Le Religioni in Italia
Massimo Introvigne - PierLuigi Zoccatelli (sotto la direzione di)
I TESTIMONI DI GEOVA
Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova
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Formatisi alla fine del secolo XIX attorno allo statunitense Charles Taze Russell e noti da allora come “Studenti Biblici”, nel 1931 la maggioranza di essi adotta il nome di “Testimoni di Geova”, annunciato nel corso di un congresso tenuto a Columbus (Ohio) da Joseph F. Rutherford (1869-1942). Nel 1917 Rutherford è eletto secondo presidente della Watch Tower Bible and Tract Society, l’ente fondato da Russell nel 1884. Nel 1918 Rutherford e sette suoi collaboratori sono arrestati con l’accusa di cospirazione. L’anno seguente sono scarcerati e in seguito del tutto prosciolti dalle accuse. Con l’eccezione di alcuni gruppi che negli Stati Uniti e in Europa ne contestano l’autorità, Rutherford è riconosciuto e accettato quale presidente legittimo dalla stragrande maggioranza degli Studenti Biblici. Riorganizza la confessione – cui Russell aveva dato una struttura piuttosto elastica – come organizzazione “teocratica”, fondandola sulla nozione di ubbidienza alla volontà di Dio e su uno straordinario fervore missionario per il ministero porta a porta, con visite sistematiche e ripetute alle case della gente. Per la loro presa di posizione ispirata alla “neutralità” nelle questioni politiche e militari, i Testimoni di Geova sono perseguitati in vari Paesi, Germania nazista compresa. Anche in Paesi più liberi i Testimoni devono difendere nei tribunali il diritto di predicare secondo il loro stile peculiare e di attenersi alle proprie idee religiose. Nel quarto e quinto decennio del XX secolo i Testimoni di Geova vinceranno 43 cause su 59 che li riguardano di fronte alla Corte suprema degli Stati Uniti, stabilendo importanti precedenti in materia di libertà religiosa. Nello stesso periodo i Testimoni nei territori controllati dal nazismo affrontano dure prove, in particolare per il loro rifiuto di sostenere lo sforzo bellico nazista. Quasi diecimila Testimoni finiscono nelle prigioni o nei campi di concentramento nazisti, e quasi duemila di questi perdono la vita; altri 250 sono condannati dai tribunali militari come obiettori e giustiziati. Solo di recente gli storici stanno facendo riemergere – pur fra qualche controversia – le loro vicende. A Rutherford, morto nel 1942, succede Nathan Homer Knorr (1905-1977), dirigente dotato di notevoli capacità di organizzatore che cura particolarmente la formazione dei missionari e degli evangelizzatori porta a porta. A Knorr succede nel 1977 Frederick W. Franz (1893-1992), il quale deve tra l’altro affrontare il dissenso del nipote, Raymond Franz (1922-2010), che abbandona il movimento e pubblica opere critiche. A Franz, morto a novantanove anni, succede nel 1992 Milton G. Henschel (1920-2003).
