Le Religioni in Italia
Massimo Introvigne - PierLuigi Zoccatelli (sotto la direzione di)
UN’ASSOCIAZIONE CATTOLICA: LA MILIZIA DEL TEMPIO
Milizia del Tempio – Ordine dei Poveri Cavalieri di Cristo
Castello della Magione
53036 Poggibonsi (Siena)
Tel.: 0577-936009
Fax: 0577-590162
E-mail: info@ordo-militiae-templi.org
URL: www.ordo-militiae-templi.org
La Milizia del Tempio non è un ordine neo-templare, e se ne parla in questa sede soltanto per chiarezza, e per distinguerlo dal neo-templarismo di discendenza Fabré-Palaprat. Fondata nel 1979 a Poggibonsi (Siena) dal conte Marcello Alberto Cristofani della Magione, la Milizia del Tempio – Ordine dei poveri Cavalieri di Cristo (Militia Templi – Christi pauperum Militum Ordo) è un’associazione di laici cattolici che intendono richiamarsi agli ideali e allo stile di vita templari descritti da san Bernardo di Chiaravalle (1090-1153) nel Liber ad Milites Templi de laude novae Militiae, senza pretendere alcuna affiliazione diretta dall’antico Ordine medievale.
Il 21 settembre 1979 la Milizia del Tempio ha ottenuto la personalità giuridica e l’8 settembre 1988 è stata riconosciuta canonicamente come associazione privata di fedeli laici dall’allora arcivescovo metropolita di Siena, mons. Mario Jsmaele Castellano O.P. (1913-2007), che ne approvò le Costituzioni. Al decreto di mons. Castellano ha fatto seguito – il 18 novembre 1990 – uno ulteriore, emanato dal successivo arcivescovo della diocesi toscana, mons. Gaetano Bonicelli, con il quale è approvata la Regola sotto il titolo “Regola dei poveri Cavalieri di Cristo dell’Ordine della Milizia del Tempio”, completando così la fisionomia canonica della nuova istituzione, alla quale la Penitenzieria Apostolica ha concesso una serie di indulgenze plenarie per i momenti salienti della vita dei cavalieri e degli altri membri della Milizia e per la chiesa magistrale di San Giovanni in Jerusalem a Poggibonsi (Castello della Magione), inserita nel complesso romanico del secolo XI appartenuto fino al 1312 all’antico Ordine del Tempio, donato nel 1979 dal fondatore alla Milizia del Tempio quale sede magistrale della stessa.
La Milizia del Tempio si propone come scopo generale “di promuovere la vita cristiana dei suoi membri, mediante la formazione dottrinale e liturgica e le pratiche di pietà indicate nelle Costituzioni, affinchè, in piena comunione con la Chiesa Cattolica, vivano nel mondo odierno le virtù umane e cristiane che hanno caratterizzato la vita dei Cavalieri”; e, come fini particolari, “di approfondire la conoscenza e la pratica della spiritualità e della cultura della Cavalleria cristiana”, “l’educazione dei giovani, la difesa e l’accoglienza dei pellegrini, il sostegno morale e materiale del prossimo, secondo la tradizione dell’antico Ordine”, “di favorire nei suoi membri l’amore per la Liturgia della Chiesa, secondo la Tradizione e il Magistero Pontificio” (dalle Costituzioni), con il vincolo dei voti privati secondo la categoria di appartenenza e con l’obbligo, tra l’altro, della recita quotidiana personale e comunitaria dell’ufficio divino per i cavalieri e di un mistero del rosario per le dame.
Secondo la Regola sua propria, la Milizia del Tempio prevede tre categorie di membri: la prima “è quella gloriosissima dei Cavalieri, che comprende coloro che, il giorno della loro investitura, una volta per sempre hanno scelto davanti a Dio e ai Suoi Santi di legarsi alla Milizia, per santificarsi in essa nonchè per combattere senza sosta per i diritti di Dio e della Cristianità”; la seconda categoria “abbraccia quelle donne di buona volontà che, animate da sincera devozione per il Signore e la Nostra Signora, e desiderose di incrementare la propria vita cristiana, donano, permanendo nel proprio stato, parte delle loro energie e delle loro preghiere alla Milizia e, collaborando attivamente con i Cavalieri, servono assieme a loro il Sommo Re”; la terza categoria “è composta da quegli uomini e quelle donne che, a causa della giovane età e inesperienza, non vengono ritenuti pronti per assumersi un impegno definitivo e senza alcuna possibilità di ritorno: essi servono nelle file della Milizia come Cavalieri e Dame, pronunciando anch’essi la Professione semplice o la Donazione temporanea; questa però deve essere rinnovata ogni tre anni”. Sono aggregati i cappellani ‒ vescovi e sacerdoti ‒, i decorati ‒ benemeriti ‒, gli oblati e gli amici, senza alcun legame con laRegola.
