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Le Religioni in Italia

Massimo Introvigne - PierLuigi Zoccatelli (sotto la direzione di)

 

IL MOVIMENTO DI RIFORMA

Movimento di RiformaIl “Movimento di Riforma” avventista risale alla Prima guerra mondiale, e al conflitto all’interno degli avventisti europei sulla questione dell’obiezione di coscienza. Nonostante una precedente tradizione orientata in senso pacifista, di fronte ai concreti rischi di scioglimento della denominazione, chiusura di chiese, arresto e fucilazione di membri coscritti renitenti alla leva, la Divisione Europea guidata da Louis Richard Conradi (1856-1939) chiede ai coscritti avventisti di accettare il servizio militare, e li invita a partecipare senza riserve ad attività militari e belliche anche nel giorno del sabato. Alcuni giovani rifiutano questa decisione ed entrano in clandestinità. La resistenza alla decisione di Conradi coinvolge circa il due per cento degli avventisti tedeschi, con un’importante presenza anche in altri paesi.

Questo “Movimento di Riforma” sorge da laici e da alcuni anziani di Chiesa, inizialmente indipendenti gli uni dagli altri, in diversi paesi. Per evitare che la posizione avventista ufficiale sia confusa con quella di questi “riformisti”, la Chiesa Avventista procede rapidamente alla loro espulsione, e ben presto i “riformisti” sono emarginati. Dopo la guerra, la dirigenza avventista internazionale cerca un compromesso, criticando sia Conradi (che nel 1922 perderà la presidenza della Divisione europea), sia il “Movimento di Riforma” per le sue tendenze separatiste. Ricucire lo strappo si rivela ultimamente impossibile. Nel 1920 a Friedensau, in Germania, si svolge una storica conferenza, con la presenza di “riformisti” e di importanti dirigenti avventisti provenienti dagli Stati Uniti. Le critiche ai responsabili europei non soddisfano i “riformisti”, in quanto i rappresentanti della Conferenza Generale avventista mantengono il principio secondo cui, particolarmente in tempo di guerra, gli avventisti possono prestare servizio militare. Alla Conferenza Generale tenuta a San Francisco nel 1922 i “riformisti” chiedono un riesame della questione, ma la loro richiesta è respinta, e la separazione dalla Chiesa Avventista diventa definitiva. Va peraltro segnalato che nel 2005 la Chiesa Avventista, in un gesto di riconciliazione storica, ha chiesto perdono a quanti fossero stati offesi dalle posizioni e decisioni di Conradi intema di obiezione di coscienza e ai loro discendenti.

La prima sessione ufficiale della Conferenza Generale riformista, che approva gli Articoli di fede e adotta il nome di Avventisti del Settimo Giorno – Movimento di Riforma, si tiene a Gotha (Germania) dal 14 al 20 luglio 1925. Sul succedersi di vari nomi nel riformismo delle origini c’è oggi peraltro dibattito, e versioni leggermente diverse sono fornite dalle due branche in cui è diviso il movimento. Nel periodo successivo si conseguono importanti successi missionari nell’America del Nord (Stati Uniti e Canada) e del Sud (Argentina e Brasile), in Australia, in Sud Africa e in Rhodesia. Il Movimento di Riforma deve ancora patire dure persecuzioni per il suo atteggiamento pacifista durante la Seconda guerra mondiale (e già in precedenza nella Germania nazista, dove il movimento è sciolto e i suoi beni confiscati). Le persecuzioni continuano dopo la guerra nei paesi a regime comunista.

Nel 1951 il Movimento di Riforma si divide in due branche: le Missioni Cristiane Internazionali – Avventisti del Settimo Giorno – Movimento di Riforma e gli Avventisti del Settimo Giorno Movimento di Riforma. Entrambe le branche sostengono di rappresentare la continuità del Movimento di Riforma originario: ci si riferirà alla loro letteratura citata in bibliografia per i rispettivi argomenti. In entrambe le branche, il riformismo condivide, in generale, la teologia della Chiesa Avventista. A prescindere dal rifiuto del servizio militare (ma, oggi, non di forme di servizio civile sostitutivo), il Movimento di Riforma si differenzia dall’avventismo maggioritario anche per un’applicazione rigorosa delle prescrizioni di Ellen G. White (1827-1915) in materia dietetica e igienica. Tutti i riformisti sono vegetariani.