Soprattutto dal 1971, peraltro, si parla di “presidente” – prima Knorr, poi Franz e quindi Henschel – con riferimento alla Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania, il principale ente giuridico cui fa capo la confessione. Quanto al Corpo direttivo ‒ vale a dire il gruppo di Testimoni di lunga esperienza che guida collegialmente la confessione ‒, dal 1971 non ha più un presidente eletto a vita ma è presieduto a rotazione da uno dei suoi membri. Nel 2000 Milton G. Henschel e tutti gli altri membri del Corpo direttivo che ne fanno parte si dimettono dalle cariche puramente amministrative che occupano sia nella Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania sia nella Watch Tower Bible and Tract Society of New York, un altro ente importante per l’amministrazione dei Testimoni di Geova. Presidente della Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania diventa nel 2000 Don Alden Adams, il primo presidente che non fa parte del Corpo direttivo né – torneremo su questa distinzione – della classe detta degli “unti”. Dal punto di vista spirituale la guida della confessione rimane al Corpo direttivo, di cui Henschel ha fatto parte fino alla morte avvenuta nel 2003, e di cui dal 2013 si afferma che è lo “schiavo fedele e discreto” di cui si parla nel Vangelo di Matteo (cfr. Mt 24,45), mentre in precedenza tale “schiavo” era identificato con tutti i cristiani “unti” presenti sulla Terra in un determinato momento storico. Dal 1908 al 2016, salvo una breve interruzione nel 1918-1919, la direzione del movimento ha avuto sede a Brooklyn (New York). Nel 2016 la sede mondiale è stata trasferita a Warwick, sempre nello stato di New York, con la conseguente dismissione degli edifici di Brooklyn. Varie ripartizioni territoriali, in ordine decrescente fino ad arrivare alle congregazioni, rispondono dal punto di vista dottrinale e spirituale al Corpo direttivo.
Le singole congregazioni sono visitate due volte l’anno da “anziani” itineranti detti sorveglianti di circoscrizione. La vita di congregazione dei Testimoni di Geova è intensa. Comprende riunioni settimanali tenute di solito in luoghi di culto detti Sale del Regno. Inoltre, i Testimoni di Geova che non hanno particolari impedimenti dedicano parte del proprio tempo alla testimonianza missionaria di porta in porta. Due volte l’anno più congregazioni si riuniscono insieme in assemblea. Una volta l’anno si tiene anche un congresso di zona che dura più giorni. In occasione di questi raduni più grandi i nuovi discepoli sono battezzati mediante immersione completa in acqua. L’attività editoriale dei Testimoni di Geova è particolarmente intensa, come dimostra la diffusione dei loro periodici: La Torre di Guardia e Svegliatevi!, che all’inizio del 2019 hanno insieme una tiratura di oltre 160 milioni di copie; questi dati ne fanno le riviste più diffuse al mondo. Oltre a queste due riviste, i Testimoni di Geova producono e diffondono traduzioni della Bibbia e molti altri libri e opuscoli. Libri come Cosa ci insegna la Bibbia? e Mantenetevi nell’amore di Dio sono impiegati come sussidi di studio biblico. Materiale dei Testimoni di Geova è disponibile in oltre 990 lingue. Le trasgressioni dottrinali e morali sono esaminate da comitati – formati da “anziani” – e, se un trasgressore non dà indicazioni di ravvedimento, può essere “disciplinato” con la disassociazione, o scomunica.
Le statistiche relative agli aderenti dei Testimoni di Geova variano a seconda che se ne consideri aderente chi si impegna nel ministero di porta in porta in quanto “proclamatore”, oppure chi fa parte della congregazione presa nel senso più ampio, comprendente anche bambini, malati e infermi. Il numero di Testimoni di Geova nel mondo può così oscillare fra gli oltre otto milioni di proclamatori e i circa venti milioni – una cifra che comprende anche una parte di coloro che possono essere considerati a diverso titolo “simpatizzanti” – che assistono ogni anno alla celebrazione della Cena del Signore, l’unico evento “liturgico” organizzato dai Testimoni di Geova.
In Italia il primo gruppo di Studenti Biblici comincia a riunirsi nel 1903 a San Germano Chisone, una località presso Pinerolo (Torino). Sempre nel 1903 a Pinerolo è pubblicato il primo numero del giornale La Vedetta di Sion e l’Araldo della Presenza di Cristo, la prima versione italiana della Torre di Guardia, che continuerà a essere stampata fino al 1906 attirando l’attenzione anche di pastori valdesi, che rimangono nella loro comunità di origine ma simpatizzano per alcune idee di Russell. I primi traduttori degli scritti di Russell e della rivista in italiano – fra cui Daniele Rivoire (1858-1911) e il pastore Giuseppe Banchetti (1866-1926) – sono anch’essi valdesi (Rivoire passerà poi alla Chiesa Metodista Episcopale e quindi alla Chiesa Battista), e il loro collaboratore e continuatore Giosuè Vittorio Paschetto (1889-1956) finisce per convertirsi alle dottrine della Torre di Guardia.