La Milizia del Tempio è retta da un Gran Maestro ‒ Maestro dell’Ordine dei poveri Cavalieri di Cristo, Duca della Milizia del Tempio ‒ eletto ogni cinque anni da un capitolo di tredici cavalieri di giustizia detto Consulta Magistrale. Al Capitolo Generale, composto dai cavalieri, spetta il compito legislativo; alla Consulta Magistrale, oltre all’elezione e all’eventuale deposizione del Gran Maestro, quello disciplinare d’appello e di controllo sugli atti di tutti gli organi della Milizia; al Consiglio Magistrale quello della formulazione delle linee generali di governo. Agli organi centrali sono affiancati sette Dicasteri ‒ Gran Magistero ‒ che costituiscono il governo del Gran Maestro: la Cancelleria, per l’attuazione degli atti di governo e il coordinamento degli altri Dicasteri; la Luogotenenza Generale, per l’amministrazione della disciplina e per indire e regolare l’elezione o la deposizione del Gran Maestro; la Precettoria Capitana, per la formazione ideale e cavalleresca; il Camerlengato, per le finanze e il patrimonio; l’Elemosineria, per la beneficenza spirituale e materiale; il Governatorato, per il mantenimento della Sede Magistrale e l’organizzazione delle attività che vi si svolgono; la Prelatura ‒ il prelato è nominato attualmente dall’arcivescovo di Siena ‒, per la formazione spirituale e dottrinale.
Localmente la Milizia del Tempio è suddivisa in precettorie nazionali, priorati e commende; attualmente è presente in Italia, Austria, Irlanda, Germania, Polonia, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti e Ungheria, il cui apostolato è generalmente accolto dagli ordinari diocesani o, come in Ungheria, dall’intera conferenza episcopale. Secondo dati aggiornati al 2012, essa conta 59 cavalieri con professione solenne, 14 dame, 37 novizi, 13 oblati, 62 cappellani, 122 decorati e 16 amici.
I cavalieri con professione solenne indossano un abito bianco composto da tunica, scapolare con croce ottagona rossa sul petto e mantello con cappuccio e la croce ottagona rossa sulla spalla sinistra, ispirato all’antico abito templare; le dame un velo bianco con la croce ottagona rossa senza il braccio superiore; i cavalieri con professione semplice lo stesso abito dei cavalieri con professione solenne ma senza mantello; i cappellani una mozzetta bianca con bottoni e filettatura rossa e la croce ottagona rossa sulla parte anteriore sinistra; gli altri iscritti, un semplice camice bianco per novizi e scudieri, un semplice velo bianco per le novizie, decorazione per i decorati e le decorate, distintivo per gli oblati e amici.
B.: Ordine della Milizia del Tempio, Regola dei poveri Cavalieri di Cristo, Cancelleria Magistrale della Milizia del Tempio, Poggibonsi (Siena) 1992; AA.VV., I Templari: Mito e Storia. Atti del Convegno internazionale di studi della Magione Templare di Poggibonsi – Siena, 29-31 maggio 1987, Viti-Riccucci, Sinalunga (Siena) 1989; Giuseppe Mantelli, La Magione casa templare sulla via Francigena, La Magione dei Templari, Poggibonsi (Siena) 1990; Giancarlo Rocca, “La restaurazione dei templari”, in Guerrino Pelliccia e G. Rocca (diretto da), Dizionario degli Istituti di Perfezione, vol. IX, Paoline, Roma 1997, coll. 903-905; AA.VV., Kèter èv szerzetessège, vol. II, Dinasztia, Budapest 1998, pp. 1279-1282; Isidoro Palumbo (a cura di), La Milizia del Tempio, p.i.p., Bologna 1990.