B.: Su Conradi e il suo tempo cfr. Daniel Heinz, Ludwig Richard Conradi. Missionar, Evangelist und Organisator der Siebenten-Tags-Adventisten in Europa, Peter Lang, Francoforte sul Meno 1998. Per un’opera critica del riformismo pubblicata dagli Avventisti del Settimo Giorno maggioritari, cfr. Helmut H. Kramer, The Seventh-day Adventist Reform Movement (German Reform), Review and Herald Publishing Association, Hagerstown (Maryland) 2000.

 

La Società Missionaria Internazionale degli Avventisti del Settimo Giorno – Movimento di Riforma

Missioni Cristiane Internazionali – Avventisti del Settimo Giorno – Movimento di Riforma
Strada Provinciale, 8
64018 Salino di Tortoreto (Teramo)
Tel.: 0861-781110
Fax: 0861-781178
E-mail: lacortesestefano@tiscali.it
URL: www.avventismo.com

Il Movimento di Riforma delle Missioni Internazionali (su scala internazionale, con la sigla Società Missionaria Internazionale degli Avventisti del Settimo Giorno – Movimento di Riforma, in Italia Missioni Cristiane Internazionali – Avventisti del Settimo Giorno – Movimento di Riforma) – diffuso oggi in circa ottanta paesi, Italia compresa, con circa quindicimila membri nel mondo, e la cui sede internazionale è stata spostata nel 2005 da Mosbach (Baden, Germania) negli Stati Uniti, prima a Santa Fe Springs (California) e dal 2007 a Cedartown (Georgia) – rappresenta la branca che, nella separazione del 1951, segue il gruppo guidato da Karl (Carlos) Kozel (1890-1989). Nel 2007 presidente del Movimento è diventato un nutrizionista di origini cubane, il dottor Idel Suarez, che ha rilanciato le idee vegetariane proponendo anzi (senza peraltro rendere obbligatoria) la versione vegana che prevede l’astensione anche dal latte e dalle uova.

Dopo la separazione, la quasi totalità del mondo riformista italiano segue questa organizzazione. In Italia lo stesso Kozel aveva portato, con altri, il messaggio riformista nel 1926, senza duraturi risultati. Nel 1939 la riformista svizzera Lucia Luscher (della quale, come per molti altri protagonisti della storia di questo movimento, non siamo riusciti a reperire le date di nascita e di morte) inizia una missione a Milano dove le sorelle Susanna, Cristina e Caterina Chiesa costituiscono il primo nucleo riformista italiano, e a Torino. Nello stesso anno un colportore austriaco, Anton Brugger, viene in Italia per tentare di espatriare in America ed evitare il servizio militare. Visita Trieste dove si fidanza con Esther Karis con l’aiuto della quale quale nel 1942 fonda la branca triestina del Movimento di Riforma. Arrestato dai nazisti come disertore, Brugger è impiccato nel 1943.

La stessa Lucia Luscher con altri missionari inizia in Sicilia nel 1949 l’opera riformista, che ottiene un particolare successo – grazie anche all’attività missionaria di Franco Marescotti, figlio di Caterina Chiesa – dopo l’adesione di Gaetano Artale, Michele Mascerà e Giuseppe Golisano (morto nel 1979), di Piazza Armerina, quest’ultimo uno dei più noti esponenti avventisti dell’isola, che peraltro nel 1964 lascerà il movimento. Grazie a Golisano il messaggio riformista è predicato in tutta la Sicilia e anche Biagio Tinghino di Mazzarrone (presso Caltagirone) passa con il suo gruppo di avventisti al riformismo.