La prima congregazione si costituisce, sempre a Pinerolo, nel 1908. Nel 1904 era rientrato da New York a Faicchio (Benevento) Pacifico Marenna (1883-1971), che secondo alcune ricostruzioni sarebbe il primo Studente Biblico italiano di origine non valdese ma cattolica – poi condannato al confino nel periodo fascista –, che sarà seguito da altri emigrati convertiti negli Stati Uniti e poi tornati in varie località italiane. Fra questi avranno un ruolo importante per la diffusione del movimento in Italia alcuni Studenti Biblici convertiti a Hartford (Connecticut), fra cui Umberto Marcellino (“Marcello”) Martinelli (1881-1960) di Castione Andevenno (Sondrio) e Vincenzo Pizzoferrato (1881-1949) di Pratola Peligna (L’Aquila). Quest’ultimo, in particolare, manterrà fino alla morte rapporti di amicizia con gli Studenti Biblici di Hartford di origine italiana che aderiranno allo scisma della Chiesa Cristiana Millenarista, ma non ne condividerà le scelte confermando invece la sua adesione ai Testimoni di Geova. Altri immigrati di ritorno dagli Stati Uniti diventeranno figure di spicco per le attività missionarie in Italia, anche se non vanno sottovalutate altre modalità di azione missionaria, per esempio la nascita di gruppi sulla base d’informazioni ricevute per posta da parenti o amici residenti all’estero.
A Pinerolo fra i primi cattolici convertiti vi è Remigio Cuminetti (1890-1939), che durante la Prima guerra mondiale è arrestato e internato in manicomio per il suo rifiuto sia di combattere sia di mantenere il suo lavoro alle officine RIV di Villar Perosa (Torino), in quanto impegnate anch’esse nello sforzo bellico. Cuminetti, riconosciuto oggi da varie fonti come primo obiettore di coscienza dell’Italia moderna, diventa poi responsabile del “ramo” italiano del movimento. La prima assemblea italiana si tiene, ancora una volta a Pinerolo, nel 1925. Quell’anno gli aderenti sono circa 150. A partire dal 1925 si abbatte su di loro la persecuzione fascista, che si intensifica con l’occupazione tedesca, allorché alcuni Testimoni italiani prendono la via dei campi di concentramento. Praticamente tutti gli aderenti italiani – evangelizzatori e simpatizzanti – sperimentano personalmente qualche forma di persecuzione. Buona parte dei pochissimi obiettori di coscienza sotto il fascismo sono Testimoni di Geova. Nell’aprile 1940 25 Testimoni compaiono davanti al Tribunale speciale, che li condanna a un totale di 186 anni e 10 mesi di reclusione: saranno tutti scarcerati tra il 1943 e il 1944, ma soltanto nel 1957 quella decisione sarà riformata e i 25 assolti. Secondo una stima dello storico valdese Giorgio Rochat, su 142 persone condannate dai tribunali fascisti o inviate al confino o internate per la loro attività religiosa, 83 – circa il 60% – sono Testimoni di Geova.
