958-), in vivace polemica con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Nel 2001 è stata fondata la prima sinagoga riformata italiana a Milano, Lev Chadash (“Cuore Nuovo”, un nome ripreso dall’omonima grande sinagoga riformata di Londra, il cui rabbino David Goldberg ha favorito la nascita dell’iniziativa milanese), dove ha sede l’organizzazione denominata Associazione italiana per l’ebraismo progressivo, che aderisce alla WUPJ e cui sono indipendentemente collegate anche altre tre sinagoghe italiane: Beth Shalom (“Casa di Pace”) pure a Milano, Beth Hillel (“Casa di Hillel”) a Roma e Shir Hadash (“Canto Nuovo”) a Firenze; è inoltre attivo il gruppo Beth Israel a Torino. Le circa duecento persone che aderiscono alle quattro congregazioni poc’anzi menzionate – Lev Chadash, Beth Shalom, Beth Hillel e Shir Hadash – si sono riunite in assemblea nel corso del 2017, dando vita alla Federazione Italiana per l’Ebraismo Progressivo (FIUP), che ha come principale riferimento internazionale la già menzionata World Union for Progressive Judaism ed è inoltre affiliata alla European Union for Progressive Judaism (EUPJ). L’assemblea della FIEP ha eletto il consiglio direttivo e due presidenti, Franca Coen di Roma e Joyce Bigio di Milano, e un segretario, Sandro Ventura di Firenze, che resteranno in carica per tre anni.
A Milano ha inizialmente operato la prima donna-rabbino italiana, Rav Barbara Aiello, un’italo-americana che proviene dal Tempio Beth El di Bradenton, in Florida. Nel 2005 Rav Barbara ha lasciato la comunità. Dopo un interregno senza un rabbino residente è stato nominato al suo posto Rav Haim Cipriani che, dopo una varietà di esperienze e di studi (in ambiente Lubavitcher e conservative, ma anche presso il Collegio Rabbinico Italiano) ha affiancato il ministero rabbinico prima a Nizza e poi a Milano a un’intensa attività di violinista (oltre mille concerti nel mondo e decine di registrazioni discografiche). Dagli Stati Uniti Rav Barbara Aiello aveva portato a Milano un metodo che insegna le storie della Bibbia attraverso il teatro dei burattini, inserito in un programma destinato a bambini e adolescenti chiamato Nevatim, “germogli”, che continua anche dopo il suo distacco dalla comunità milanese. La serie di incontri, tenuti alla domenica pomeriggio, prevede inoltre l’approfondimento delle feste, la lingua ebraica imparata giocando, lezioni di cucina tradizionale, canti e balli israeliani. Il programmaNevatim è affiancato da un altro destinato agli adulti chiamato Kavanah, “intenzione”. Gli incontri degli adulti sono fissati al sabato pomeriggio per permettere a coloro che seguono il corso di partecipare alla cerimonia della Havdala, ringraziamento per lo Shabbat appena trascorso e preparazione spirituale per la settimana che sta per iniziare.
Dal canto suo, Rav Barbara Aiello continua un suo ministero a partire dalla sinagoga Ner Tamid del Sud (“Luce Eterna del Sud”) aperta nel 2007 a Serrastretta (Catanzaro). Rav Barbara continua a visitare regolarmente una congregazione a Bradenton, in Florida, e altre congregazioni riformate italiane. Ha pure fondato una Associazione per la ricerca e lo studio sugli Ebrei in Calabria e Sicilia, le cui attività sono svolte anche in lingua inglese per aiutare gli ebrei degli Stati Uniti e di altri paesi di discendenza calabrese e siciliana a riscoprire le loro radici.
B.: Sull’ebraismo riformato in Italia, cfr. Rossana Ottolenghi, “La scommessa dei riformati”, in Ugo G. Pacifici Noja – Giorgio Pacifici, Ebreo chi? Sociologia degli ebrei italiani oggi, Jaka Book, Milano 2017, pp. 275-284. Per una serie di documenti rilevanti sulle origini dell’ebraismo riformato in Europa, cfr. W. Gunther Plaut, The Rise of Reform Judaism. A Sourcebook of Its European Origins, 2 voll., The World Union for Progressive Judaism, New York 1963-1965. Sull’evoluzione negli Stati Uniti si potrà partire da Dana Evan Kaplan, American Reform Judaism. An Introduction, Rutgers University Press, New Brunswick (New Jersey) – Londra 2003. Un volume della Federazione dell’Ebraismo Liberale curata da François Garai è disponibile in trad. it. in formato elettronico: Il Mondo delle Mitzvot, L’Isola della Rugiada Divina, Torino 1998 (copia cartacea presso la biblioteca del CESNUR).