Oltre alla Sicilia il movimento si espande in Liguria, in Sardegna, a Napoli, a Trieste e a Pistoia, dove – dopo l’emigrazione dalla Sicilia di Michele Mascerà con diverse famiglie riformiste siciliane –  nel 1958 è stabilita la sede nazionale che si avvarrà poi di un edificio appositamente costruito a Casalguidi (Pistoia), mentre a Milano continua a crescere il numero dei membri, grazie anche all’apporto di nuovi missionari svizzeri e tedeschi. Nel 1984 la sede nazionale è stabilita in un ampio edificio costruito a Salino di Tortoreto (Teramo), grazie alla donazione di un’agiata signora ligure, che permette pure di trasferire in tale località una fabbrica di alimenti biologici in precedenza ubicata in Svizzera, per la cui gestione è costituita la società Alisan. Questo progetto s’inquadra nel grande interesse tipico di tutte le branche dell’avventismo per la dietetica e la salute: ma la Alisan, travolta da difficoltà economiche, farà fallimento. La crisi della Alisan diventa in qualche modo il centro di dibattiti sulla gestione del riformismo italiano, sull’importanza dei precetti salutistici e su un accostamento “progressista” oppure “conservatore” a questioni come il rifiuto della vaccinazione e della presenza del televisore nelle case dei membri o l’obbligo per le donne d’indossare le gonne e non i pantaloni. Questi dibattiti – e la delusione per il mancato esito dei contatti che miravano a una riunificazione fra le due branche internazionali del Movimento di Riforma, per cui molti si erano spesi i riformisti italiani – porta a una crisi negli ultimi decenni del XX secolo, soprattutto in Sicilia e a Milano, con il ritorno di molti riformisti alla Chiesa Avventista. Per esempio nella Chiesa siciliana di Nicosia (Enna), una delle più numerose, due terzi dei membri passano alla Chiesa Avventista. Il riformismo si espande per contro in Puglia e a Como, e si dota di nuove opere sociali come la casa di riposo per anziani Betania di Casalguidi (posta nei locali della ex sede nazionale) e l’ONLUS Il Buon Samaritano per l’assistenza ai membri meno abbienti, fondata da Santina Rizzo, moglie di Michele Mascerà. L’accostamento “progressista” è oggi rappresentato in particolare dalla comunità di Como e dal sito da questa ispirato.

B. La letteratura sulle Missioni Internazionali non è ampia. L’opera principale è quella di Hermann Ruttmann, Die Adventistische Reformationsbewegung 1914-2001. Die Internationale Missionsgesellschaft der Siebenten-Tags-Adventisten Reformationsbewegung in Deutschland, Teiresias Verlag, Colonia 2002. Si consulteranno anche, in lingua inglese, The Principles of Faith of the Seventh-Day Adventist Church “Reform Movement” and her Church By-Laws, General Conference Seventh-Day Adventist Church Reform Movement, Mosbach (Baden) s.d.; O. Kramer, Rise and Progress of the Reform Movement. My Personal Experience, International Missionary Society – Seventh-Day Adventist Reform Movement, Huntington Park, California 1994. In lingua italiana, si vedano: Antonino Di Franca, Memorie ed esperienze delle nostre origini. L’esperienza produce speranza, Editrice Il Messaggero, Tortoreto (Teramo) 1999; e La nostra speranza, Editrice Il Messaggero, Casalguidi (Pistoia) 19842; nonché il materiale disponibile sul sito “progressista” www.avventismo.org, tra cui una storia del Movimento in Italia, Come l’acqua, opera di uno dei protagonisti storici, Biagio Tinghino.

Gli Avventisti del Settimo Giorno Movimento di Riforma

Avventisti del Settimo Giorno Movimento di Riforma
Sede legale: Largo Niccolini 2/A, 34129 Trieste
Corrispondenza: Casella Postale 2339, 34144 Trieste
Tel.: 0185-319372
E-mail: info@movimentodiriforma.it
URL: www.movimentodiriforma.it

Dumitru Nicolici (1896-1981) nasce a Hodak, nei Carpazi romeni, nel 1896 in una devota famiglia ortodossa. Nel 1913 aderisce alla Chiesa Avventista, e nel 1914 si trova di fronte alla posizione dei suoi dirigenti, che invitano a prendere le armi e a partecipare alla guerra. Nicolici rifiuta, passa due anni in prigione e ne emerge come guida del Movimento di Riforma romeno, il secondo per numero di membri in Europa. Dal 1921 lavora per il Movimento di Riforma internazionale, ottenendo importanti successi in Bulgaria, Grecia e Australia. Nel 1948 è trasferito nell’America del Nord; nello stesso anno è eletto segretario della Conferenza Generale. Peraltro, in quella stessa occasione, emergono problemi e dissensi. Alla successiva Conferenza Generale tenuta a Zeist, in Olanda, nel 1951, il Movimento di Riforma si separa in due branche, una guidata da undici delegati (tra cui ha un ruolo importante, ma non unico, Nicolici), e una dal presidente Kozel. Sulle ragioni della separazione il dibattito fra le Missioni Cristiane Internazionali e il Movimento di Riforma è ancora oggi vivace; sembra peraltro che non vi fossero motivi profondi di carattere dottrinale (benché si parlasse di “principi di fede violati”) e che molte delle questioni sul tavolo fossero di natura personale.