Nel 1946 l’attività riprende con circa 130 proclamatori. Da allora la crescita è spettacolare, fino a fare dell’Italia il Paese europeo con il maggior numero di Testimoni di Geova, e della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova la seconda religione formalmente organizzata del Paese. Sul piano giuridico, nel 1976 l’ente americano rappresentante i Testimoni di Geova in Italia, la Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania, si vede riconosciuta la personalità giuridica. Dopo di allora, ai ministri di culto dei Testimoni di Geova è stato consentito dapprima di celebrare matrimoni validi agli effetti civili e in seguito anche di visitare detenuti nelle carceri. Nel 1986 la Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova consegue il riconoscimento giuridico. Inoltre, il 18 novembre 1999 è stipulata una bozza di Intesa con la Repubblica Italiana, ai sensi dell’articolo 8 della Costituzione, a sua volta approvata dal Consiglio dei ministri il 21 gennaio 2000 e sottoscritta dal Presidente del Consiglio Massimo D’Alema il 20 marzo 2000, quindi – dopo un ulteriore iter procedurale – dal suo successore Romano Prodi il 4 aprile 2007, e ripresentata alle Camere l’8 giugno 2010 dal governo Berlusconi IV, ma a tutt’oggi non ancora ratificata dal Parlamento.
Secondo dati aggiornati al 2022, i Testimoni di Geova hanno 2.834 congregazioni in Italia (117.960 nel mondo), 1.099 edifici per il culto (69.183 nel mondo) e 16 Sale delle Assemblee, queste ultime costruite per le riunioni più grandi. Nello stesso anno si è registrato un massimo di 250.624 proclamatori (8.699.048 nel mondo), con una proporzione di un proclamatore ogni 241 cittadini circa. Nel 2022 hanno assistito alla commemorazione annuale della Cena del Signore 426.019 persone (a livello mondiale i presenti sono stati 19.721.672). Questa cifra comprende, come accennato, anche una parte dei “simpatizzanti”. Per il 2022 la commemorazione si è svolta nuovamente in presenza – dopo una pausa di due anni a causa della pandemia di COVID-19 – e contemporaneamente con modalità virtuali, riassestandosi ai dati del periodo pre-pandemia, comunque con un incremento. In Italia ci sono anche 707 congregazioni e gruppi in lingue diverse dall’italiano: si tratta di un campo nel quale i Testimoni italiani hanno registrato nel primo ventennio del secolo XXI un significativo incremento – nel 2002 i gruppi in questione erano 118, 580 nel 2005 e 1.083 nel 2019 –, poi diminuito per ragioni organizzative accorpando i gruppi alle congregazioni della stessa lingua, se vicine, o a quelle di lingua italiana, senza che ciò comporti di per sé una diminuzione del numero complessivo dei fedeli. Per la precisione, ci sono 341 congregazioni, formazioni più stabili anche perché numericamente più consistenti, e 366 gruppi, formazioni più piccole, talvolta solo di una decina di persone. Attualmente, i gruppi linguistici che hanno il maggior numero di congregazioni e gruppi in Italia sono: spagnolo – 35 gruppi e 77 congregazioni –, lingua italiana dei segni – 30 gruppi e 16 congregazioni –, inglese – 41 gruppi e 41 congregazioni –, albanese – 24 gruppi e 27 congregazioni –, romeno – 33 gruppi e 70 congregazioni –, francese – 25 gruppi e 21 congregazioni –, russo – 38 gruppi e 16 congregazioni –, cinese – 29 gruppi e 9 congregazioni –, tagalog – 7 gruppi e 20 congregazioni –, singalese – 9 gruppi e 6 congregazioni –, tedesco – 5 congregazioni –, portoghese – 6 gruppi e 15 congregazioni, e arabo, 17 gruppi e 1 congregazione. Inoltre, attualmente ci sono congregazioni o gruppi anche in altre lingue, tra le quali amarico, bengali, bulgaro, creolo di Maurizio, croato, giapponese, ladino, lingala, malayalam, polacco, romani, tamil, tigrino e twi. In totale sono attivi 33 diversi gruppi linguistici oltre all’italiano. Infine, nel 2022 in Italia ci sono state 90.500 persone (e nel mondo una media di 5.666.996) che hanno accettato di seguire un corso biblico gratuito con i Testimoni di Geova; un dato quest’ultimo, che pur non descrivendo quello dei fedeli, evidenzia comunque l’interesse di molte persone verso le attività di istruzione biblica della congregazione.
Per i Testimoni, Geova è il Creatore, l’unico vero Dio. È negata la dottrina della Trinità. Gesù Cristo è chiamato “Figlio di Dio”, ma rimane pur sempre una creatura. Esisteva in Cielo quale prima creatura del Padre prima di nascere come uomo sulla Terra. Gesù è venuto in Terra per compensare la completa disobbedienza di Adamo con la sua completa obbedienza al Padre, morendo non sulla croce ma su un palo di tortura: così, secondo i Testimoni, andrebbe tradotto il termine greco stauròs. I Testimoni accettano Gesù quale proprio Salvatore e Redentore. Quanto alla resurrezione, Gesù non riprese il corpo che aveva sulla Terra, ma assunse un “corpo spirituale” in Cielo. I Testimoni di Geova sostengono che l’uomo non tanto ha un’anima, ma è un’anima – cioè un essere animato – che alla morte “dorme” nella tomba se non va direttamente in Cielo, destino che attende una minoranza di eletti. La persona umana era destinata a vivere felice per sempre su una terra paradisiaca: un destino venuto meno per la caduta di Adamo ed Eva, che inizia quella che i Testimoni – sulla scia di precedenti autori protestanti e avventisti – chiamano la grande contesa tra Satana e Dio per il governo del Cielo e della Terra, e, in particolare, dell’umanità. Rispettando il libero arbitrio umano, Geova non distrugge subito Satana, ma suscita nel corso della storia dei testimoni, tra i quali Gesù.
Dopo l’apostasia della Chiesa cristiana primitiva – in cui sono introdotti elementi pagani – secondo i Testimoni diversi precursori che esaminano attentamente gli insegnamenti e le profezie della Bibbia preparano il ministero di Charles T. Russell e degli Studenti Biblici, e la restaurazione dell’organizzazione di Geova sulla Terra. Gli uomini buoni sono divisi in due categorie: gli “unti”, destinati a regnare in Cielo dopo la morte, in numero fisso di 144.000; e le “altre pecore”, che vivranno per sempre su una terra paradisiaca. Pochi fra i Testimoni di Geova si dichiarano “unti”, prendendo gli emblemi del corpo e del sangue del Signore nella commemorazione annuale della Cena del Signore. Sebbene i membri del Corpo direttivo siano tutti “unti”, progressivamente funzioni direttive sempre più importanti – compresa, dal 2000, la presidenza delle due principali entità amministrative, la Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania e la Watch Tower Bible and Tract Society of New York – sono state attribuite a esponenti delle “altre pecore”.
I Testimoni credono che qualche tempo dopo l’inizio della sua parousìa nel 1914 Gesù Cristo abbia accolto in Cielo gli “unti” morti fino a quel momento; da allora, quando un “unto” muore va direttamente in Cielo. In una data molto prossima, si svolgerà la grande battaglia di Armaghedon, e tutti coloro che non vivranno conformemente ai princìpi biblici periranno. Seguirà il Millennio, un periodo in cui la Terra sarà portata a condizioni paradisiache. Nel Millennio “altre pecore” morte prima di Armaghedon risorgeranno e sarà loro data l’opportunità di vivere per sempre. Saranno risuscitati anche molti “ingiusti” che Dio ritiene recuperabili: anche a questi, se accetteranno il sacrificio di Cristo e si emenderanno, sarà concessa la possibilità di ottenere la vita eterna sulla terra. Alla fine del Millennio, Satana sarà lasciato libero per qualche tempo e indurrà alcuni uomini a ribellarsi contro Geova. La rivolta avrà peraltro breve durata: Satana, i suoi angeli ribelli e i suoi seguaci umani saranno precipitati nella distruzione eterna, mentre i giusti vivranno per sempre su una terra paradisiaca. Nel frattempo i 144.000 “unti” regneranno gloriosamente in Cielo. Quanto alla fine del presente ordine di cose, a lungo il riferimento di Matteo 24, 34-35 a “questa generazione” che “non passerà finché