Grazie al prestigio dei dirigenti che la guidano, tra cui Nicolici, la branca chiamata Avventisti del Settimo Giorno Movimento di Riforma riesce a raccogliere numerosi riformisti, soprattutto in Australia, Brasile e Stati Uniti. Nel 1955 organizza quella che considera la settima Conferenza Generale (prima dopo la separazione), dove Nicolici è eletto presidente; nel 1959 gli succede Andrei Lavrik (1902-1976), nato in Bessarabia ma residente in Brasile dal 1924, e nel 1963 Clyde Thomas Stewart (1902-1992), australiano. Negli Stati Uniti, negli anni 1960, si tenta una fusione fra la Conferenza Generale (che amministra anche direttamente una parte del paese) e la Conferenza di Campo americana (che ne amministra un’altra parte): nel 1963, a fronte di difficoltà, si rinuncia alla fusione e si ricostituisce la Conferenza di Campo americana, che entra però in dissenso con il presidente Stewart ed è sciolta nel 1965. Il dissenso (in cui giocano un ruolo, all’interno della Conferenza di Campo, esponenti della famiglia Nicolici) rientra alla Conferenza Generale del 1967.

La stessa Conferenza Generale del 1967 insedia un “Comitato di Pace” che invita delegati delle Missioni Internazionali, che arrivano in aereo dalla Germania. Le trattative peraltro falliscono, ancora una volta non a causa di dissensi di ordine dottrinale, ma di controversie su chi debba presiedere l’auspicata Conferenza Generale unificata e quanti membri debbano rappresentare ciascuno dei due gruppi. Essi continuano così un’esistenza separata. Da Sacramento, anche in prospettiva di un’espansione internazionale, la sede è spostata sulla costa orientale, prima a Blackwood (New Jersey) e quindi a Roanoke (Virginia). Il Movimento di Riforma supera in numero di aderenti (contandone oltre trentacinquemila) le Missioni Internazionali, e – dopo la scomparsa di molti dei protagonisti della separazione originaria – nascono nuovi tentativi di riconciliazione, anch’essi senza esito, nel 1984.

Passi più decisi sulla via della riconciliazione sono compiuti negli anni 1990, con la firma di tre “accordi” in Germania a Siedelbrunn (24 aprile 1991), Reisenbach (15 agosto e 23 settembre 1991), e Darsberg (16 ottobre 1991). Benché le parti si impegnino a cessare le critiche reciproche e riconoscano che la dottrina è sostanzialmente comune, il “piano di riunificazione”, approvato dai Consigli delle rispettive Conferenze Generali, è bocciato nel 1993 dalla Sessione dei delegati della Conferenza Generale delle Missioni Internazionali, tenuta in Ecuador, ancora una volta (benché sulle ragioni esistano versioni diverse dell’una e dell’altra organizzazione) a causa di contrasti sulla modalità di rappresentanza di ciascuna all’interno del costituendo organismo unificato.

Naturalmente, la ricca storia degli Avventisti del Settimo Giorno Movimento di Riforma non si esaurisce in questi tentativi di riconciliazione. Rilevante è l’espansione all’Est, finalmente non più clandestina dopo la caduta del comunismo (in Romania si tiene per la prima volta una grande conferenza internazionale nel 1991, seguita dalla Sessione dei delegati della Conferenza Generale nel 1995), nonché in nuovi campi dell’Asia e dell’Africa. Secondo dati aggiornati al 2010, gli Avventisti del Settimo Giorno Movimento di Riforma sono oggi presenti in 116 Paesi, con 35.975 membri, 60.650 studenti della Scuola del Sabato – membri o non membri che frequentano regolarmente il programma di studio biblico settimanale – 1.052 ministri, anziani e operai biblici, 738 colportori, 1.892 luoghi di raduno, 7 scuole missionarie e diverse altre istituzioni, fra cui 20 cliniche, 30 programmi radio e 50 scuole di Chiesa. Nel 1999 la Conferenza Generale ha rieletto come presidente Alfredo C. Sas, nato in Brasile nel 1932 e residente negli Stati Uniti, già eletto nel 1995. Nel 2003 gli è succeduto Duraisamy Sureshkumar, rieletto nel 2007 e sostituito nel 2011 dallo statunitense Davi Paes Silva.