tutte queste cose non siano avvenute” era stato compreso all’interno dei Testimoni di Geova come inteso a designare una data in cui persone vive e coscienti nel 1914 sarebbero state ancora viventi. A partire dalla metà degli anni 1990, le pubblicazioni dei Testimoni ‒ nel presentare un “punto di vista più preciso su ‘questa generazione'” ‒ hanno spiegato che, sebbene il Regno di Cristo abbia certamente cominciato a governare nel 1914, “cercare di calcolare date o fare congetture sulla durata letterale di una ‘generazione'” non è di alcuna utilità: “‘il giorno e l’ora’ stabiliti da Geova per togliere di mezzo questo sistema mondiale arriveranno quando la testimonianza mondiale sarà stata compiuta nella misura da lui voluta. Non abbiamo bisogno di conoscerne la data in anticipo” (La Torre di Guardia, 1° novembre 1995, pp. 18-20). Benché si precisi che questo non vuole affatto dire “che Armaghedon sia più lontano di quanto pensassimo” (ibid., p. 20), diversi sociologi hanno messo in relazione l’insegnamento sull’inutilità di calcolare date precise e un atteggiamento di maggiore apertura verso la società esterna in genere.
Per sperare di vivere per sempre su una terra paradisiaca occorre prepararsi fin da ora, rendendosi graditi a Dio. Si deve accettare il sacrificio di riscatto di Gesù Cristo, prendere parte attiva all’opera di evangelizzazione, vivere correttamente dal punto di vista morale ed etico, e “separarsi dal mondo”, evitando cioè i contatti con la “falsa religione”, rigettando modi di fare corrotti e rifiutando le pratiche idolatriche e pagane, fra cui i Testimoni includono la celebrazione del Natale o di compleanni, l’uso di immagini nel culto, il saluto alla bandiera o il cantare l’inno nazionale. Inoltre, chi vuole diventare testimone di Geova deve abbandonare vizi e abitudini considerati incompatibili con le norme bibliche. Da un sondaggio condotto nel 2017 dalla confessione emerge che i Testimoni di Geova in Italia avrebbero aiutato oltre 46.000 persone a liberarsi da droga, alcolismo, fumo, gioco d’azzardo, comportamenti violenti in famiglia, turpiloquio e altri comportamenti nocivi. I Testimoni sottolineano che tali risultati si traducono in un aumento della qualità della vita di singoli e famiglie, nonché in un enorme risparmio in termini economici, ma soprattutto di vite umane, per l’intera collettività. I Testimoni di Geova riconoscono il valore della medicina e si avvalgono volentieri delle cure mediche, ma non accettano trasfusioni di sangue per sé stessi o per i figli minorenni sotto la loro potestà. Secondo i Testimoni la loro posizione su questo punto – al centro di notevoli controversie, e in passato, come essi sottolineano, condivisa da altri gruppi religiosi – si basa sul monito biblico di “astenersi dal sangue” (At 15,28-29). I Testimoni hanno promosso la sperimentazione, in campo chirurgico e medico, di trattamenti e terapie alternativi alla trasfusione di sangue, che ora sono applicati in vari Paesi del mondo anche su pazienti che non hanno motivazioni religiose.
In generale, gli osservatori più attenti notano un lento movimento dei Testimoni di Geova “dalla periferia al centro” della scena sociale, testimoniato dai più frequenti riconoscimenti giuridici da parte di governi di vari Paesi. Anche la problematica del servizio militare ha trovato nella maggioranza dei Paesi soluzioni giuridiche soddisfacenti. Per esempio, in Italia prima dell’abolizione della leva obbligatoria i giovani Testimoni svolgevano il servizio civile, dopo che la legge del 1998 – che ha riformato la disciplina sull’obiezione di coscienza – aveva mutato la natura del servizio civile, “smilitarizzandolo”, affidandolo cioè alla gestione della Presidenza del Consiglio e non più al Ministero della Difesa.
La dottrina e alcune pratiche dei Testimoni di Geova, certamente lontane dal protestantesimo storico così come dal cattolicesimo, continuano peraltro a essere criticate con particolare vigore da oppositori di diversa matrice ideologica. I Testimoni di Geova hanno sperimentato anche frequenti episodi di discriminazione e intolleranza in seguito alla lotta contro le “sette” che è ripresa con notevole accanimento negli anni 1990 in Francia, in Russia e in altri Paesi.
B.: L’opera scientifica di riferimento in lingua italiana è Massimo Introvigne, I Testimoni di Geova. Chi sono, come cambiano, Cantagalli, Siena 2015. Sulla storia, oltre all’opera citata di M. James Penton, si consulterà: Bernard Blandre, La storia dei Testimoni di Geova, trad. it., Paoline, Torino 1989. Per gli aspetti sociologici: James A. Beckford, The Trumpet of Prophecy. A Sociological Study of Jehovah’s Witnesses, John Wiley & Sons, New York 1975; Rodney Stark e Laurence R. Iannaccone, “Why the Jehovah’s Witnesses grow so rapidly: a theoretical application”, Journal of Contemporary Religion, 12 (1997), pp. 133-157; e George D. Chryssides, Jehovah’s Witnesses. Continuity and Change, Ashgate, Farnham 2016. Per il punto di vista dei Testimoni di Geova sulle loro vicende storiche e giuridiche in Italia, cfr. l’ampio studio di Paolo Piccioli (1936-2010), Il prezzo della diversità. Una minoranza a confronto con la storia religiosa in Italia negli scorsi cento anni, Jovene, Napoli 2010. Sulla storia degli Studenti Biblici e dei Testimoni di Geova in Italia, con numerosi testi e documenti, cfr. i preziosi studi di Emanuele Pace: Piccola Enciclopedia Storica sui Testimoni di Geova in Italia, 7 voll. sin qui pubblicati, Azzurra7 Editrice, Gardigiano di Scorzè (Venezia) 2013-2016; e I Testimoni di Geova in Italia nel periodo repubblicano, 3 voll. sin qui pubblicati, Azzurra7 Editrice, Gardigiano di Scorzè (Venezia) 2016-2018. Fra le pubblicazioni in lingua italiana dei Testimoni di Geova, di carattere apologetico-dottrinale, vanno ricordate: La verità che conduce alla vita eterna, trad. it., Watch Tower Bible and Tract Society of New York, Brooklyn 1968; Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca, trad. it., Watch Tower Bible and Tract Society of New York, Brooklyn 1982; Ragioniamo facendo uso delle Scritture, trad. it., Watch Tower Bible and Tract Society of New York, Brooklyn 1985; Perspicacia nello studio delle Scritture, Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova, Roma 1990; I testimoni di Geova in Italia: dossier, Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova, Roma 1998; di taglio più storico sono I testimoni di Geova, proclamatori del Regno di Dio, Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova, Roma 1993 e Intolleranza religiosa alle soglie del Duemila, a cura della Associazione europea dei Testimoni di Geova per la tutela della libertà religiosa, Fusa editrice, Roma 1990. Sui Testimoni di Geova durante il periodo nazifascista: Sylvie Graffard e Léo Tristan, I Bibelforscher e il nazismo (1933-1945), trad. it., Tyresias, Parigi 1994; Guy Canonici, Les témoins de Jéhovah face à Hitler, Albin Michel, Parigi 1998; Giorgio Rochat, Regime fascista e Chiese evangeliche, Claudiana, Torino 1990; Claudio Vercelli, Triangoli viola. Le persecuzioni e la deportazione dei testimoni di Geova nei Lager nazisti, Carocci, Roma 2012.