Anche in Italia, pertanto, il Movimento di Riforma con sede a Roanoke continua un’esistenza separata dalle Missioni Internazionali; la sua sede legale è a Trieste. Con la divisione del Movimento di Riforma in due gruppi, nel 1951, la quasi totalità del campo italiano passa come si è accennato alle Missioni Internazionali. Tuttavia, negli stessi anni 1950 un gruppo del Movimento di Riforma che si contrappone alle Missioni Internazionali si forma a Trieste, dando avvio a una lenta espansione in Liguria, Piemonte e Lombardia. Nel 1984 si costituisce l’associazione religiosa Avventisti del Settimo Giorno Movimento di Riforma – Campo Italiano. Nel 1990 arriva in Italia per svolgere attività missionarie l’anziano Emilson Motta dal Brasile (vi rimarrà fino al 1995, e sarà sostituito per il periodo 1996-1998 dal missionario portoghese José Cadaxa).

Nel 1994 si tiene a Bobbio Pellice (Torino) la Seconda Conferenza Internazionale di Gioventù organizzata dal Dipartimento di Gioventù della Conferenza Generale degli Avventisti del Settimo Giorno Movimento di Riforma in collaborazione con il Campo Italiano, con la presenza di più di duecento persone provenienti da ventidue paesi. Nel 1995 si avvia la campagna di distribuzione dell’opuscolo Cosa si nasconde dietro il Nuovo Ordine Mondiale?, e si ha pure l’inizio del corso biblico per corrispondenza I Tesori Del Vangelo. Nel 1997 sono inaugurate le sale di culto di Trieste e Poppi (Arezzo). Nel 1998 arriva in Italia come missionario l’anziano della Repubblica Dominicana José Senior, in sostituzione di José Cadaxa; a Senior sono succeduti i romeni Emil Paul – dal 2001 al 2005 – ed Enoh Cazacu – dal 2006 al 2009 –, e finalmente il brasiliano José R. Domingos, dal 2008. Attualmente vi sono 176 membri. I principali gruppi si trovano a Capolona (Arezzo), Poppi (Arezzo), Roma, Firenze, Trieste, Torino, Milano. Vi è anche una presenza di membri nelle province di Asti, Aosta, e altrove.

B.: Dal giugno 2009 il trimestrale Il Messaggero di Riforma, in precedenza a uso interno, è diventato l’organo ufficiale del Movimento di Riforma. Il Campo Italiano pubblica volantini (fra cui alcuni titoli più recenti sono: PassioneEcco, Io Vengo Tra BreveIl Decalogo Della Buona Salute; Invito Alla Lettura Del Libro Dei LibriDove Va Il Nostro Mondo?) e opuscoli (fra cui Principi di fede e ordine di Chiesa; La nostra posizioneCosa si nasconde dietro il Nuovo Ordine Mondiale?, quest’ultimo pubblicato da Maranata, Chiavari). Di Ellen G. White è stato pubblicato in trad. it. Un mondo migliore, Avventisti del Settimo Giorno Movimento di Riforma, Chiavari (Genova) 1997. Periodici a uso interno sono: Lezionario biblico della Scuola del Sabato (trimestrale), Ascolta! (trimestrale per giovani), La Settimana di Preghiera (annuale),Calendario (annuale). Sulla storia, importante è Alfons Balbach, The History of the Seventh Day Adventist Reform Movement, Seventh Day Adventist Reform Movement, Roanoke (Virginia) 1999. Per una presentazione sistematica delle principali dottrine del Movimento di Riforma, cfr. Fundamental Christian Beliefs Of The Seventh Day Adventist Reform Movement, Roanoke (Virginia) 2006.

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